Marche: criteri per l'accesso ai benefici per il settore dell'acquacoltura in acque interne
Le tipologie di intervento ammissibili, realizzati da soggetti pubblici e privati, in attività e di compravata esperienza settoriale, sono:
- miglioramento qualitativo delle specie da ripopolamento;
- potenziamento degli incubatoi;
- impianti per la produzione di specie destinate al ripopolamento delle acque pubbliche;
- impianti di avannotteria da ripopolamento, limitatamente a specie autoctone.
Tali interventi devono essere caratterizzati da requisiti scientifici e gestionali tali da garantire, accrescere o promuovere la consetrvazione della biodiversità in ambienti lacustri e fluviali; ossia progetti che offrono garanzie sufficienti circa la loro validità tecnica e/o scientifica, progetti che siano in grado di prevenire la trasmissione di agenti patogeni da e verso gli stocks selvatici.
Nell'ambito di questi interventi, sono considerate ammissibili le seguenti spese:
- spese edili ed impiantistiche,
- attrezzature o macchinari,
- (solo per i soggetti pubblici) studi e ricerche,
- spese tecniche, di progettazione, direzione lavori, spese per la pubblicizzazione dell'investimento ai sensi dell'art. 32 del Reg. (CE) n. 498/2007 (targhe esplicative e cartellonistica), il tutto nel limite del 10% dei costi inerenti le spese di cui ai punti precedenti.
(Fonte: BUR Marche n. 23 del 06-03-2009, pag. 5712/5715)