Campania: al via Misura Tranched Cover per l'accesso al credito
A valere sul Fondo rotativo per lo sviluppo delle PMI, istituito dalla Regione per sostenere il tessuto produttivo campano, è stata avviata la misura Tranched Cover con uno stanziamento di 18 milioni di euro.
La misura Tranched Cover, compresa tra le iniziative dell'amministrazione regionale finalizzate a facilitare l’accesso al credito delle imprese, prevede operazioni di cartolarizzazione sintetica nella forma di strutture segmentate o tranched, a favore di imprese attive nei settori manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni.
La Regione Campania intende dunque selezionare operatori economici idonei a dare attuazione agli interventi di Tranched Cover.
In particolare, possono presentare domanda di partecipazione, anche nella forma di raggruppamento temporaneo di impresa:
- banche italiane;
- banche europee stabilite nel territorio italiano;
- intermediari finanziari iscritti al relativo elenco speciale;
- società finanziarie ammesse al mutuo riconoscimento.
Le domande di partecipazione devono pervenire a Sviluppo Campania SpA entro il 30 novembre 2014.
Caratteristiche della misura Tranched Cover
Il Fondo ha natura rotativa ed è gestito da Sviluppo Campania SpA, società in house della Regione Campania. L’importo massimo dei finanziamenti coperti è pari a 10 volte il valore del fondo stesso.
Il portafoglio di esposizioni creditizie, e cioè l'insieme di finanziamenti concessi dall'operatore economico a suo insindacabile giudizio, dovrà essere costituito da prestiti con caratteristiche comuni:
- essere concessi in favore di PMI valutate economicamente e finanziariamente sane, costituite anche in forma consortile o cooperativa, aventi sede legale e/o operativa nella Regione Campania e rientranti nei settori manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni,
- essere di nuova concessione e avere una durata massima di sette anni;
- non essere tecnicamente collegati ad altri rapporti di finanziamento già in essere tra l'operatore economico finanziatore e la PMI,
- avere importo compreso tra 200mila euro e 1,5 milioni di euro;
- nel caso di processi di capitalizzazione aziendale e di riequilibrio finanziario, l’impresa finanziata deve provvedere a un rafforzamento patrimoniale per un importo pari almeno al 25% della quota di finanziamento che può essere richiesto per il riequilibrio finanziario e per il finanziamento del patrimonio netto indisponibile,
- essere regolati a tasso fisso o variabile, calcolato sulla base dell’Euribor - nel caso di tassi variabili - o dell’Eurirs - nel caso di tassi fissi -, maggiorato di uno spread, per ciascuna classe di merito creditizio,
- essere eventualmente assistiti da garanzie tradizionali (reali e personali) e da garanzie concesse da soggetti istituzionali che non utilizzino risorse pubbliche.
I finanziamenti devono essere finalizzati:
- alla realizzazione di investimenti;
- all’attivo circolante (scorte di materie prime e prodotti finiti, contratto di credito edilizio per costruzioni, anticipo export-import, anticipo fatture, anticipo contratti salvo buon fine);
- all’effettuazione e/o al sostegno di processi di capitalizzazione aziendale;
- al riequilibrio finanziario, all’estinzione delle linee di credito a breve e medio termine e all’adozione di un piano di rientro dall’indebitamento, nella misura massima del 30% del portafoglio.