Toscana: Programma per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
La Regione ha approvato le modalità attuative del sistema di interventi per la conciliazione previsti dal decreto del Ministro per le pari opportunità del 12 maggio 2009. Il Programma mira ad agevolare l'occupazione femminile attraverso la creazione di strutture per l'infanzia, l'erogazione di voucher per l'acquisto di servizi di cura e altre politiche attive del lavoro.
In particolare gli interventi proposti in relazione a ciascuna finalità sono:
Finalità a) Creazione o implementazione di nidi, nidi famiglia, servizi ed interventi similari
Intervento a.1) "Ampliamento dell’offerta di servizi educativi per la prima infanzia"
L’intervento prevede l’adozione di un bando regionale destinato ai Comuni, alle Comunità Montane e ad altri soggetti pubblici e privati accreditati, e volto a finanziare l’apertura di nuovi servizi educativi sul territorio regionale o il potenziamento dei servizi esistenti.
Particolare priorità sarà riconosciuta ai Comuni con liste di attesa ai servizi di prima infanzia e i Comuni attualmente privi di servizi educativi per la prima infanzia.
Finalità b) Facilitazione per il rientro al lavoro di lavoratrici che abbiano usufruito di congedo parentale o per motivi comunque legati ad esigenze di conciliazione
Intervento b.1) "Percorso formativo per il rientro al lavoro dopo lunghe assenze"
L'iniziativa consiste nella realizzazione di un corso a cura della Regione dedicato a sviluppare una maggiore capacità di gestione del tempo e di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.
In particolare il corso si articolerà in tre moduli:
- equilibrio tra vita lavorativa e personale;
- gestione del ruolo aziendale dopo una lunga assenza;
- ridefinizione di un nuovo progetto professionale.
Intervento b.2) "Newsletter alle dipendenti assenti per maternità o per lunghi periodi"
L'azione è rivolta alle dipendenti della Regione Toscana, ma può essere trasferita anche ad altre realtà pubbliche o private, e consiste nel garantire un collegamento costante con l’ambiente lavorativo alle dipendenti assenti per maternità o per lunghi periodi, inviando loro, con cadenza periodica, una newsletter informativa sugli accadimenti occorsi sul luogo di lavoro.
Intervento b.3) "Colloqui prima e dopo la maternità"
Anche in questo caso l'intervento è rivolto alle dipendenti della Regione Toscana, ma può essere trasferito anche ad altre pubbliche amministrazioni, e consiste nell'esecuzione di due colloqui, uno prima dell’astensione obbligatoria e uno dopo il rientro in servizio, per verificare che alla lavoratrice che rientra dalla maternità sia garantito il diritto ad essere adibita alle mansioni che le competevano o a mansioni equivalenti.
Finalità c) Erogazione di incentivi all’acquisto di servizi di cura in forma di voucher/buono per i servizi offerti da strutture specializzate o in forma di buono lavoro per prestatori di servizio
Intervento c.1) "Voucher di conciliazione finalizzati a sostenere l’accesso ai servizi educativi prima infanzia privati"
Mediante l’adozione di un bando regionale rivolto ai Comuni con liste di attesa ed ai Comuni privi di servizi, verranno concessi alle lavoratrici voucher volti a supportare l’accesso ai servizi privati da parte di bambini che siano rimasti esclusi dai servizi comunali o che risiedano in Comuni privi di tali servizi. Il voucher copre il 50% della retta corrisposta ad un servizio privato accreditato o alla baby sitter, sino ad un importo complessivo massimo per l’anno educativo pari a 3.000 euro.
Intervento c.2) "Sostegno al lavoro di cura delle donne in famiglia attraverso contributi economici a favore del caregiver della persona anziana non autosufficiente a domicilio"
L'intervento prevede l'erogazione di aiuti economici, l'utilizzo di giovani che svolgono il Servizio Civile nelle attività di sostegno alle famiglie e interventi di monitoraggio.
Finalità d) Sostegno a modalità di prestazione di lavoro e tipologie contrattuali facilitanti
Intervento d.1) "Promozione di modalità organizzative che agevolino la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro"
In attuazione dell'intervento sarà emanato un bando, che potrà contare su risorse per circa 2 milioni di euro, finalizzato a finanziare progetti per l’introduzione del part-time a tempo indeterminato volontario nelle organizzazioni del lavoro che determinino un incremento occupazionale.
Intervento d.2) "Introduzione di forme di flessibilità organizzativa: progetto telelavoro"
Si tratta di dare seguito ad una sperimentazione di telelavoro domiciliare avviata in Toscana nel corso della legislatura 2000-2005 con una ventina di dipendenti, individuando ogni anno le postazioni di telelavoro da attivare e confermando questa tipologia nel caso dei lavoratori che ne hanno avuto un'esperienza favorevole.
Finalità e) Altri eventuali interventi innovativi e sperimentali proposti dalle Regioni e dalle Province autonome purché compatibili con le finalità dell’Intesa
Intervento e.1) "Azioni e progetti per la conciliazione vita-lavoro in attuazione dell’art.3 della L.R. 16/2009 (Cittadinanza d genere)"
Il Programma prevede che le Province garantiscano l’attuazione ed il monitoraggio degli interventi da loro proposti in accordo con i Comuni del territorio, incluso il capoluogo di Provincia, e altri soggetti pubblici e privati.
Programma attuativo - BUR n. 39 del 29 settembre 2010 p. 26