Bilancio Ue 2013: il Parlamento europeo chiede uno stanziamento aggiuntivo da 11,2 miliardi
Martedì 14 maggio i ministri delle Finanze dell'Unione si riuniranno per discutere la possibilità di incrementare di 11,2 miliardi di euro il bilancio Ue 2013. Una proposta fortemente sostenuta dal Parlamento europeo, che minaccia di bloccare le trattative sulle prospettive finanziarie 2014-2020 in caso di rifiuto, ma che incontra l'opposizione di alcuni paesi membri, a cominciare dalla Gran Bretagna.
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L'incontro di martedì si svolgerà sulla base di un compromesso raggiunto il 6 maggio durante i colloqui del trilogo tra le delegazioni delle tre istituzioni comunitarie, la Commissione e il Parlamento europei e il Consiglio dei ministri dell'Unione, rappresentato dalla presidenza di turno irlandese. In base al compromesso, l'extra da 11,2 miliardi di euro dovrebbe essere erogato in due tranche, la prima, da 7,3 miliardi, subito e la seconda, da 3,9 miliardi, entro l'anno.
L'idea di incrementare il bilancio 2013 è stata finora fortemente osteggiata dalla Gran Bretagna, che ha descritto la richiesta di finanziamento supplementare del Parlamento come "totalmente inaccettabile", mentre altri paesi - tra cui Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria e Danimarca - non sono contrari alla modifica del bilancio, ma respingono come eccessivo l'importo proposto.
In caso di accordo, la Germania, la Francia e la Gran Bretagna dovrebbero contribuire allo stanziamento aggiuntivo rispettivamente con 2, 1,8 e 1,2 miliardi di euro, mentre in caso di mancata approvazione, secondo i sostenitori dell'accordo, mancheranno le risorse per sostenere le amministrazioni locali e le piccole imprese in difficoltà e per garantire i pagamenti per alcuni dei programmi finanziati dall'Unione europea. Per questo, ha fatto sapere il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il Pe è pronto a congelare - in occasione della sessione plenaria in agenda dal 1 al 4 luglio - i negoziati sul bilancio 2014-2020, approvato dai leader dell'Ue l'8 febbraio scorso.