Marche: Piano triennale per la cooperazione internazionale
Approvato il Piano regionale per un sistema di interventi di cooperazione e di solidarietà internazionale 2010/2012 che attua l'art. 9 della Legge regionale 9/2002 concernente “Attività regionali per la promozione dei diritti umani, della cultura di pace, della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale". Attraverso tale Piano la Regione intende attuare la propria politica di cooperazione in coerenza con le indicazioni espresse dalle Nazioni Unite, dall'Unione europea e dallo Stato italiano.
Il Piano persegue i seguenti obiettivi:
- valorizzazione delle competenze maturate nel corso della programmazione precedente dai soggetti del territorio in direzione del consolidamento di un Sistema regionale delle cooperazione decentrata, tenendo conto delle ricadute che i rapporti di cooperazione possono generare sul tessuto economico e sociale regionale;
- diffusione e consolidamento delle buone pratiche di governance che promuovono l'autonomia e le competenze dei soggetti istituzionali ed economici, in coerenza con le altre politiche regionali rilevcanti in particolare le strategie di internazionalizzazione e le politiche formative e migratorie;
- rafforzamento del sistema di monitoraggio e valutazione, al fine di rendere disponibili informazioni circa le attività in corso, garantire la trasparenza dell'azione amministrativa e diffondere i risultati emersi;
- raccordo con altre Regioni italiane e straniere al fine di incentivare l'elaborazione di progettazioni congiunte.
L'attività di cooperazione verrà svolta attraverso le seguenti modalità:
- programmi regionali ordinari: iniziative promosse esclusivamente dalla Regione Marche per realizzare progetti che ricadono su linee finanziarie internazionali, comunitarie, nazionali e regionali;
- programmi regionali speciali: per la realizzazione di progetti al di fuori delle aree geografiche previste dal Piano. Per tali progetti:
- hanno durata annuale;
- la data di presentazione è fissata al 31 maggio di ogni anno;
- la dimensione finanziaria è fino ad un massimo di 30.000 euro;
- la rete partenariale deve coinvolgere almeno tre pubblici di almeno due territori provinciali marchigiani;
- la compartecipazione finanziaria regionale non è superiore al 30% e comunque fino ad un massimo di 30.000 euro;
- lo stanziamento regionale massimo destinato a tali progetti non potrà superare il 5% dello stanziamento regionale complessivo.
- progetti territoriali: che si distinguono in due tipologie:
- progetti annuali: la dimensione finanziaria dei progetti deve essere inferiore all'importo di 100.000 euro; la compartecipazione finanziaria regionale non è superiore al 60% e comunque fino ad un massimo di 40.000 euro;
- progetti biennali: la dimensione finanziaria dei progetti deve essere superiore all'importo di 100.000 euro e inferiore all'importo di 200.000 euro; la compartecipazione finanziaria regionale non è superiore al 60% e comunque fino ad un massimo di 50.000 euro per ogni annualità di progetto fino ad un massimo di 100.000 euro.
Aree di intervento
- Priorità 1: Africa - Africa sub sahariana;
- Priorità 2: America Latina - Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù; America Centrale: Nicaragua, Guatemala, Honduras, Cuba;
- Priorità 3: Mediterraneo e Medio Oriente;
- Priorità 4: Balcani occidentali - Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro;
Settori di intervento
- rafforzamento democratico e istituzionale; promozione e tutela dei diritti umani;
- sviluppo locale; sostegno allo sviluppo delle PMI; contributo alla crescita dell'agricoltura, dell'artigianato, del commercio equo e solidale e del turismo;
- cooperazione culturale e dialogo interculturale;
- cooperazione nel settore dei servizi sociali e sanitari e della sicurezza alimentare;
- cooperazione nel settore dell'ambiente con particolare riguardo ai temi dell'acqua e dei rifiuti;
- educazione formale e informale e formazione professionale;
- cooperazione a sostegno della parità di genere e tutela dell'infanzia e dell'adolescenza.
Le risorse finanziarie destinate alla realizzazione del Piano sono individuate dall'Assemblea legislativa regionale. In via generale il budget triennale può articolarsi come segue:
- 45% iniziative regionali;
- 50% iniziative territoriali a bando;
- 5% emergenza.