Carta per l'Inclusione Attiva: ok ai fondi per il Mezzogiorno
Via libera allo stanziamento di 167 milioni di euro per la sperimentazione della Carta per l'Inclusione Attiva anche nelle regioni del Mezzogiorno.
La carta per l'inclusione attiva
Adottata con decreto ministeriale del 10 gennaio 2013 e finora sperimentata solo in alcuni grandi Comuni italiani, la carta per l'inclusione attiva prevede un contributo mensile di solidarietà modulato in relazione alla numerosità del nucleo familiare, fino a circa 400 euro per le famiglie con 5 o più componenti.
La sperimentazione della carta rientra in un progetto di lotta alla povertà orientato a promuovere la partecipazione diretta dei beneficiari. Oltre a erogare i contributi alle famiglie, i Comuni si impegnano, infatti, a intraprendere un progetto personalizzato di intervento dedicato a tutti i componenti della famiglia, con particolare attenzione ai minori. In particolare, il progetto è finalizzato al superamento della condizione di povertà, al reinserimento lavorativo, alla lotta all'abbandono scolastico e alla tutela della salute di bambini e ragazzi.
Ok ai fondi per il Mezzogiorno
Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini, il ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni e il ministro per la Coesione Territoriale Carlo Trigilia hanno ora approvato lo stanziamento di 167 milioni di euro per la popolazione residente nel Mezzogiorno.
I fondi, di cui 140 milioni per il 2014 e 27 milioni per il 2015, sono così ripartiti:
- Abruzzo: 7.067.553 euro,
- Molise: 1.948.075 euro,
- Campania: 46.906.988 euro,
- Puglia: 34.153.790 euro,
- Basilicata: 4.848.306 euro,
- Calabria: 18.600.236 euro,
- Sicilia: 43.073.981 euro,
- Sardegna: 10.401.070 euro.