Trasporti - come convertire mezzi tradizionali in veicoli elettrici

In Gazzetta ufficiale il regolamento n. 219-2015 per la riqualificazione elettrica di autovetture, autobus e autocarri a motore termico

Veicolo elettrico

Dopo l'emergenza smog degli ultimi mesi del 2015, con frequenti restrizioni del traffico, in particolare a Roma e Milano, per ridurre la concentrazione di polveri sottili, arriva in Gazzetta ufficiale il nuovo regolamento sulla conversione dei veicoli a motore tradizionale in veicoli elettrici.

Gli obiettivi del regolamento n. 219-2015

L'obiettivo della normativa, che entrerà in vigore il prossimo 26 gennaio, è ridurre l'inquinamento e permettere la circolazione in città senza passare necessariamente per l'acquisto di nuovi mezzi di trasporto.

I vantaggi riguarderanno non solo i privati, ma anche le imprese di autotrasporto e le aziende di trasporto pubblico, che potranno riqualificare il proprio parco veicolare riducendo le spese.

Benefici anche per le imprese produttrici dei componenti del sistema di riqualificazione elettrica e per la catena delle officine responsabili della rimozione del motore termico e dell'installazione di quello elettrico.

Procedure per la riqualificazione elettrica

Autovetture, autobus e autocarri delle categorie internazionali M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G, immatricolati originariamente con motore termico, potranno essere convertiti in veicoli a trazione esclusiva elettrica.

La domanda di omologazione del sistema di riqualificazione elettrica dovrà essere presentata presso un Servizio tecnico, come definito dal decreto del Ministro delle Infrastrutture e trasporti del 28 aprile 2008, con cui l'Italia ha recepito la direttiva Ue 2007/46, e dovrà essere corredata da una scheda informativa conforme al modello allegato al regolamento n. 219-2015.

Ogni sistema di riqualificazione elettrica verrà omologato, a seguito della verifica di idoneità, dalla Direzione generale per la motorizzazione, che rilascerà anche il certificato di omologazione con le eventuali estensioni.

Author: pembina.institute / photo on flickr