Emilia-Romagna: partono i lavori per realizzare il Piano delle attività produttive 2012-1014
Una serie di appuntamenti, in programma da settembre a dicembre prossimi, in cui confrontarsi con la comunità economica e sociale dell’Emilia-Romagna. Questo il percorso stabilito dalla Regione che porterà, entro l’anno, alla proposta del nuovo Piano triennale delle attività produttive e della ricerca, relativo agli anni 2012-2014. In occasione dell'avvio dei lavori è intervenuto Romano Prodi, intervistato dall’editorialista Giampiero Gramaglia.
All'evento, organizzato nei giorni scorsi per presentare il percorso di realizzazione del Piano, hanno partecipato i rappresentanti di enti locali, delle forze economiche e sociali ed esponenti del mondo della ricerca e dell’Università.
Nello specifico, gli incontri riguarderanno:
- ‘Lo scenario macroeconomico del prossimo triennio’ (30 settembre 2011);
- i ‘Mutamenti strutturali, filiere produttive e servizi’, ovvero alimentare, moda, salute, abitare, meccanica, green economy e servizi (6-8 ottobre 2011);
- ‘Il comparto dei servizi e la produzione’ come Ict e design, servizi finanziari, consulenza e formazione, progettazione, ricerca e sviluppo, controllo di gestione (14 ottobre).
Tra i mesi di novembre e dicembre, inoltre, verranno organizzati appuntamenti sul tema delle ‘Leve per la competitività d’impresa e le politiche pubbliche’ in relazione alla ricerca industriale e al nuovo PRITT-infrastrutture, alla innovazione, alle reti, alle dinamiche imprenditoriali, alla internazionalizzazione, alla semplificazione e responsabilità sociale d’impresa, all’accesso al credito, capitalizzazione e strumenti finanziari innovativi, alle infrastrutture per lo sviluppo, nonché all’attrattività territoriale.
L'assessore Giancarlo Muzzarelli, introducendo i lavori, ha indicato quali punti cardine dell'iniziativa, la volontà di mettere al centro l'uomo e il lavoro, l'intenzione di scommettere in campo energetico sulle fonti rinnovabili e il desiderio di perseguire un'economia "smart, sustainable and inclusive".
Tra gli obiettivi della Regione, vi è anche quello di scommettere ancora sul valore aggiunto del made in Italy, che “significa – ha aggiunto - creatività, originalità, flessibilità e adattabilità, personalizzazione e bellezza. L’Emilia Romagna è un brand che dobbiamo sostenere e promuovere aggregando le forze dei singoli territori, coordinando le azioni, curando e valorizzando le nostre eccellenze".
L'ex Premier Prodi, nel corso dell'intervista rilasciata a Gramaglia, ha sottolineato che, almeno in campo industriale, l'Emilia-Romagna può prendere le distanze dalle altre regioni italiane e straniere, esibendo un valore aggiunto che riesce ancora a fare la differenza. Ed è proprio questa eccellenza che il nuovo Piano triennale delle Attività produttive intende valorizzare.