SME Instrument - finanziamenti a progetto italiano per sicurezza edifici

Intervista a Survey Lab sul progetto I.MODI per il monitoraggio della stabilità di edifici ed infrastrutture civili.

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Il progetto I.MODI - Implemented MOnitoring system for structural DIsplacement, sviluppato da Survey Lab Srl, spin-off dell'Università La Sapienza di Roma, è stato selezionato nell'ambito della scadenza intermedia di novembre 2015 dello Strumento per le PMI di Horizon 2020, fase 2.

In un'intervista il team del progetto ci ha raccontato le caratteristiche di I.MODI.

In cosa consiste il vostro progetto?

I.MODI intende sviluppare servizi innovativi dedicati al monitoraggio della stabilità di edifici ed infrastrutture civili. I servizi utilizzeranno i dati di Osservazione della Terra SAR (Sentinel 1/Copernicus, COSMO-SkyMed e l’archivio SAR dell’Agenzia spaziale europea), che saranno elaborati con tecniche di interferometria differenziale (DInSAR), integrati con dati acquisiti da sensoristica in situ e alimentati all’interno di modelli numerici, per fornire analisi avanzate sulle deformazioni e i fenomeni evolutivi di danneggiamento a potenziali utilizzatori, che includono sia enti pubblici che aziende private.

Quali soggetti coinvolge?

I.MODI coinvolgerà una molteplicità di soggetti attivi nelle varie fasi della catena del valore del progetto: il processamento interferometrico dei dati satellitari SAR (e-Geos, Consiglio nazionale delle ricerche - Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente), l’integrazione con analisi e dati acquisiti da sensori diversi e l’interpretazione ingegneristica dei risultati (tramite collaborazioni con PhD della Università la Sapienza e con società di ingegneria altamente specializzate), lo sviluppo di soluzioni IT e web per l’accesso interattivo, la distribuzione dei dati e infine la definizione di servizi secondo le esigenze specifiche di molteplici utilizzatori pubblici e privati (Dipartimento della Protezione Civile di Roma, ANAS, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, operatori dell’ingegneria forense).

Come siete venuti a conoscenza dello SME Instrument?

In quanto azienda attiva nella ricerca e sviluppo di servizi altamente innovativi, Survey Lab monitora costantemente i diversi programmi disponibili a livello regionale, nazionale ed europeo. In particolare, l’azienda può vantare la conoscenza approfondita e l’esperienza diretta sui programmi della Commissione europea (il Settimo programma quadro per la ricerca - FP7 prima e Horizon 2020 poi).

Quali passi avete dovuto seguire per accedere alla fase 2?

Il progetto I.MODI è stato concepito sulla base delle evidenze ottenute nell’ambito di una precedente attività di sviluppo condotta da Survey Lab e finanziata dall'Agenzia spaziale europea insieme a BIC Lazio nel 2014-2015. In questo senso, la fase 2 dello SME Instrument ha rappresentato la naturale evoluzione delle attività impostate durante questo periodo.

Quali difficoltà avete incontrato?

La definizione del modello di business e del posizionamento competitivo dell’azienda sulla catena del valore rispetto al ruolo degli operatori industriali e della ricerca già attivi in questo settore ha rappresentato l’elemento più difficile. Survey Lab, infatti, intende avvalersi dell’elevato livello di qualità raggiunto dai principali player nazionali che si occupano di fornitura e processamento avanzato dei dati SAR, intervenendo soprattutto sulle attività downstream di interpretazione dei risultati in linea con le specifiche esigenze ingegneristiche degli interlocutori finali, con l’obiettivo di aumentarne la fruibilità operativa.

Quali sono i benefici, economici e non, a cui avete avuto accesso?

Crediamo che il contributo economico (553.875 euro) ottenuto con il bando Ue sia in grado di supportare l’azienda nell'industrializzazione dei servizi I.MODI e nell’acquisizione di competenze e capacità per accedere ai mercati nazionale ed internazionale. Va però sottolineato il grande beneficio ottenuto in termini di visibilità e capacità di sensibilizzazione del mercato di riferimento, non solo rispetto alla potenzialità di queste tecniche ma soprattutto verso la spinta ad una riflessione comune con tutti i principali enti pubblici (inclusa l’Agenzia Spaziale Italiana) e privati sul settore e sulle politiche di sfruttamento dei dati satellitari.

Il vostro progetto è stato selezionato tra molti altri. Quali sono i fattori di successo per una proposta progettuale nell'ambito dello SME Instrument?

Riteniamo che il successo della nostra proposta sia legato essenzialmente alla modalità di presentazione efficace ed equilibrata tra i contenuti innovativi tecnico-scientifici delle tecniche e dell’elevato potenziale di business dei servizi.

Quali sono i prossimi passi?

Ci aspettano 2 anni decisivi per lo sviluppo dell’azienda attorno a questa nuova linea di business. Le sfide che affrontiamo con fiducia e determinazione sono molteplici e vanno dal coinvolgimento attivo dei principali potenziali utilizzatori, alla definizione di procedure d’industrializzazione del servizio, ad un efficace piano di disseminazione a livello nazionale ed internazionale.

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Photo credit: erh1103 via Foter.com / CC BY-SA