Pompei: in arrivo fondi per il recupero del sito archeologico
Due milioni di euro per la manutenzione di Pompei e l'avvio della gara europea da 8,2 milioni di euro per il Piano della conoscenza. E' quanto deciso nella riunione straordinaria convocata dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini all'indomani dei crolli avvenuti nel sito archeologico.
Dopo la presentazione di una relazione sulle principali cause dei crolli e dei distacchi avvenuti nei giorni scorsi, la riunione è passata ad affrontare una serie di decisioni operative.
In primo luogo si è deciso di avviare le procedure per gli interventi classificati di 'somma urgenza' e di utilizzare 2 milioni di euro, a valere sui fondi ordinari della Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia, per la manutenzione ordinaria del sito. Tali lavori sono infatti propedeutici ai successivi interventi di tipo strutturale.
La guida della Soprintendenza è stata affidata all'archeologo Massimo Osanna e, sempre sul fronte delle risorse umane, sono state autorizzate le procedure di individuazione di venti unità di personale della Pubblica amministrazione destinate alla struttura del Direttore generale di progetto e di ulteriori dieci unità necessarie alla costituzione dell’Unità Grande Pompei, che si occuperà del recupero dell’intera zona Unesco che investe l’area vasta da Portici a Castellamare.
Parallelamente, è stato disposto l’invio per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea del bando da 8,2 milioni di euro per il Piano della conoscenza, il sistema che dovrà raccogliere e gestire tutte le conoscenze sull’abitato di Pompei. Mentre da Bruxelles, il commissario per la Politica regionale Johannes Hahn ha fatto sapere che nelle prospettive finanziarie 2014-2020 ci sono “fondi che potranno essere utilizzati" per il recupero del sito.
Infine, ha spiegato il ministro Franceschini, si è deciso di aprire alla collaborazione dei privati: due aziende del Gruppo Finmeccanica - Selex ES e Telespazio - contribuiranno al progetto Pompei fornendo, a titolo di erogazione liberale, servizi e tecnologie sperimentali di rilevamento satellitare. Queste tecnologie aiuteranno a prevenire il rischio idrogeologico e a migliorare l’operatività degli addetti del sito, ma anche a coinvolgere i visitatori nel monitoraggio dello stato di conservazione attraverso smart app per segnalare situazioni critiche all’interno dell'area archeologica.