Campania: Programma operativo regionale 2007-2013

Il Programma operativo regionale della Campania per il periodo 2007-2013 rientra nell'ambito dell'obiettivo comunitario Convergenza, con una dotazione totale di 6,8 miliardi di euro. Il contributo comunitario tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) è pari al 50%.

L’obiettivo globale del POR FESR è promuovere lo sviluppo equilibrato e sostenibile della Campania, incrementando il PIL e i livelli occupazionali, attraverso la qualificazione e il riequilibrio dei sistemi territoriali e della struttura economica e sociale.

Con il nuovo periodo di programmazione 2007-2013 si rafforza il principio, già assunto nel corso del precedente ciclo di programmazione 2000-2006, di realizzare una politica regionale unitaria caratterizzata da una forte integrazione e complementarità tra le politiche di sviluppo comunitarie, nazionali e regionali.

La strategia del POR FESR, coerentemente con le indicazioni comunitarie e nazionali, è stata individuata sulla base dei risultati dell’analisi del sistema socio-economico della Campania e delle lezioni apprese nel corso del precedente periodo di programmazione.
Dalla combinazione di questi due processi analitici, e dagli insegnamenti che ne scaturiscono derivano due fondamentali orientamenti di ordine generale per la programmazione delle politiche di sviluppo per il periodo 2007-13:

  1. la necessità di trovare strumenti atti a favorire la concentrazione degli interventi sulle priorità strategiche, evitando la loro frammentazione ed il conseguente proliferare dei soggetti beneficiari ed attuatori;
  2. l’esigenza di costruire una regia di governo tale da consentire la massima integrazione fra i soggetti della programmazione e fra gli interventi appartenenti a tipologie di operazioni diverse (infrastrutture, servizi, aiuti alle imprese).
Da questo nucleo principale, si dipartono le linee attuative, che trovano le loro fondamenta in alcuni capisaldi.

Il primo è rappresentato dalla promozione di un modello di sviluppo policentrico che, oltre a porre la necessaria priorità su Napoli e la sua area metropolitana, sia basato sulle città medie e competitive, elaborato in funzione di un territorio che è segnato da profondi divari di sviluppo ed in cui la cornice sociale ed economica disegnata dalle città capoluogo non è in grado di rappresentare, da sola, i livelli di complessità connessi alla questione urbana. Un altro aspetto determinante di tale opzione strategica è costituito dalla convinzione che l’adeguata responsabilizzazione delle autorità cittadine coinvolte nei processi di cambiamento sia un fattore determinante per perseguire uno sviluppo sostenibile e duraturo.

Il secondo caposaldo è rappresentato da una matura riflessione circa l’efficacia dell’approccio dello sviluppo dal basso su cui si sono concentrate le politiche di sviluppo nella passata programmazione. A tale proposito, è evidente che una delle tipicità della Campania sia rappresentata dal modo in cui sono state condotte le esperienze della programmazione negoziata, le quali, pur con enormi limiti a livello di attuazione, hanno consentito di sviluppare una filiera istituzionale allargata, che risulta ancora presente ed attiva sul territorio. Al fine di non disperdere questo patrimonio di sedimentazioni culturali, progettuali e gestionali, è quindi necessario promuovere un processo di ri-orientamento di tali esperienze, ed accompagnarlo con un vasta opera di infrastrutturazione del territorio, diretta dal livello centrale e da un ben identificato numero di beneficiari ed attuatori.
 
Il Programma operativo si impernia su sette assi prioritari, di cui cinque settoriali, uno territoriale (Asse 6) ed uno di Assistenza Tecnica:

Asse 1 “Sostenibilità ambientale e attrattività culturale e turistica”
Ha lo scopo di affrontare le emergenze ambientali che caratterizzano la Regione Campania, contribuendo alla creazione di un contesto naturale sano e vivibile che sia attraente per le persone e per le imprese e consenta di promuovere il miglioramento dell’offerta turistica. L’Asse persegue, quindi, il connubio tra la tutela ambientale e la crescita economica derivante dallo sviluppo di attività turistiche e culturali, in un’ottica di sostenibilità e di consolidamento degli interventi fin qui realizzati per il governo complessivo del territorio. La riduzione degli impatti negativi generati dalle dinamiche ambientali costituisce, infatti, nell’impianto dell’Asse, condizione necessaria e sufficiente per il miglioramento dell’attrattività turistica della regione. La correlazione tra salvaguardia dell’ambiente e valorizzazione delle risorse naturali e culturali è perseguita privilegiando anche il ruolo dei Parchi quali sistemi locali capaci di innescare processi di sviluppo sostenibile.


