Investimenti esteri: firmati quattro nuovi contratti di localizzazione

A fine anno sono stati firmati 4 contratti di localizzazione da tre società tedesche e una lussemburghese che creeranno oltre 700 nuovi posti di lavoro in Puglia e Sardegna grazie a un investimento complessivo di 180 milioni di euro, 64 dei quali erogati dal Ministero dello Sviluppo Economico.

I contratti sono stati sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo Economico, dalle Regioni Puglia e Sardegna, dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa (già Sviluppo Italia) e dalle società Porto Industriale di Cagliari, Transcom Worlwide, Tecnologie Diesel e Sistemi Frenanti, Centro Studi Componenti e Veicoli.

La società Porto Industriale Cagliari SpA (CICT), appartenente al gruppo tedesco Eurokai/Erogate, gestisce il terminal container del porto di Cagliari. Il contratto di localizzazione servirà ad acquistare nuove gru e ad ammodernare i macchinari esistenti per potenziare gli impianti di banchina e rendere il terminal funzionale alle navi di più grandi dimensioni. Il programma, che sarà concluso nel 2010, prevede la creazione a regime di 61 nuovi posti di lavoro e un investimento complessivo di oltre 60 milioni di euro, 22 dei quali erogati dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Transcom Worldwide SpA fa capo al Gruppo lussemburghese Transcom Worldwide S.A., tra i primi dieci operatori mondiali per i servizi di contact center. Il contratto di localizzazione consentirà di realizzare un nuovo call center a Bari, di acquistare infrastrutture tecnologiche e di installare 418 postazioni per gli operatori. È previsto un investimento complessivo di quasi 3 milioni di euro, metà dei quali finanziati dal MISE, e la creazione di 630 nuovi posti di lavoro entro il 2010.

Le altre due aziende che hanno firmato il contratto di localizzazione si trovano a Modugno (Bari) e fanno capo al gruppo tedesco Bosch, leader mondiale nel settore della componentistica automotive. Il Centro Studi Componenti per Veicoli SpA (CVIT) svolge attività di ricerca e sviluppo per i motori diesel. Con l’accordo sottoscritto oggi punta a confermarsi come centro di eccellenza della ricerca industriale e a creare un proprio portafoglio commerciale al di fuori del gruppo Bosch. L’investimento complessivo è di oltre 27 milioni di euro, dei quali più di 11 erogati dal MISE. La Tecnologie Diesel e Sistemi Frenanti SpA (TDIT) produce pompe ad alta pressione per i motori diesel. Con il contratto di localizzazione potrà ammodernare e ristrutturare lo stabilimento per realizzare prodotti in linea con i futuri standard di mercato in termini di prestazioni ed emissioni inquinanti. L’intervento prevede una spesa complessiva di oltre 89 milioni di euro, di cui circa 29 erogati dal MISE, e permetterà il mantenimento di circa 2.300 posti di lavoro attualmente esistenti.

Il contratto di localizzazione è lo strumento operativo dedicato alle imprese straniere che intendono investire in Italia, promosso dall’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico. Il contratto, stipulato tra Agenzia Nazionale, Amministrazione Pubblica a livello centrale e locale, e impresa, garantisce disponibilità di infrastrutture e aree industriali, certezza nei tempi di insediamento, erogazione degli incentivi finanziari e sostegno alla ricerca e alla formazione.

(Fonte: Sviluppo Italia)