Ricerca e Sviluppo: le previsioni finanziarie del Governo per aumentare gli investimenti
Circa 1,7 miliardi di euro stanziati da qui al 2013 per realizzare 14 progetti bandiera, a cui si prevede di aggiungere 900 milioni di euro per il finanziamento di un nuovo avviso rivolto ai distretti del Centro-Nord e del bando per la ricerca industriale, e 500 milioni di euro per le infrastrutture territoriali. Sono i fondi che il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, conta di avere a disposizione in attesa del pacchetto semplificazioni, legato al decreto sviluppo previsto per gli inizi di maggio.
Innanzitutto, per portare gli investimenti pubblici in R&S dall'attuale 0,56% del Pil all'1,53% entro il 2013, è stato costituito il Programma nazionale per la ricerca (Pnr) 2011-2013, approvato nelle scorse settimane dal Cipe, nell'ambito del quale vi sono 14 iniziative giudicate prioritarie dal Miur. Aerospazio, fisica, formazione nel campo nucleare, epigenomica, ingegneria marina, sono alcuni dei molteplici settori interessati dai progetti bandiera.
Le risorse stanziate, pari a 1.772 milioni di euro, provenienti dai bilanci degli enti interessati e dal Fondo agevolazione e ricerca (Far), rappresentano una prima tranche dei 6 miliardi che il Miur intende destinare al comparto R&S nei prossimi tre anni, a cui si spera di affiancare fondi provenienti dagli altri dicasteri e dalle Regioni.
In secondo luogo, saranno i fondi europei a rilanciare gli investimenti nella ricerca e, in particolare, secondo il ministro Gelmini, il Programma operativo nazionale (Pon) Ricerca e competitività 2007-2013, che da solo vale quasi metà dei 6 miliardi indicati dal Pnr.
Il Miur prevede infatti di stanziare:
- ulteriori 500 milioni di euro sul bando per la ricerca industriale (da 465 milioni di euro) per cui sono in corso le procedure di valutazione; una volta che i governatori di Campania, Calabria, Sicilia e Puglia avranno dato il loro assenso, la dote per le imprese aggiudicatarie sfiorerà quindi il miliardo di euro;
- 400 milioni di euro per un nuovo bando rivolto ai distretti del Centro-Nord, oltre ai 915 milioni già banditi per le Regioni della Convergenza, e suddivisi in due azioni, rispettivamente denominate "Distretti tecnologici e relative reti" e "Laboratori pubblico-privati e relative reti". A tal fine si prevede di utilizzare le risorse nazionali del Far anziché quelle comunitarie e di coinvolgere le Regioni con appositi accordi di programma.
Infine, 500 milioni di euro, di provenienza UE, per le infrastrutture territoriali: il bando, destinato a università ed enti di ricerca, è praticamente pronto e dovrebbe arrivare entro fine mese.