Energia: l’UE prepara il nuovo piano per le infrastrutture
La Commissione Europea sta lavorando a un pacchetto legislativo per realizzare in tempi record i nuovi progetti di infrastrutture energetiche. Il piano, che dovrebbe essere pronto per la fine del 2010, riguarda lo sviluppo delle infrastrutture energetiche per i prossimi 20 anni, un progetto per la costruzione di una centrale elettrica nel mare del Nord e la messa a punto di centrali elettriche intelligenti. La Commissione stima che per realizzare il piano sia necessario un finanziamento europeo per circa 15 miliardi di euro. Ulteriori fondi saranno reperiti nell’ambito delle prospettive finanziarie per il periodo 2014-2020.E’ previsto, inoltre, un nuovo strumento che sostituisca le Reti Transeuropee per l’Energia (TEN-E) per l’individuazione dei progetti che possono ricevere i finanziamenti comunitari.
L’esigenza di un nuovo piano infrastrutturale deriva dai grandi cambiamenti che hanno interessato la politica energetica europea nell’ultimo decennio, tra cui l’adozione degli obiettivi climatici per il 2010 e del terzo pacchetto per il mercato energetico interno. Alla luce di questi mutamenti, il TEN-E risulta obsoleto, perché privo delle risorse e della flessibilità necessarie per contribuire al raggiungimento dei nuovi obiettivi energetici e ambientali dell’UE. Se è vero che nel 2020 il 16% della produzione totale di elettricità avrà origine dalle fonti rinnovabili (solare ed eolico), si rendono necessarie le opportune integrazioni all’interno delle centrali elettriche.
La Commissione Ue stima che per soddisfare i bisogni di sicurezza nella fornitura, di integrazione con le fonti rinnovabili e di sviluppo del mercato, dovranno essere costruiti o rinnovati circa 50 mila chilometri di linee di trasmissione elettrica. In cantiere, inoltre, una super rete europea capace di trasportare elettricità nel continente. Il tutto sarà facilitato dalla creazione di un “one-stop shop” unico per l’autorizzazione dei progetti.
Il piano infrastrutturale pone inoltre l’accento sulla necessità di costruire le infrastrutture per la distribuzione di CO2, necessarie alla commercializzazione delle tecnologie impiegate nel carbon capture and storage.