UE: aiuti alimentari bloccati per il 2013
Bloccato il programma europeo per gli aiuti alimentari a seguito dell'opposizione di sei Stati membri (Germania, Regno Unito, Svezia, Olanda, Danimarca e Repubblica Ceca) durante il Consiglio Agricoltura del 21 settembre 2011. Immediate le reazioni degli altri Paesi, pronti a dar battaglia contro una decisione da cui dipendono le vite di circa 43 milioni di indigenti in tutta Europa.Il programma Food for free, lanciato nel 1987 dalla Commissione europea con una dotazione di circa 100 milioni di euro, ha permesso di sfamare nel corso del 2009 circa 13 milioni di indigenti in 19 dei 27 Paesi membri, in particolare in Italia, Polonia e Francia.
Una recente decisione della Corte europea ha rilevato l'illegittimità formale di questi aiuti, i cui fondi vengono prelevati dalle risorse destinate alle politiche agricole, invece che dal budget riservato alle politiche sociali comunitarie.
La sentenza ha causato l'immediato taglio dell'80% della dotazione stanziata per il 2012 (scesa a 113,5 milioni di euro) e l'azzeramento per il 2013. Il Parlamento ha comunque annunciato che ''entro la fine dell'anno presenterà una proposta per mantenere in vita il programma oltre il 2013'', inserendo gli aiuti alimentari nella Politica di coesione economica e sociale e non più nell'ambito della Politica agricola comune.
Il rappresentante della Germania, il sottosegretario Robert Kloos, ha affermato che ''in linea di principio l'aiuto ai poveri è una buona cosa, ma è un dovere che spetta ai governi nazionali'', sostenendo che le risorse dovrebbero essere fornite ''dai bilanci nazionali e non dal budget della politica agricola europea''
Il blocco del programma europeo per gli aiuti alimentari è ''moralmente inaccettabile'', ha denunciato il gruppo socialista al Parlamento europeo, mentre il portavoce per le politiche agricole dell'eurogruppo ha ''lanciato un appello ai sindacati, ai movimenti sociali e a tutti i gruppi politici del Parlamento europeo affinché reagiscano fermamente contro questa decisione'', facendo pressione sui Paesi responsabili di questa irresponsabile opposizione per il rilancio del programma.
"Porremo la questione degli aiuti alimentari in sede di conciliazione sul bilancio - hanno specificato Mario Mauro e Giovanni La Via del PdL - chiedendo a Consiglio e Commissione un cambio della base giuridica per gli aiuti che permetta il passaggio dalla linea di bilancio per l'agricoltura ad una politica sociale, lasciando comunque invariato l'ammontare complessivo''.
"L'Ue deve restare un partner su cui le banche alimentari possano contare", ha ribadito il Commissario europeo per l'agricoltura, Dacian Ciolos, "considerando il fatto che la crisi economica rende il programma sempre più necessario''.