FAR: firmato il decreto per i fondi 2009 destinati alla Ricerca Industriale
Il Ministro dell'Istruzione ha firmato nei giorni scorsi un decreto che che ripartisce le risorse del Fondo Agevolazioni alla Ricerca (FAR) 2009 per oltre 1 miliardo di euro, suddivisi in circa 546 milioni di credito agevolato e 522 milioni tra contributi in conto capitale e credito d'imposta. I fondi sbloccati non rappresentano nuove poste di bilancio, ma risorse già esistenti e non ancora distribuite. E' imminente la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.
Il FAR è un fondo di rotazione gestito direttamente dal MIUR in base al Decreto Legislativo n. 297 del 1999, art. 5.
Si articola in due sezioni, una di derivazione nazionale, l'altra riservata alle aree depresse: del primo fanno parte 816 milioni di euro, del secondo 252 milioni, parte dei quali derivano da risparmi sull'erogazione dei Far precedenti.
Nello specifico:
- quasi la metà dei fondi a disposizione (510 milioni di euro) saranno impiegati in finanziamenti agevolati alle imprese per progetti riguardanti:
- la ricerca nazionale,
- la ricerca in ambito di programmi intergovernativi di cooperazione,
- i piani per la formazione di ricercatori o tecnici nel settore industriale,
- la ristrutturazione dei centri di ricerca.
I beneficiari dovranno rimborsare in 10 anni il prestito ottenuto al tasso dello 0,5%; per le modalità operative si attende la pubblicazione di un successivo decreto ministeriale; - 290 milioni, sotto forma di contributi in conto capitale, serviranno a promuovere iniziative di programmazione negoziata (di questi, 100 milioni sono stati già impiegati per il primo Bando PON "Ricerca e Competitività 2010-2013" destinato alle Regioni della Convergenza);
- 95 milioni di euro sono destinati alle iniziative di riorientamento e recupero di competitività di strutture di ricerca industriale, con annesse attività di formazione;
- 74 milioni di credito d'imposta per specifici bandi del MIUR;
- 50 milioni di euro per l'assunzione di ricercatori o per l'erogazione di borse di studio;
- 10 milioni di euro per le attività di spin-off dei docenti universitari o ricercatori che decidono di costituire un'apposita società.