Editoria: audizione di Peluffo alla Camera, fondi in arrivo
Il 20 marzo potrebbe essere il giorno della verità per l’editoria italiana, con la conferma di uno stanziamento di circa 120 milioni di euro che, nel breve periodo, potrebbe salire a quota 150, raggiungendo così la stessa somma assegnata lo scorso anno. Alle ore 13,30 la Commissione Cultura ospiterà l'audizione del sottosegretario con delega all'informazione, comunicazione, editoria e coordinamento amministrativo, Paolo Peluffo. Al centro dell’incontro, le linee guida per l'erogazione delle risorse.
A tale proposito il senatore del PD, Vincenzo Vita, auspica il raggiungimento di una vera riforma dell'editoria, su cui Peluffo avrebbe chiesto una delega. Nel frattempo il Partito Democratico, come annuncia Vita, sta per depositare una proposta di legge proprio sui criteri di erogazione dei fondi all'editoria. Già alcuni giorni fa Vita aveva sottolineato l’importanza di una riforma che stabilizzi per un certo numero di anni il 'quantum', ma soprattutto lo leghi a criteri selettivi: tirature/vendite, occupazione, impegno civile dell’informazione.
"Nei criteri di erogazione del fondo sull'editoria, per noi il parametro occupazionale deve avere un alto valore" ha commentato il segretario della Fnsi, Franco Siddi, che spera possa essere varato un piano pluriennale. Tra le prime indiscrezioni - aggiunge il numero uno del sindacato dei giornalisti - "per i giornali politici dovrebbe essere già prevista la possibilità di passare all'on line, ma ottenendo finanziamenti inferiori.
Lo scorso 19 marzo la School of Management del Politecnico di Milano ha presentato una nuova ricerca sull'editoria, secondo cui il mercato complessivo dei media ha registrato nuovamente un segno meno, mentre il "nuovo Internet" fatto di smartphone, tablet, app, social network, video online e connected tv fa intravedere un nuovo possibile modello di sviluppo.
Aggiornamento:
Rinviata l'attesa audizione del sottosegretario di Stato, Paolo Peluffo, presso la commissione Cultura della Camera. Il rinvio è tecnico per cause di forza maggiore: oggi il ministro dei rapporti con il Parlamento, Dino Piero Giarda, ha posto, a nome del Governo, la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, al decreto Liberalizzazioni. La fiducia sarà votata nella seduta del 21 marzo.
Ogni discussione, quindi è prematura. L'audizione, infatti, rappresenterà un utile momento di confronto e di approfondimento per capire l'indirizzo dell'esecutivo. Presto anche il PD, come annunciato dal senatore Vincenzo Vita presenterà una sua proposta di legge sullo stesso tema, di cui nei prossimi giorni daremo ampia notizia.