Internazionalizzazione - SACE, operazioni in Azerbaigian
In occasione della missione del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi in Azerbaigian, il gruppo SACE annuncia nuove operazioni, per un importo assicurato di oltre 500 milioni di euro, destinate a sostenere l'export e gli investimenti italiani nel Paese.
La missione del ministro Guidi
Il rafforzamento delle relazioni economiche bilaterali, in continuità con i presupposti di partenariato strategico tra Italia e Azerbaigian annunciati a Roma lo scorso anno tra il Presidente del Consiglio Matteo Renzi e il Presidente Ilham Aliyev, sono al centro della missione del ministro Guidi nella capitale Baku.
L’Italia è il maggiore partner commerciale per l’Azerbaigian, soprattutto per gli acquisti italiani di greggio. Le abbondanti riserve energetiche di cui il Paese dispone, la collocazione geografica strategica, il trend socio-demografico positivo e il contesto operativo sostanzialmente stabile, fanno dell’Azerbaigian un mercato di riferimento fondamentale all’interno della regione caucasica, sebbene l’economia abbia risentito del forte calo dei prezzi del petrolio degli ultimi mesi.
Oltre ai giacimenti petroliferi, importanti prospettive sono connesse allo sfruttamento dei giacimenti gasieri: quello di Shah Deniz potrebbe diventare, infatti, la maggiore fonte di approvvigionamento per il gas destinato all’Europa attraverso il progetto Trans Adriatic Pipeline (TAP).
La missione di due giorni del ministro Guidi nel Paese asiatico - insieme a SACE, all'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), a Simest, società per azioni controllata dal novembre 2012 da Cassa Depositi e Prestiti, e a circa 35 rappresentanti di aziende e associazioni - offrirà l’occasione di ribadire e valorizzare il contributo italiano alla realizzazione del corridoio meridionale del gas, con l’auspicio che si possa al più presto arrivare all’adozione dell’autorizzazione unica per il progetto Tap. In passato il Governo di Baku ha molto apprezzato il ruolo propulsivo svolto dal Governo italiano per il definitivo sblocco del progetto in Italia.
La missione del ministro intende inoltre intensificare gli scambi e aumentare la presenza delle imprese italiane nel Paese, in particolare nei settori infrastrutturale, energetico, petrolchimico e delle tecnologie legate alla sanità e all’ambiente.
Le prospettive per l'export
Gli obiettivi del MISE sono condivisi dal gruppo SACE, che in Azerbaigian ha allo studio nuove operazioni per un valore di oltre 500 milioni di euro, destinate a sostenere l'export e gli investimenti italiani. Le esportazioni nel Paese sono infatti in forte crescita e nel 2014 hanno raggiunto i 600 milioni di euro, trainate dai diversi comparti della meccanica strumentale (soprattutto nelle tecnologie e negli impianti per l’oil&gas), ma con interessanti performance anche per i settori tradizionali del Made in Italy quali arredamento, tessile e abbigliamento.
In prospettiva, secondo quanto riporta SACE, le migliori opportunità per le vendite italiane proveranno dall'agricoltura e dalle infrastrutture, settori per cui il Governo ha varato un consistente piano di investimenti, che coinvolge la rete dei trasporti urbani (metro di Baku) e ferroviari, le infrastrutture sanitarie e per il trattamento delle acque e del suolo.
Ulteriori opportunità per rafforzare le relazioni economiche bilaterali sono quelle connesse a Expo 2015, dov'è prevista un’attiva e qualificata partecipazione dell’Azerbaigian con un proprio padiglione nazionale, e ai Giochi europei di Baku 2015.
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