Rapporto ICE, Di Maio: rendere strutturali le risorse per il Made in Italy
Anche se l’export torna a volare e l’Italia fa meglio di tutti i paesi G7, all’evento sul rapporto ICE-Prometeia 2021 Di Maio invita a tenere alta la guardia e annuncia di voler “rendere strutturale in bilancio” il Piano per il Made in Italy, plaudendo anche all’intesa ICE-Unioncamere-Assocamerestero.
Dal Recovery 1,2 miliardi al Fondo 394. MAECI: al lavoro per le nuove domande
Notizie incoraggianti dal nuovo rapporto ICE-Prometeia sul commercio estero. Dopo lo choc iniziale della pandemia, infatti, l’export italiano ha ripreso a crescere, facendo meglio di tutti gli altri paesi del G7 più la Russia e portando a casa un +19,8% nel primo quadrimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 e, soprattutto, un +4,2% rispetto al 2019. Tanto che entro la fine dell’anno è atteso il recupero complessivo dei livelli pre-Covid.
Una ripartenza accelerata, merito anzitutto delle imprese e dei lavoratori che sin dai primi giorni della pandemia si sono rimboccati le maniche per farsi trovare pronti alla riapertura delle frontiere, dice Luigi Di Maio. Ma merito anche del lavoro fatto nei mesi più bui dello scorso anno quando, in pieno lockdown, si sono poste le basi per la ripartenza, con la definizione del Patto per l’export, sottolinea il ministro. Un Patto che “ridisegna le modalità di sostegno all'export, ne rivista obiettivi e dotazione finanziaria, oggi pari a 5,4 miliardi di risorse dirette. Prima del patto - rivendica il ministro - si erogava qualche centinaia di milioni di euro all’anno”.
Risorse strutturali per il Piano per il Made in Italy
“Sappiamo ovviamente che dobbiamo tenere alta la guardia”, aggiunge però il capo della Farnesina. “E’ per questo che stiamo lavorando per rendere strutturale in legge di bilancio il sostegno pubblico al Made in Italy nel mondo. Ogni anno approviamo il Piano straordinario di sostegno al Made in Italy, che io vorrei adesso diventasse strutturale e finalmente ordinario”, annuncia il ministro.
Intesa ICE, Unioncamere e Assocamerestero
La presentazione del rapporto ICE-Prometeia 2021 è stata però anche l’occasione per la firma del protocollo di collaborazione tra l’ICE, Unioncamere e Assocamerestero. “Un'intesa - spiegano i tre - diretta a individuare nuove linee di attività, nel rispetto delle rispettive competenze, per far crescere e consolidare la presenza delle imprese italiane nel mondo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese e ai settori più colpiti dalla crisi economica”.
L’obiettivo generale “è quello di aumentare il numero delle imprese esportatrici”, spiega il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli, sostenendo le aziende che hanno i numeri e le caratteristiche per poter operare all’estero.
Dal punto di vista operativo, con l’Accordo saranno integrati i programmi, le iniziative ed i progetti dell’ICE con le attività svolte dal sistema camerale in Italia e all’estero, “sostenendo la realizzazione di attività congiunte sia nel campo della promozione, sia per la diffusione e il follow-up a livello aziendale delle iniziative della stessa ICE, sia all’interno dei programmi di promozione dell’attrattività dei territori, facendo leva in particolar modo sull’utilizzo delle tecnologie digitali e sulle potenzialità del web per lo sviluppo dei processi aziendali transnazionali”, si legge nel comunicato rilasciato in occasione della firma.
Tendenze di mercato 2021: i nuovi servizi ICE per l’export
La pandemia ci lascerà però un mondo diverso da quello che conoscevamo, in cui i megatrend in corso da tempo hanno subito un’accelerata e vanno governati dalle imprese italiane. Per questo la scelta dell’ICE di puntare con convinzione sulla digitalizzazione, la sostenibilità e l’innovazione si rivelano fondamentali per aiutare le nostre imprese sia a diventare più competitive (per aumentare le quote di export) sia a restarlo (per difendere le quote di mercato italiane nel mondo).
Una strategia che nel concreto si è tradotta ad esempio nella scelta di ICE di fornire gratuitamente tutta una serie di servizi alle imprese fino a 100 addetti.
Oppure in quella di ampliare il focus sulle startup a cui sono dedicate sempre più iniziative. Ferro ne elenca quattro: il Global startup program giunto alla seconda edizione; il lancio degli startup corner nelle grandi fiere in Italia e all’estero; gli eventi per le startup in Italia come il BIAT; e il nuovo accordo con CDP per attivare accelerato in Italia, come ad esempio il Motor Valley Accelerator.
Il G20 Innovation League
E proprio sulle start, il ministro degli esteri annuncia che in vista del G20, la Farnesina è al “lavoro con ICE, CDP e il Fondo Nazionale Innovazione per un evento dedicato alle startup. Si chiama G20 Innovation League, si terrà il 9-10 ottobre a Sorrento e porterà in Italia 100 investitori internazionali dai paesi membri del G20 e più di 100 startup ad alta innovazione tecnologica”.