Piu' brevi i tempi per il trapianto di organi con una nuova direttiva UE
Il ricorso al trapianto di organi è ormai molto diffuso e costituisce spesso l'unica soluzione per malattie altrimenti incurabili, ma i tempi di attesa sono ancora molto lunghi. Per questo il Parlamento europeo ha approvato una proposta di direttiva tesa ad agevolare la donazione e il trapianto di organi, attraverso la definizione di standard di qualità e sicurezza per tutte le fasi del processo e una maggiore cooperazione tra gli Stati membri.
In base alla direttiva, il rispetto degli standard dovrà essere garantito in ogni Stato mediante l'istituzione di un'autorità con il compito di stabilire regole precise per ciascuna fase del procedimento, coerentemente con quelle approvate a livello europeo.
A tale autorità spetterebbe anche il controllo dei centri di approvvigionamento e trapianto degli organi, il monitoraggio delle operazioni e la gestione degli scambi effettuati con altri Paesi.
Responsabilità delle autorità sarà infine la protezione della privacy dei pazienti e il controllo sulla preparazione del personale coinvolto.
La proposta riconosce inoltre il ruolo della cooperazione tra gli Stati membri, sia relativamente alla condivisione di informazioni, che riguardo la costituzione di enti appositi per lo scambio transnazionale degli organi.
Alla direttiva, che dovrà essere adottata dai Paesi UE entro due anni dall'entrata in vigore, si aggiunge l'approvazione di un ulteriore documento da parte del Parlamento, il Piano di attuazione per la donazione e il trapianto di organi elaborato dalla Commissione europea, che prevede ad esempio l'individuazione in ciascun ospedale di personale addetto al coordinamento delle operazioni di trapianto.
Tra i suggerimenti del Parlamento agli Stati membri la realizzazione di un sistema informatico per la registrazione dei cittadini che intendono donare gli organi e altre misure finalizzate a rendere più semplice l'identificazione dei donatori.
Proposta di Direttiva sul trapianto di organi