Non conviene ottenere carburante dalle biomasse
Lo studio è stato svolto da ricercatori della Stanford University, il Carnegie Institute of Science e la University of California, Merced; in pratica, realizzare uno stabilimento che produce etanolo - anche in base a processi molto efficienti di trasformazione della cellulosa - potrebbe non essere conveniente dal punto di vista economico.
Inoltre il biossido di carbonio emesso dalle centrali elettriche che utilizzano le biomasse (piante e trucioli di legno) potrebbe essere catturato (stoccaggio), cosa impossibile da effettuare quando si brucia carburante (etanolo).
La ricerca è basata su scenari sviluppati con il Biofuel Analysis Meta-Model (EBAMM) della University of California, Berkeley e le analisi sono state condotte su diversi tipi di biomasse e di tecnologie di conversione energetica. I dati raccolti sono stati applicati a motori elettrici e a combustione di quattro tipi di veicoli - auto piccole e medie, SUV piccoli e grandi - in condizioni di guida cittadina e autostradale.
Calcolando l'energia necessaria per convertire la biomassa in etanolo o in elettricità, nonché quella per fabbricare e smaltire i veicoli, lo studio ha rilevato che la bio-elettricità ha superato di molto l'etanolo in quasi tutti gli scenari ipotizzati.
Peraltro il modello EBAMM non conteggia il calore che potrebbe essere ri-utilizzato nel processo di trasformazione in energia elettrica, spostando sempre di più a favore della bio-elettricità la convenienza del processo.
Un produttore di etanolo, Enerkem, dice comunque che sarebbe un errore optare solo per l'energia elettrica, perchè ci sono situazioni prive di infrastrutture in grado di garantire la ricarica di macchine elettriche, di prossima generazione, o tipi di trasporto - aereo o pesante - dove la tecnologia dei motori elettrici non può essere applicata.