Aiuti di Stato: nuove regole per il mercato aereo
Nuove regole sugli aiuti di Stato a compagnie aeree e scali. Sono arrivate giovedì mattina con le linee guida presentate a Bruxelles dalla Commissione europea.
Trovare un equilibrio tra le esigenze di mercato e i bisogni dei cittadini, che chiedono l’apertura di nuove rotte verso regioni finora poco coperte. E’ questo il senso del pacchetto di linee guida che la Commissione europea ha adottato giovedì mattina. Servirà a dare indicazioni ai paesi membri su come affrontare la questione degli aiuti di Stato quando si parla di aeroporti e compagnie aeree.
Spazi di manovra per il settore pubblico
Le nuove linee, in dettaglio, sono composte da tre capitoli principali. Il primo stabilisce che un aiuto di Stato, relativo a un investimento in un’infrastruttura aeroportuale, è permesso se c’è un’effettiva necessità di trasporto e se il supporto pubblico è essenziale ad assicurare l’accessibilità all’area. Inoltre, lo schema predisposto da Bruxelles fissa il massimo livello possibile di aiuto, modulandolo in base alla dimensione dell’aeroporto, allo scopo di assicurare il giusto mix tra intervento pubblico e intervento privato. In proporzione, ci sono più spazi di manovra per gli aeroporti piccoli rispetto a quelli grandi, che hanno più opportunità di recuperare capitali sul mercato.
Scali minori
Un capitolo specifico viene dedicato agli aeroporti regionali, con meno di tre milioni di passeggeri all’anno. Gli aiuti operativi a questi scali saranno consentiti per un periodo di transizione di dieci anni, ma solo a determinate condizioni. Lo scopo è dare a queste strutture il tempo di ottimizzare i loro modelli di business. Per ricedere gli aiuti, gli aeroporti dovranno preparare un business plan che definisca in dettaglio il quadro dei costi operativi da coprire alla fine del periodo di transizione. Per gli aeroporti con meno di 700mila passeggeri all’anno viene stabilito un regime ancora diverso. In base alle stime di Bruxelles, infatti, questi sono i più esposti alla crisi e potrebbero trovare difficoltà a coprire i loro costi. Potranno chiedere un livello di aiuti di Stato più alto rispetto agli altri.
Compagnie, sostegno limitato
Infine, le linee guida parlano degli aiuti di Stato alle linee aeree. Il settore pubblico potrà intervenire a loro favore per permettergli l’apertura di nuovi collegamenti, ma solo se questo sostegno rimarrà limitato nel tempo. In questo modo si cerca di raggiungere un equilibrio ottimale tra le esigenze del mercato e la necessità dei passeggeri europei di spostarsi verso alcune aree finora scoperte.
Almunia: competizione equa
Il vicepresidente della Commissione con delega alla Concorrenza Joaquin Almunia ha spiegato: “Le nuove linee guida sugli aiuti di Stato sono un ingrediente chiave per un’industria dell’aviazione europea competitiva e di successo. Assicureranno una competizione equa, indipendentemente dal modello di business, dalle compagnie di bandiera alle low cost, dagli aeroporti regionali agli hub internazionali. Il nostro scopo è assicurare la mobilità dei cittadini, preservando la competizione tra aeroporti e compagnie”.