Illuminazione on-demand: dalla Germania un esempio di eco-innovazione
Un interessante progetto che combina innovazione, attenzione all''impatto ambientale e riduzione dei costi è stato realizzato in tre cittadine tedesche, Dörentrup, Lemgo e Rahden, attraverso l'introduzione sistemi di illuminazione pubblica on-demand. Il sistema, denominato Dial4Light, consiste nella possibilità di attivare l'illuminazione a seguito di una telefonata all'apposito call-center e quindi di consumare energia elettrica solo quando effettivamente necessario. Il sistema ha già assicurato un risparmio significativo ai comuni interessati e diversi sono i paesi interessati ad acquisirne la tecnologia.
Nello specifico questa prevede che ad ogni strada sia attribuito un codice, riportato sui lampioni e sul sito internet, che i cittadini previa registrazione del proprio cellulare al servizio, possono digitare per richiedere l'accensione delle luci. Le luci rimangono accese per circa 15 minuti per poi spegnersi automaticamente; all'utente spetta il costo della chiamata e all'amministrazione comunale quello dell'elettricità utilizzata.
Le strade coinvolte erano inizialmente 25, ma dopo il risparmio registrato dai comuni interessati, una riduzione della bolletta energetica del 35%, il numero è raddoppiato.
Questa iniziativa si pone perfettamente in linea con quanto affermato dall'OCSE - Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico - nel corso del Global Forum di Parigi del novembre 2009, cioè che l'eco-innovazione dovrebbe essere concepita non solo in termini di innovazione tecnologica e industriale, ma come lo strumento attraverso il quale l'industria può contribuire ad un cambiamento di più ampia portata, in direzione dello sviluppo sostenibile, ma anche di una maggiore competitività attraverso il coinvolgimento di nuovi attori ed imprese.
L'OCSE ha approfondito questa posizione in un volume dal titolo Eco-Innovation in Industry, pubblicato nell'ambito della prima fase del progetto OCSE in materia di eco-innovazione conclusasi ad aprile 2009, che incoraggia una produzione industriale sostenibile tramite la diffusione delle conoscenze esistenti e l'agevolazione di pratiche di benchmarking a livello di prodotti e processi produttivi.
Secondo gli autori del volume infatti l'industria, attualmente responsabile per il 36 per cento delle emissioni di diossido di carbonio, potrebbe diventare il motore per lo sviluppo di una società sostenibile. Questa sfida richiede una serie di cambiamenti che l'eco-innovazione può agevolare, affrontando problematiche che spaziano dall’invenzione al trasferimento tecnologico, dall’adattamento alla diffusione.
Secondo gli autori del volume infatti l'industria, attualmente responsabile per il 36 per cento delle emissioni di diossido di carbonio, potrebbe diventare il motore per lo sviluppo di una società sostenibile. Questa sfida richiede una serie di cambiamenti che l'eco-innovazione può agevolare, affrontando problematiche che spaziano dall’invenzione al trasferimento tecnologico, dall’adattamento alla diffusione.
Dial4Light