Appalti - scatta l'attuazione, al via le linee guida Anac

La fase di attuazione, a soli dieci giorni dall’entrata in vigore del Codice appalti, è iniziata.

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L’accelerazione improvvisa è stata impressa dall’Anac, che ha appena pubblicato sul proprio portale i primi documenti attuativi del Dlgs n. 50 del 2016. Si tratta di sette linee guida che affrontano alcune questioni di grande urgenza, come la composizione delle commissioni di gara e l’offerta economicamente più vantaggiosa. E che, soprattutto, fanno delle scelte parecchio innovative rispetto al decreto licenziato dal Governo.

L’intenzione degli uffici di Raffaele Cantone, con questo intervento, è chiaramente quello di forzare la mano rispetto ad alcuni passaggi del Codice che hanno convinto meno. Così, dovunque si aprano spazi per l’interpretazione, le linee guida pubblicate dall’Autorità cercano di correggere il tiro, per evitare applicazioni distorte delle regole.

Le commissioni di gara

Succede per le commissioni giudicatrici, che operano in caso di offerta economicamente più vantaggiosa. Qui il Codice ha scelto di utilizzare lo strumento delle commissioni esterne nominate dall’Anac solo in un numero limitato di casi: per la precisione, solo sopra i 5,2 milioni di euro per i lavori. Quindi, in una porzione piccola del mercato.

I dubbi di Cantone

Questa scelta non è piaciuta a Cantone che, adesso, cerca di aggiustare il tiro. E spiega che le commissioni dovranno essere usate sempre sopra i 5,2 milioni. Ma che anche sopra la soglia di un milione di euro il loro utilizzo è consigliato, per esigenze di trasparenza del mercato. Ancora, i presidenti delle commissioni dovranno essere, in tutti i casi, soggetti esterni alla stazione appaltante.

La progettazione

Altre correzioni importanti arrivano in materia di progettazione. Qui viene stabilito che l’utilizzo dei parametri di riferimento fissati dal Dm n. 143/2013 è obbligatorio, in tutti i casi, a garanzia dei professionisti. Il Codice, invece, parla di semplice facoltà per le stazioni appaltanti. Ma, ancora una volta, le linee guida dell’Anticorruzione fanno una fuga in avanti.

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Fatturati e dipendenti

Sempre sulla progettazione vengono parecchio ammorbiditi i requisiti di fatturato e dipendenti per l’accesso alle gare sopra la soglia di 100mila euro. Addirittura, l’Anticorruzione ipotizza che le amministrazioni facciano gare nelle quali questi requisiti sono a zero e, quindi, non è necessario avere avuto un giro d’affari particolare, a beneficio dei piccoli professionisti con meno commesse.

Procedure negoziate

Sulle procedure negoziate arrivano, allo stesso modo, parecchie indicazioni. Qui il Codice stabilisce che, in alcuni casi, è possibile rinunciare al bando e procedere all’aggiudicazione degli appalti in via informale. L’Autorità con le linee guida fornisce alle amministrazioni le indicazioni su come condurre queste procedure negoziate, per garantire almeno un livello minimo di trasparenza.

Il Rup come project manager

Completano il quadro le indicazioni su altri settori strategici per il mercato dei contratti pubblici, come le offerte economicamente più vantaggiose, la direzione lavori o il responsabile unico del procedimento. Proprio sui Rup arriva uno dei passaggi più innovativi. L’Anac sollecita le amministrazioni a farli diventare dei veri e propri project manager.

Cosa accade ora

Le sette linee guida, approvate mercoledì scorso, sono in consultazione da stamattina sul sito dell’Anticorruzione e ci resteranno fino al prossimo 16 maggio. Chiusa la fase di dialogo con imprese e stazioni appaltanti sul merito dei documenti, si passerà oltre, arrivando all’approvazione definitiva dei testi. Che, comunque, non saranno gli ultimi. L’Authority ha già allo studio altri interventi, per completare nel tempo più rapido possibile la fase di attuazione e fornire agli operatori del mercato un quadro finalmente assestato sugli appalti pubblici.

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