Cooperazione – fondi europei per Politica vicinato

Stanziati oltre 209 milioni di euro a favore della politica europea di vicinato

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La Commissione Ue ha definito un nuovo pacchetto di aiuti per sostenere lo sviluppo socio-economico e la cooperazione in alcuni Paesi che aderiscono alla politica europea di vicinato.

Politica europea di vicinato

La politica europea di vicinato (PEV) è stata elaborata nel 2004 per evitare l'emergere di nuove linee divisorie tra l'Ue allargata e i suoi vicini, con l’obiettivo di rafforzare la prosperità, la stabilità e la sicurezza di tutti i soggetti interessati.

La PEV si fonda sui valori della democrazia, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani e si applica a 16 dei Paesi più vicini all'Unione: Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldova, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia e Ucraina.

La PEV offre ai Paesi partner la possibilità di partecipare alle attività dell'Ue attraverso una maggiore cooperazione a livello politico, economico, culturale e di sicurezza. Dal punto di vista economico, la PEV offre relazioni commerciali preferenziali, la partecipazione al mercato interno, il miglioramento dei collegamenti infrastrutturali con l’Unione, la possibilità di partecipare a diversi programmi europei ed una maggiore assistenza finanziaria e tecnica. Oltre a beneficiare degli aiuti per la cooperazione allo sviluppo, i Paesi PEV possono ricevere anche assistenza macrofinanziaria, ossia una forma di aiuto finanziario di emergenza per i Paesi con problemi a livello di bilancia dei pagamenti.

La PEV ha come elementi centrali i piani d'azione bilaterali, documenti politici che delineano gli obiettivi strategici della cooperazione tra l’Ue e i singoli Paesi limitrofi. I piani d’azione stabiliscono un elenco completo di priorità concordate di comune accordo, che devono essere attuate congiuntamente dall’Unione e da ciascuno dei Paesi vicini. Il loro scopo principale è sviluppare società democratiche, socialmente eque ed inclusive, promuovere l'integrazione economica e migliorare la circolazione delle persone attraverso le frontiere.

La PEV è completata da due iniziative di cooperazione regionale:

  • il partenariato orientale, che interessa Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Georgia, Moldova e Ucraina;
  • l'Unione per il Mediterraneo, che comprende i 28 Stati membri, l'Unione stessa e 15 Paesi del Mediterraneo (Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Mauritania, Montenegro, Principato di Monaco, Marocco, Palestina, Siria - la cui adesione è sospesa a causa della guerra civile - Tunisia e Turchia).

Nuovi fondi Ue

La Commissione europea ha deciso di stanziare oltre 209 milioni di euro a favore di cui:

  • 129,6 milioni di euro per le regioni del Medio Oriente e Nord Africa;
  • 79,8 milioni di euro per le regioni del partenariato orientale.

Nel dettaglio oltre 88 milioni di euro supporteranno i progetti di cooperazione bilaterale in Egitto (50 milioni di euro) e Palestina (38,6 milioni di euro) per favorire lo sviluppo socio-economico, la creazione di nuovi posti di lavoro e opportunità per i giovani, la promozione dei diritti delle donne e il miglioramento nella gestione delle risorse idriche. Altri 41 milioni di euro finanzieranno 4 programmi di cooperazione regionale nei Paesi PEV in Medio Oriente e Nord Africa.

Per quanto riguarda le regioni del partenariato orientale, alla Bielorussia sono destinati 29 milioni di euro per l’implementazione di nuove riforme, mentre all’Azerbaigian andranno 13,5 milioni di euro per rafforzare la competitività delle imprese locali. La Commissione Ue finanzierà in tutte le regioni del partenariato orientale 5 azioni del valore di 37,3 milioni di euro a favore dei giovani, delle PMI, della sicurezza in mare e alle frontiere.

Ue – stanziate risorse per Fondo investimenti politica di vicinato - NIF 

Photo credit: motiqua via Foter.com / CC BY