Health Programme: accordo tra Pe e Consiglio
Il Consiglio dei ministri dell'Unione ha raggiunto un accordo con il Parlamento europeo sulla bozza di regolamento dell'Health Programme. Il programma Salute disporrà, per il settennato 2014-2020, di 446 milioni di euro.
Il nuovo Health Programme mira a incoraggiare l'innovazione nel settore della sanità, ad accrescere la sostenibilità dei sistemi sanitari e a migliorare la salute dei cittadini dell'Ue, proteggendoli anche da minacce transnazionali.
Rispetto ai programmi per i periodi 2003-2008 e 2008-2013, il programma 2014-2020 si concentrerà su un minor numero di attività relative a specifiche aree prioritarie in linea con la Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
In particolare, l'obiettivo è supportare le politiche sanitarie nazionali con riferimento a quattro aree:
- promozione della salute e prevenzione delle malattie, con azioni che possono riguardare lo scambio di buone pratiche nella gestione di fattori di rischio quali il fumo, l'abuso di alcol, l'inattività fisica e le cattive abitudini alimentari;
- la protezione da minacce alla salute transnazionali, che può essere migliorata attraverso migliori capacità in ambito scientifico;
- innovazione e sostenibilità dei sistemi sanitari, attraverso la cooperazione e lo scambio di informazioni tra gli stati membri, con particolare riferimento agli strumenti tecnologici,
- migliore accesso a una sanità sicura e di qualità, anche in relazione ai pazienti affetti da malattie rare.
In linea generale, l'Ue coprirà il 60% dei costi delle azioni realizzate nell'ambito dell'Health Programme, ma il cofinanziamento potrà salire fino all'80% della spesa, nel caso in cui almeno il 30% del budget sia allocato in un paese il cui Pil è inferiore al 90% della media Ue.
Al programma potranno aderire anche Paesi terzi, in particolare quelli interessati dal processo di allargamento e quelli aderenti all'Associazione europea di libero scambio o allo Spazio economico europeo, ma anche Stati la cui partecipazione è stata prevista da accordi bilaterali o multilaterali.
Prima dell'entrata in vigore, però, il regolamento deve essere formalmente approvato dalla plenaria del Parlamento europeo e dal Consiglio.