Fondi Ue - nei trasporti fermi quasi 7 miliardi di risorse 2007-2013
Appena il 40 per cento. Nonostante l’enorme ammontare di risorse disponibili per il trasporto pubblico tra i fondi strutturali del periodo 2007-2013, la Pubblica amministrazione italiana è riuscita a spendere, ad oggi, solo quattro euro ogni dieci.
Oltre 800 progetti, per una spesa potenziale di oltre undici miliardi di euro. Che, però, alla prova dei fatti sono riusciti a generare pagamenti per appena 4,5 miliardi. E’ il quadro drammatico che emerge analizzando i dati sulla spesa relativa ai programmi in materia di trasporto pubblico e infrastrutture, alimentati con i fondi strutturali della programmazione 2007-2013. I numeri, disponibili sul portale del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, restituiscono la fotografia di centinaia di opere che avanzano a passo di lumaca.
Le opere sotto la lente
I progetti monitorati dal portale Opencoesione sono 802, per un totale di circa 5 miliardi di finanziamento europeo, tutti collegati ai fondi strutturali del periodo 2007-2013. Sommando a questo denaro i finanziamenti statali, si arriva a investimenti per 11,2 miliardi di euro, pronti per essere mobilitati sui diversi territori. Al momento, però, la casella dei pagamenti riporta cifre sconfortanti e riferisce che sono stati staccati assegni per soli 4,5 miliardi. Il 60% delle risorse, in sostanza, deve ancora essere utilizzato.
I tempi di realizzazione
E non si tratta di opere partite da poco. Ventotto di queste sono state attivate prima del 2007, un centinaio tra il 2007 e il 2008, oltre duecento tra il 2009 e il 2011 e 185 tra il 2012 e il 2013. In circa trecento casi, infine, non è nemmeno disponibile la data di partenza dell’intervento. Quasi tutti, poi, sono interventi di taglio medio grande, con finanziamenti che superano i 100mila euro.
I casi di Napoli e Palermo
I progetti più importanti di questo pacchetto danno chiaramente il segno dell’andamento delle cose. Il completamento della linea 1 della metropolitana di Napoli è stato finanziato per 1,37 miliardi di euro, ma vanta pagamenti per appena 555 milioni, il 40%, in linea con la media nazionale. La fine dei lavori (iniziati a gennaio del 2000) era prevista, secondo le tabelle di Palazzo Chigi, a marzo del 2014. E’ messo peggio un altro investimento, che riguarda i collegamenti ferroviari di Palermo e la sua connessione con l’aeroporto di Punta Raisi. I lavori sono partiti a febbraio del 2008 e prevedevano uno stanziamento pari a 1,1 miliardi di euro. Al momento sono stati spesi appena 258 milioni.
Spesa ferma al palo
Anche se, scorrendo gli elenchi, si trovano situazioni ben peggiori. L’autostrada Siracusa-Gela ha incassato finanziamenti potenziali per 360 milioni di euro, a fronte di una spesa che, ad oggi, è appena di 11 milioni (un misero 3%). L’adeguamento ferroviario dell’area metropolitana a Nord di Bari avrebbe potuto generare spese per 180 milioni di euro; siamo a soli 6 milioni (ancora, il 3%).
Investimenti a zero
Qualcuno, poi, è addirittura a zero: il collegamento ferroviario Piscinola-Capodichino, a Napoli, non è riuscito a spendere nulla, nonostante i 177 milioni di stanziamenti. Stesso discorso per la chiusura dell’anello ferroviario di Palermo (152 milioni) e per la Tangenziale di Avellino (83 milioni totali).