Fondi Ue e nazionali: 130 miliardi per la programmazione 2014-2020

Euro - Author: Will Spaetzel / photo on flickr Un Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti traccia il quadro della politica degli investimenti adottata dall'Italia nel 2013 e fa il punto sulle risorse disponibili per il settennato 2014-2020: circa 130 miliardi di euro fra fondi europei, cofinanziamento nazionale e risorse del Fondo di sviluppo e coesione.

Gli investimenti nel 2013

La necessità di sfruttare al meglio le risorse a disposizione per completare le opere già avviate e sostenere i settori in crisi e le economie locali è il tratto caratteristico delle politiche di investimento adottate in Italia nel corso del 2013.

In questo contesto si colloca, ad esempio, il fondo sblocca cantieri, cui il decreto-legge n. 69/2013 ha assegnato 2,069 miliardi di euro per il quadriennio 2013-2017, ripartiti con il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 17 luglio 2013, pubblicato a febbraio in Gazzetta ufficiale.

Tra gli investimenti finanziati dal Fondo rientra il programma 6000 Campanili, dedicato ai Comuni sotto i 5mila abitanti e disciplinato da una convenzione tra Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e Anci approvata il 30 agosto 2013. I progetti ammissibili a finanziamento a valere sul programma, che dispone di risorse pari a 150 milioni di euro, sono 174.

Per l'edilizia scolastica, invece, sono stati previsti:

  • un piano di investimenti finanziato dall’INAIL fino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016,
  • l'esclusione dei Comuni che investono nell'edilizia scolastica dai limiti del Patto di stabilità interno fino a una spesa massima di 122 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015,
  • lo stanziamento di 300 milioni a valere sulle assegnazioni relative al periodo di programmazione 2014-2020 del Fondo di sviluppo e coesione.

Le risorse per gli investimenti nel settennato 2014-2020

I fondi assegnati all'Italia nell'ambito della politica di coesione per il periodo 2014-2020 ammontano a 32,2 miliardi di euro a prezzi correnti, di cui:

  • 22,3 miliardi per le regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia);
  • 1,1 miliardi per le regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna);
  • 7,7 miliardi per le regioni più sviluppate (restanti regioni del centro-nord);
  • 1,1 miliardi per la cooperazione territoriale.

A queste risorse devono aggiungersi:

  • 670,6 milioni di euro del Fondo europeo per l’aiuto agli indigenti,
  • 567,5 milioni di euro dell’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile (YEI),
  • 10,4 milioni di euro dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),
  • le risorse del Fondo europeo per gli Affari marittimi e la Pesca (FEAMP), la cui quantificazione sarà definita con il relativo regolamento.

Oltre alle risorse Ue, alla politica di coesione sono destinate anche le risorse provenienti dal cofinanziamento nazionale, dai fondi regionali e dal Fondo sviluppo e coesione.

Nel complesso, il volume di risorse per la programmazione 2014-2020, raggiunge circa 130 miliardi di euro, di cui:

  • circa 43,8 miliardi di risorse europee;
  • 42,4 miliardi di cofinanziamento (di cui 32,2 miliardi di cofinanziamento nazionale ex legge di stabilità 2014 e 10,2 miliardi di cofinanziamento regionale);
  • 43,8 miliardi delle risorse stanziate in bilancio del Fondo di sviluppo e coesione ai sensi della legge di stabilità 2014.

Il nuovo accordo di partenariato per la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei 2014-2020 (SIE), ha spiegato intervendo al Senato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Coesione Territoriale Graziano Delrio, sarà approvato entro fine agosto.

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Rapporto 2014 sul coordinamento della finanza pubblica della Corte dei Conti

Photo credit: Will Spaetzel / Foter / Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)