Anche l'Italia nel progetto UE sulle batterie di nuova generazione
Dopo il primo investimento da 3,2 miliardi per progetti di ricerca e innovazione per realizzare batterie di ultima generazione, Bruxelles dà il via libera a un secondo IPCEI focalizzato sulla sostenibilità.
Nasce l’alleanza ricerca-industria per lo sviluppo di batterie avanzate
L’obiettivo del progetto è quello di creare una catena del valore sostenibile e innovativa che porterà l'Europa a produrre materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie di nuova generazione e che consentirà la riconversione e il riciclaggio delle batterie con metodi innovativi e più efficienti.
L’Italia partecipa con un investimento di oltre 1 miliardo di euro attraverso 12 imprese (Endurance, Enel X, Engitec, FCA Italy, Fiamm, Fluorsid Alkeemia, FPT Industrial, Green Energy Storage, Italmatch Chemicals, Manz Italia, Midac, Solvay) e 2 centri di ricerca (ENEA e Fondazione Bruno Kessler).
Cosa prevedeva il primo IPCEI per batterie di ultima generazione
Un progetto di comune interesse europeo ("IPCEI") coinvolge, oltre all’Italia, altri 6 Paesi - Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Polonia e Svezia - e vede la partecipazione di 17 grandi imprese, PMI ed enti di ricerca.
Creare un ecosistema sostenibile e innovativo per le batterie in Europa, che copra l'intera catena del valore: è questa la sfida che coinvolgerà i partecipanti al progetto.
Obiettivo: riunire i principali operatori del settore e le autorità nazionali per creare una catena di valore pienamente integrata nell'UE che produrrà materie prime, celle, moduli e sistemi di batterie su larga scala, vale a dire progettati per la produzione di massa, e che consentirà la riconversione, il riciclaggio e la raffinazione su scala industriale.
Questo progetto integrato riunisce infatti i principali attori europei che operano a vari livelli della catena del valore delle batterie. Si tratta principalmente di imprese di grandi dimensioni, ma anche organismi di ricerca e PMI: insieme lavoreranno in collaborazione con un gran numero di partner, anche al di là dei sette Stati membri partecipanti, per sviluppare tecnologie avanzate e dirompenti nel settore delle batterie agli ioni di litio che soddisfino obiettivi di costo, prestazioni e sicurezza attualmente non disponibili.
I partecipanti al progetto e i loro partner concentreranno il proprio lavoro su quattro settori:
- Materie prime e materiali avanzati: il progetto mira a definire processi innovativi sostenibili per l'estrazione, la concentrazione, la raffinazione e la purificazione dei minerali al fine di generare materie prime di elevata purezza. Per quanto riguarda i materiali avanzati (come catodi, anodi e elettroliti), il progetto si propone di migliorare i materiali esistenti, o di crearne di nuovi, da utilizzare in celle di batterie innovative;
- Celle e moduli: il progetto mira a sviluppare celle e moduli innovativi con l'obiettivo di garantire la sicurezza e le prestazioni necessarie sia per le applicazioni automobilistiche sia per quelle di altro tipo (ad es. accumulatori stazionari di energia, utensili elettrici, ecc.);
- Sistemi di batterie: il progetto ha l'obiettivo di sviluppare sistemi innovativi di batterie, compresi software e algoritmi per la gestione delle batterie e metodi di prova innovativi;
- Ridestinazione, riciclaggio e raffinazione: il progetto ha l'obiettivo di mettere a punto processi sicuri e innovativi per la raccolta, lo smantellamento, la ridestinazione, il riciclaggio e la raffinazione dei materiali riciclati.
Il secondo IPCEI sulle batterie: focus sulla sostenibilità
Rispetto al primo progetto europeo sulle batterie, il secondo IPCEI vede estendersi notevolmente la platea delle imprese partecipanti, anche dal punto di vista geografico e, grazie all'inclusione di diversi produttori di apparecchiature, fornisce un'ulteriore dimensione trasversale della catena del valore delle batterie non affrontata finora nel primo analogo IPCEI, che sarà cruciale per la sostenibilità e l'innovatività della stessa catena del valore.
Il secondo progetto consentirà la completa realizzazione di una catena di valore pienamente integrata nell'UE in grado di produrre celle, moduli e sistemi di batterie su larga scala, consentendo la riconversione, il riciclo e la raffinazione su scala industriale, coerentemente con i nuovi modelli di economia circolare richiesti da Bruxelles.
Questo nuovo progetto integrato Europeo – favorendo la transizione dai combustibili fossili verso un'energia più pulita – risponde pienamente all’ambizioso obiettivo fissato dall’Unione Europea che mira a trasformare radicalmente il proprio tessuto economico ed industriale, attraverso una transizione verde e digitale che porterà l’Europa alla neutralità climatica nel 2050.
Economia circolare: cosa cambia con il regolamento per pile e batterie sostenibili
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