World Development Report - Internet come leva di sviluppo mondiale
In che modo imprese, cittadini e governi possono trarre benefici, in termini di sviluppo, dalle tecnologie digitali? A questa domanda risponde il World Development Report 2016
World Development Report: cos'è?
Ogni anno il gruppo di esperti della Banca Mondiale realizza il World Development Report (WDR), un corposo rapporto che analizza uno specifico aspetto della società quale leva di sviluppo per imprese, cittadini e governi di tutto il mondo. Pubblicata anualmente dal 1978, la relazione è divenuta col tempo una pubblicazione molto influente che viene utilizzata da organizzazioni internazionali multilaterali e bilaterali, governi nazionali, studiosi, reti della società civile, etc. per indirizzare e sostenere politiche e processo decisionale.
Il WDR 2016 esplora l'impatto di internet e delle tecnologie digitali sullo sviluppo mondiale, con un focus particolare sulle popolazioni più povere e sui Paesi in via di sviluppo (PVS).
Il documento, che verrà ufficialmente pubblicato alla fine del 2015, analizza i fattori che hanno permesso ad aziende, cittadini e governi di trarre profondi benefici dal mondo digitale e identifica le riforme politiche da intraprendere nei settori dell'ICT e complementari al fine di aiutare i paesi a sfruttare meglio le potenzialità di queste tecnologie.
In un documento di sintesi reso pubblico dalla Banca Mondiale, si anticipano i principali aspetti che il documento affronterà.
Perchè questo tema?
Nella prima sezione del documento di sintesi vengono spiegate le principali motivazioni che hanno spinto gli esperti della BM a concentrarsi su questo specifico argomento.
Tra le altre:
- La diffusione delle tecnologie digitali nei PVS non ha precedenti. Attualmente, si legge nel documento, nei Paesi in via di svilppo le famiglie che possiedono un telefono cellulare sono di più di quelle che hanno accesso all'elettricità o a servizi igienici decenti,
- La penetrazione delle tecnologie digitali sta cambiando la vita delle popolazioni più povere. In Bangladesh, India, Perù e Uganda, ad esempio, sono in molti ad utilizzare portali unici per registrare certificati di nascita, patenti di guida e documenti catastali, senza dover percorrere lunghe distanze, visitare diversi uffici governativi o pagare tangenti,
- La conoscenza del tema è ancora superficiale. Nonostante esempi come quelli descritti diano un'idea dell'importanza del web nello sviluppo mondiale, è necessaria una comprensione più approfondita e analitica della materia. E', infatti, proprio la scarsa conoscenza di questo impatto che ha ostacolato la pianificazione di politiche in grado di aiutare i Paesi in via di sviluppo a trarre il massimo vantaggio da queste tecnologie,
- Internet non porta solo vantaggi, ma anche rischi. Se molte delle profonde trasformazioni del web si sono rivelate utili, i cambiamenti rapidi sono sempre dirompenti e "creano vinti, oltre che vincitori". Le tecnologie digitali possono, infatti, sconvolgere l'attività delle imprese esistenti; per quanto queste aumentino l'efficienza, amplino i mercati, creino nuovi prodotti e abbassino i prezzi, il loro utilizzo può essere frenato da barriere d'ingresso e ostacoli normativi che rischiano di aumentare il divario di reddito tra paesi ricchi e poveri.
In che modo internet influisce sullo sviluppo?
In questa sezione vengono presentati i tre principali meccanismi attraverso i quali internet esercita il suo impatto sullo sviluppo.
- Inclusione: l'opportunità offerta dalle tecnologie digitali di superare le barriere e le disparità nell'informazione produce, soprattutto nei PVS, la possibilità di venire a conoscenza di nuove opportunità di sviluppo e di espandere i mercati,
- Efficienza: abbassando drasticamente i costi delle transazioni, internet rende possibile svolgere i compiti di tutti i giorni in modo più efficiente. In altre parole, il web rende ciò che è già possibile o disponibile molto più conveniente, rapido ed economico,
- Scala: consentendo alle aziende e ai governi di automatizzare le operazioni di routine, le tecnologie digitali producono economie di scala e attivano effetti di rete.
Individuati i principali meccanismi di impatto, il rapporto declina gli effetti di internet su imprese, cittadini e governi:
- Imprese: internet aumenta la produttività dei processi esistenti e ne crea di nuovi, promuovendo in tal modo la crescita. Inoltre, facilita nuovi e più intensi scambi, migliora la qualità del capitale e aumenta la concorrenza grazie a una maggiore efficienza,
- Cittadini: internet dà accesso a posti di lavoro e a prodotti finanziari, in particolare nei Paesi in via di sviluppo e soprattutto nei gruppi svantaggiati. Inoltre, produce ritorno a livello di capitale umano, con effetti significativi sul mercato del lavoro. Infine, sfruttando le economie di scala, le imprese che utilizzano internet creano servizi nuovi e meno costosi a beneficio dei consumatori.
- Governi: internet influisce sugli aspetti fondamentali della governance, aumentando la capacità del governo di fornire servizi più convenienti, a costi inferiori e per tutti i cittadini. Le tecnologie digitali sostengono, inoltre, la responsabilizzazione delle PA, attraverso un maggior potere del cliente e l'azione collettiva.
Quali rischi?
Oltre a tanti vantaggi per lo sviluppo mondiale, il rapporto riconosce ad internet anche diversi rischi per imprese, consumatori e governi. Tra tutti, ne vengono individuati tre principali:
- la grande concentrazione e la dominanza di mercato di imprese internazionali in molti settori ad alto tasso digitale, al pari degli interessi acquisiti di imprese già avviate, potrebbero ostacolare l'ingresso sul mercato di nuove imprese e frenare la crescita delle imprese nazionali,
- la prova di una contrazione della quota dei redditi da lavoro potrebbe, almeno in parte, essere conseguenza del ruolo di internet nell'automatizzazione di molti servizi di routine. Modificando, in modo significativo e a diversi livelli, i rendimenti del capitale umano, internet potrebbe contribuire alla disuguaglianza sociale,
- il persistente divario digitale e la limitata capacità delle popolazioni più povere di organizzarsi per avere decisori politici e operatori responsabili potrebbero esacerbare l'aspetto elitario della questione. E' possibile, infatti, che le elite siano più in grado di sfruttare le tecnologie digitali per favorire i propri interessi provocando, così, una dispersione nell'accesso ai servizi.
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