Veneto: agricoltura, presentate a Bruxelles le proposte di modifica al PSR
Favorire gli investimenti e gli interventi per la diffusione della banda larga nelle aree rurali. E' una delle proposte di modifica del Programma di sviluppo rurale del Veneto presentate dalla Regione alla Commissione europea in sede di Comitato di sorveglianza. Nei prossimi quattro mesi Bruxelles formulerà il proprio parere, in base al quale il PSR veneto potrà essere formalmente modificato.
Le Regione ha presentato – tramite l’Autorità di Gestione del PSR - tre proposte di modifica riguardanti:
- i parametri di valutazione del miglioramento globale delle aziende - all’interno delle misure 121 (Ammodernamento delle aziende agricole) e 123 (Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli);
- la diffusione della banda larga nelle aree rurali del Veneto in situazione di “digital divide”;
- l'aumento del limite minimo di spesa ammissibile per il settore ortofrutticolo.
La prima proposta intende introdurre la salvaguardia della salute pubblica e degli operatori agricoli - in particolare per gli interventi di bonifica dall’amianto nelle strutture aziendali - tra i parametri di valutazione delle misure 121 e 123. Questa modifica è stata proposta considerando le finalità ambientali assunte dalle misure nell’ultimo bando generale con lo spostamento di risorse dall’Asse 2 (Miglioramento Ambientale) all’Asse 1 (Competitività del settore agricolo).
La secondo proposta interessa la misura 321 - azione 2 (Accessibilità alle tecnologie di informazione e comunicazione). L’obiettivo è estendere i finanziamenti ai progetti che intervengono sul cosiddetto “ultimo miglio” da parte degli operatori commerciali. Al momento la Regione attraverso il PSR è già impegnata nel piano nazionale per la diffusione della banda larga con un investimento complessivo previsto di oltre 22 milioni di euro, 45mila linee da abilitare e 116mila cittadini da raggiungere.
L’ultima proposta riguarda l’aumento della spesa minima ammissibile per il settore ortofrutticolo da 200mila euro a 400mila euro. La modifica intende migliorare la complementarietà tra il PSR e gli interventi finanziati attraverso il Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA), permettendo agli operatori del comparto ortofrutticolo di poter accedere alle risorse stanziate dai programmi operativi previsti dalla OCM.