Asse 2 “Competitività del sistema produttivo regionale”
Interviene sul miglioramento della competitività della regione, integrando gli obiettivi di potenziamento della ricerca, con la promozione dell’innovazione nel sistema produttivo. L’Asse investe, in particolare, sull’aumento di competitività dei sistemi e delle filiere produttive, privilegiando i settori strategici per l’economia regionale e valorizzando i comparti di eccellenza, razionalizzando gli insediamenti produttivi e sostenendo le strategie di internazionalizzazione e l’attrazione degli investimenti sul territorio regionale.

Asse 3 “Energia”
Recependo le indicazioni comunitarie e nazionali, sarà dedicato al risparmio energetico e alla sostenibilità ambientale dell’uso della risorsa energetica. Al fine di ridurre il deficit del bilancio regionale di energia elettrica, si intende incrementare notevolmente la produzione di energia, soprattutto da fonti rinnovabili, incentivando prioritariamente la realizzazione delle infrastrutture e degli impianti di produzione e migliorando le reti di distribuzione e favorendo l’efficienza e il risparmio energetico.

Asse 4 “Accessibilità e trasporti”
Contribuisce allo sviluppo dei collegamenti da e verso la regione, privilegiando le direttrici lungo i Corridoi Europei, per rendere la Campania punto di snodo dei traffici del Mezzogiorno e del Mediterraneo e facilitare la mobilità delle persone e delle merci all’interno della regione, garantendo una maggiore accessibilità di tutto il territorio regionale, soprattutto delle aree più marginali, decongestionando le città e sostenendo lo sviluppo del sistema produttivo attraverso la logistica integrata e l’intermodalità, in stretta sinergia con l’Asse 2.

Asse 5 “Società dell’Informazione”
Intende agire direttamente sulla competitività del sistema regionale, anche attraverso lo sviluppo della Società dell’Informazione verso le imprese ed i cittadini, valorizzando e rafforzando la relazione diretta tra la diffusione delle TIC e l’aumento della competitività, nonché, in generale, del benessere sociale, favorendo l’accesso e la diffusione di servizi on-line e l’e-democracy.

Asse 6 “Sviluppo urbano e qualità della vita”
Intende favorire il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione residente, e, pertanto, integra gli interventi per lo sviluppo urbano sostenibile con le azioni per l’inclusione ed il benessere sociale, assumendo una chiara connotazione territoriale. In particolare, in coerenza con la strategia per lo sviluppo urbano, l’Asse punterà a disegnare un sistema di città funzionale e policentrico nel territorio, a cui si relaziona integrandone bisogni e potenzialità. Nell’Asse, trovano quindi luogo gli interventi dei piani integrati urbani e dei Piani sociali di Zona. A supporto di tale impianto, si descrivono azioni puntuali per il ripristino, nell'ambito dei piani sopracitati, della legalità e l’affermazione della sicurezza sociale, che convergono nella territorializzazione prevista perché considerate condizioni ineludibili per lo sviluppo delle azioni di rigenerazione delle città.

Asse 7 “Assistenza tecnica e cooperazione territoriale”
Comprende le attività volte a supportare la definizione e l’attuazione della programmazione per lo sviluppo, sia in ambito istituzionale, sia a livello di partenariato. Al fine di garantire che l’attuazione del POR FESR possa arricchirsi del contributo derivante dalle buone pratiche sperimentate da altre regioni nazionali ed europee, tale Asse comprende la cooperazione territoriale, come strumento di crescita della Regione attraverso la creazione di condizioni di vantaggio per lo sviluppo di rapporti partenariali, produttivi, infrastrutturali e sociali della Campania con i territori verso i quali si proiettano le strategie di sviluppo regionale. Infine, una specifica azione di sistema è dedicata ai temi della legalità e della sicurezza, identificata, in questa sede, nella loro caratteristica di trasversalità alle politiche per lo sviluppo.

Ripartizione finanziaria per asse prioritario (in euro)

Assi prioritari

Contributo UE

Contributo nazionale pubblico

Totale contributo pubblico

Asse 1 Sostenibilità ambientale ed attrattività culturale e turistica

1.012.500.000

1.012.500.000

2.025.000.000

Asse 2 Competitività del sistema produttivo regionale

607.500.000

607.500.000

1.215.000.000

Asse 3 Energia

150.000.000

150.000.000

300.000.000

Asse 4 Accessibilità e trasporti

600.000.000

600.000.000

1.200.000.000

Asse 5 Società dell'informazione

197.500.000

197.500.000

395.000.000

Asse 6 Sviluppo urbano e qualità della vita

752.500.000

752.500.000

1.505.000.000

Asse 7 Assistenza tecnica e cooperazione

112.397.599

112.397.599

224.795.198

Totale

3.432.397.599

3.432.397.599

6.864.795.198

(Fonte: POR Campania FESR 2007-2013)