Decreto Cultura: credito d'imposta anche per produttori cinematografici indipendenti

CinemaAnche i produttori indipendenti di opere audiovisive possono accedere al credito d'imposta per le attività cinematografiche. Lo ha stabilito il decreto del Ministero dei Beni culturali del 5 febbraio 2015, pubblicato il 25 marzo in Gazzetta ufficiale, in attuazione del decreto Cultura.

Il credito d'imposta previsto dal decreto-legge n. 91-2013 è diretto al rafforzamento della produzione indipendente di opere audiovisive di nazionalità italiana. Il decreto ministeriale del 5 febbraio 2015 che disciplina l'agevolazione è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale a un giorno di distanza dalla pubblicazione del decreto sul credito d'imposta per gli interventi di ripristino, restauro e adeguamento strutturale e tecnologico delle sale cinematografiche esistenti alla data del 1° gennaio 1980.

Beneficiari

L'agevolazione è destinata ai produttori indipendenti:

  • iscritti nell'apposita sezione dell'elenco informatico tenuto presso la Direzione Generale per il Cinema del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo;
  • che hanno sede legale nello Spazio economico europeo;
  • che sono soggetti a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, o per la presenza di un'organizzazione stabile in Italia cui sia riconducibile l'opera audiovisiva per cui si richiede il credito d'imposta;
  • che hanno capitale sociale minimo interamente versato e patrimonio netto non inferiori a40mila euro, nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitale
  • che hanno un patrimonio netto non inferiore a 40mila euro, con riferimento alle imprese individuali di produzione e a quelle costituite sotto forma di società di persone.

Investimenti ammissibili

Il credito d'imposta è riconociuto in relazione agli investimenti nella produzione di opere audiovisive:

  • di nazionalità italiana;
  • destinate al pubblico prioritariamente per mezzo di un'emittente televisiva o per mezzo di un fornitore di servizi media audiovisivi su altri mezzi o di un fornitore di servizi di hosting;
  • che rispondano ai requisiti di eleggibilità culturale previsti dal decreto ministeriale;
  • prodotte da produttori indipendenti.

Gli incentivi si applicano a opere audiovisive quali:

  • opere di fiction;
  • opere di animazione;
  • documentari.

Intensità dell'agevolazione

Il credito d'imposta spetta in misura pari al 15% delle spese ammissibili, fino a un massimo annuo di 3,5 milioni di euro per ciascun periodo d'imposta, a condizione che queste siano sostenute per almeno il 50% sul territorio italiano.

Nel caso di produzioni associate, l'incentivo viene attribuito a ciascun produttore in proporzione alla quota effettiva di partecipazione.

Procedure

I produttori interessati devono presentare un'istanza preventiva alla Direzione generale per il Cinema del MIBACT, che entro 60 giorni dalla data di ricezione della richiesta comunica il riconoscimento o il mancato riconoscimento della nazionalità italiana provvisoria, dell'eleggibilità culturale dell'opera audiovisiva e del credito d'imposta teorico spettante.

La richiesta definitiva, invece, deve essere presentata entro il termine di 180 giorni dalla data della consegna, presso la Direzione generale per il Cinema, della copia campione dell'opera audiovisiva provvista di codice ISAN e della copia del o dei contratti con emittenti televisive o fornitori di servizi media audiovisivi su altri mezzi.

Entro 60 giorni dalla data di ricezione della richiesta definitiva, la Direzione generale comunica al produttore indipendente l'importo del credito riconosciuto, che dovrà essere reinvestito dal produttore entro 24 mesi. Relativamente agli incentivi concessi in relazione alle spese sostenute nel 2014, i produttori sono tenuti a reinvestire il 50% dell'importo ottenuto.

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Decreto Cultura: credito d'imposta per produttori cinematografici indipendenti


Photo credit: amanky / Foter / CC BY-NC-ND