La crisi finanziaria si abbatte sulle PMI
Nel contesto della crisi finanziaria che sta imperversando in tutto il mondo e ha attualmente il suo epicentro nel vecchio continente, il peggioramento della situazione delle banche europee sta danneggiando le piccole e medie imprese, che già soffrono pesantemente le conseguenze della congiuntura sfavorevole.
Secondo la Confédération Générale des Petites et Moyennes Entreprises, la crescente instabilità del settore bancario potrebbe prosciugare le linee di credito per le PMI.
Le banche europee, inoltre, sono oppresse da regolamentazioni e dai rigidi requisiti previsti da Basilea III. A tal proposito, l’europarlamentare danese Bendt Bendtsen ha dichiarato che le severe regole di capitalizzazione andranno a colpire le piccole imprese molto più duramente di quelli grandi.
"Negli ultimi mesi per le PMI è stato difficile accedere ai finanziamenti a causa del maggiore bisogno di capitale da parte delle banche per riuscire a superare i momenti difficili. In tutti gli Stati membri si presenta lo stesso problema", ha aggiunto Bendtsen.
Secondo Gerhard Huemer, Direttore per la Politica economica e fiscale presso l'organizzazione che rappresenta l'artigianato, i mestieri e le PMI dell'UE (UEAPME), "le aziende deboli, che hanno appena superato la crisi, non hanno accesso ai finanziamenti, e quindi non sono in grado di realizzare investimenti e devono lottare per rimanere sul mercato".
In risposta alla crisi, la Francia ha creato un meccanismo di finanziamento delle PMI - attraverso il partenariato tra il fondo di proprietà statale CDC Entreprises, la banca pubblica OSEO e i fondi nazionali di investimento strategico - che mira a razionalizzare i vari meccanismi di sostegno statale per le piccole e medie francesi e a semplificare le procedure per la richiesta dei fondi.
L'UE, intanto, sta lavorando a un piano d'azione in materia di accesso ai finanziamenti per le PMI, atteso per il prossimo dicembre.