General Electric annuncia la nuova centrale FlexEfficiency 50
Una centrale a ciclo di alimentazione combinato in grado di garantire allo stesso tempo efficienza e flessibilità e di sostenere i cali improvvisi provocati dalle fluttuazioni nell'approvvigionamento di energia da solare e eolico. Questa la nuova tecnologia, per ora in fase di test, annunciata dalla General Electric nell'ambito del portafoglio GE FlexEfficiency e del progetto ecomagination.
FlexEfficiency 50, così si chiama il nuovo impianto, risponde alla necessità di adattare le reti elettriche alla crescente quantità di energia proveniente da fonti rinnovabili e all'instabilità delle forniture. L'impianto si avvia molto rapidamente rispetto ad altre centrali “baseload” ed è in grado di di eseguire il ramp-up a una velocità di oltre 50 megawatt al minuto, cioè doppia rispetto ai risultati registrati finora nei benchmark del settore.
Frutto di un investimento da 500 milioni di dollari, la centrale raggiunge un'efficienza di consumo di combustibile superiore al 61%, è dotata di nuove e più efficienti turbine a vapore, così come di un nuovo sistema integrato di controllo elettronico.
L'attesa è che possa contribuire a ridurre le emissioni annuali di anidride carbonica, secondo GE di oltre 12.700 tonnellate, e il consumo di gas naturale.
La società sta testando un impianto pilota presso lo stabilimento di Greenville in South Carolina; tuttavia, in base a quanto anticipato dal vice presidente di GE Thermal Products, Paul Browning, FlexEfficiency 50 non dovrebbe entrare in funzione prima del 2015, in un primo momento con valore di frequenza a 50 hertz, in un secondo tempo anche a 60 hertz per il mercato statunitense.