Consultazione pubblica UE: difendere la neutralita' e l'apertura di Internet
La Commissione europea ha reso pubblici i risultati della consultazione pubblica, lanciata il 30 giugno scorso e conclusasi tre mesi dopo, sul tema "Internet aperta e la neutralità della rete in Europa". La consultazione rientra nei lavori preparatori per la relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri.
La discussione ha visto la partecipazione di 318 soggetti interessati, tra cui l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC), diversi operatori e fornitori di servizi internet, autorità nazionali, organizzazioni di consumatori e singoli cittadini.
Dalla consultazione è emerso che il quadro normativo UE in materia di telecomunicazioni adottato nel 2009 soddisfa, almeno ad un livello generale, gli attori coinvolti, in quanto si ritiene che fornisca strumenti adeguati per quanto riguarda la neutralità della rete.
Allo stesso tempo è parere condiviso che per operare una corretta valutazione si debba attendere il pieno recepimento delle norme a livello nazionale.
Ad un sostanziale accordo in merito alla necessità di una gestione del traffico internet, si accompagnano tuttavia una serie di preoccupazioni:
- rischio di usi impropri e violazioni della privacy;
- aventuali problemi di neutralità connessi ai nuovi modelli di impresa basati su internet. A questo proposito si chiede di distinguere i concetti di "best effort" e "servizi gestiti";
- possibili problemi di discriminazione, segnalati dal BEREC, che potrebbero causare effetti anticoncorrenziali, scarsa fiducia da parte dei consumatori, soprattutto in materia di trasparenza, e una riduzione della libertà di espressione.
Ulteriori questioni che preoccupano i soggetti partecipanti alla consultazione sono il rischio che nuovi interventi e regole per la fissazione dei prezzi si traducano in vere e proprie tasse sull'innovazione, la chiusura dei servizi telefonici mediante internet, come il VoIP, e il cosiddetto bandwith throttling, che si verifica quando i fornitori di servizi internet rilevano delle attività di filesharing e intervengono riducendo la quantità di banda.
Il dibattito sulla rete in Europa proseguirà al "Net neutrality summit", che si svolgerà domani, 11 novembre, e durante il quale verrà discussa la relazione della Commissione europea.