UE: promuovere lo sviluppo della regione baltica

Mar BalticoLa Commissione europea lancia una strategia di promozione per lo sviluppo della regione baltica con l'obiettivo di massimizzare le potenzialità di crescita degli Stati membri dell'area Baltica, soggetti al deterioramento del Mar Baltico, carenza nei trasporti e problemi relativi alle forniture energetiche. La strategia prevede una consultazione approfondita dei governi nazionali e regionali, delle aziende, delle ONG e del mondo accademico per lavorare assieme nell'Unione.
L'obiettivo, in particolare, è affrontare le sfide attuali che la regione è costretta ad affrontare:
  • il mare si sta deteriorando a causa dell'afflusso di nitrati e fosfati, danneggiando la biodiversità;
  • bisogna assicurare una migliore interconnessione tra le economie;
  • svantaggi a causa delle lunghe distanze, sia al suo interno che con il resto d'Europa: occorrono 36 ore di treno per raggiungere Tallinn partendo da Varsavia;
  • l'isolamento di Lituania, Lettonia ed Estonia in termini di forniture energetiche (cresce il numero delle petroliere che solcano il mare, e aumenta il rischio degli incidenti).
L'UE propone questa sfida in quanto il Mar Baltico è circondato da otto Stati membri dell'UE e dalla Russia, si avverte fortemente la necessità di un migliore coordinamento dei diversi organismi coinvolti e inoltre i programmi dei Fondi strutturali UE nella regione costituiscono una base per rafforzare la cooperazione.
 
La Commissione indirizza le sue proposte agli Stati membri ma molte delle sfide possono essere affrontate soltanto mediante un'appropriata cooperazione con la Russia, facendo leva sulle iniziative esistenti:
  • la "Dimensione settentrionale";
  • la politica comune di UE, Russia, Norvegia e Islanda.

In particolare, sono previsti 80 progetti di alto profilo, alcuni dei quali sono già stati avviati.

I quattro grandi obiettivi della strategia intendono rendere questa parte d'Europa:

  • sostenibile sul piano ambientale (ad esempio: trattamento delle acque di scarico);
  • prospera (ad esempio: promozione dell'innovazione nelle piccole e medie imprese);
  • accessibile e attraente (ad esempio: miglioramento dei collegamenti dei trasporti);
  • sicura e senza rischi (ad esempio una migliore reazione in caso di incidenti).

Si tratta della prima strategia così ampia a livello di una macroregione, che potrebbe ispirare approcci analoghi in regioni come quella mediterranea o nel bacino del Danubio e costituisce un primo passo sulla via dell'attuazione regionale della politica marittima integrata dell'UE.

Tra il 2007 e il 2013 la regione del Mar Baltico beneficerà di più di 50 miliardi di euro a titolo di sostegno agli investimenti nell'ambito della politica di coesione e anche di altri finanziamenti UE, tra cui:

  • 27 miliardi di euro per migliorare l'accessibilità;
  • circa 10 miliardi di euro per l'ambiente;
  • 6,7 miliardi di euro per la competitività;
  • 697 milioni di euro per la sicurezza e la prevenzione dei rischi.

Alcuni esempi di progetti sono i seguenti:

  • In tutti gli Stati membri dai detersivi verranno rimossi i fosfati per ridurre l'eutrofizzazione del mare.
  • Si realizzerà un "piano d'interconnessione del mercato energetico del Baltico" al fine di meglio collegare Lettonia, Lituania ed Estonia alle reti europee.
  • La linea ferroviaria "Rail Baltica" entro il 2013 collegherà Varsavia con Tallinn con l'obiettivo di raggiungere una velocità di circolazione di 120 km/h.
  • Si creerà un sistema congiunto di sorveglianza marittima.
  • Si istituirà un fondo per l'innovazione e la ricerca utilizzando finanziamenti nazionali e privati al fine di impostare le attività di ricerca sui punti di forza specifici della regione.