PSRN 2014-2020: CIA-Confederazione Italiana Agricoltori, diffondere strumenti gestione del rischio

Author: francesco sgroi / photo on flickr Nell'ambito del Programma di sviluppo rurale nazionale 2014-2020 sono state previste alcune misure innovative per la gestione del rischio: i fondi di mutualizzazione e lo strumento per la stabilizzazione del reddito. Ne abbiamo parlato con Domenico Mastrogiovanni della CIA-Confederazione Italiana Agricoltori.

Per il settennato 2014-2020 l'Italia dispone per lo sviluppo rurale di 10 miliardi e 430 milioni di euro a valere sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), cui si aggiunge il cofinanziamento nazionale, per un totale di 20,86 miliardi di euro. Di questi, circa 18,62 miliardi sono destinati all'attuazione dei Programmi di sviluppo rurale (PSR) regionali, mentre 2,24 miliardi servono a finanziare il Programma di sviluppo rurale nazionale, che si articola in:

  • Misura 4 Investimenti negli asset fisici;
  • Misura 16 Cooperazione (per la tutela della biodiversità);
  • Misura 17 Gestione del rischio;
  • Misura 20 Assistenza tecnica.

Gestione del rischio

L'obiettivo degli strumenti di gestione del rischio è rispondere alle conseguenze della variabilità nei fenomeni atmosferici, dell'instabilità dei prezzi sui mercati agricoli e del processo di disaccoppiamento dei pagamenti diretti dalla produzione.

In particolare, a valere su circa 1,5 miliardi di euro destinati alla gestione del rischio, il PSRN 2014-2020 prevede l'integrazione del sistema di assicurazioni agevolate con due strumenti innovativi: i fondi di mutualizzazione e l'IST.

Assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante

La prima sottomisura prevede contributi in conto capitale per il pagamento dei premi di assicurazione del raccolto, degli animali e delle piante a fronte del rischio di perdite economiche per gli agricoltori. Il sostegno è concesso solo per le polizze assicurative che coprono le perdite causate da avversità atmosferiche, epizoozie, fitopatie o infestazioni parassitarie, da emergenze ambientali o da misure adottate ai sensi della direttiva 2000/29/CE per eradicare o circoscrivere una fitopatia o un'infestazione parassitaria, che distruggano più del 30% della produzione media annua dell'agricoltore rispetto al triennio precedente o della sua produzione media triennale calcolata sui cinque anni precedenti, escludendo l'anno con la produzione più bassa e quello con la produzione più elevata.

A beneficiare dei contributi sono gli imprenditori agricoli che si qualifichino come agricoltori attivi ai sensi dell'articolo 9 del Regolamento (UE) n. 1307/2013 e che siano titolari di “Fascicolo Aziendale”, nel quale deve essere dettagliato il piano di coltivazione e devono essere individuate le superfici utilizzate per ottenere il prodotto oggetto dell’assicurazione.

Fondi di mutualizzazione

La sottomisura copre in questo caso i contributi finanziari versati ai fondi di mutualizzazione per il pagamento di compensazioni finanziarie agli agricoltori in caso di perdite economiche con le caratteristiche descritte nella precedente sottomisura.

A beneficiare dei contributi pubblici, in conto capitale o in conto interessi, sono i fondi di mutualizzazione costituiti da imprenditori agricoli che sono riconosciuti dall'autorità competente conformemente alla normativa nazionale.

IST: Strumento di stabilizzazione del reddito

L'ultima novità del Programma è lo strumento di stabilizzazione del reddito, che consiste nel versamento di contributi finanziari a fondi mutualistici appositamente istituiti per il pagamento di compensazioni finanziarie agli agricoltori a seguito di un drastico calo di reddito.

Gli indennizzi versati dal fondo IST agli agricoltori aderenti possono compensare in misura inferiore al 70% la perdita di reddito subita dal produttore nell'anno in cui quest'ultimo diventa ammissibile all'assistenza in questione.

Anche in questo caso a beneficiare del sostegno, in conto capitale e in conto interessi, sono i fondi mutualistici per la stabilizzazione del reddito costituiti da imprenditori agricoli riconosciuti dall'autorità competente conformemente alla normativa nazionale.

Il giudizio della CIA

Abbiamo passato in rassegna gli strumenti per la gestione del rischio previsti dal PSRN con Domenico Mastrogiovanni dell'area economica della CIA-Confederazione Italiana Agricoltori.

La CIA - premette Mastrogiovanni - riteneva appropriato finanziare le misure di gestione del rischio nell'ambito del primo pilastro della Politica agricola comune, come avvenuto negli anni scorsi e come previsto per il settore vitivinicolo anche per la nuova programmazione. “L'aver previsto la gestione del rischio nell'ambito del secondo pilastro, quello dello sviluppo rurale, impone una scelta da noi condivisa, che è quella del piano nazionale”, spiega Mastrogiovanni.

Volendo proporre una classifica delle tre strategie percorse dal Programma, secondo Mastrogiovanni, lo strumento più efficace è quello dei premi assicurativi, "già in fase avanzata perché annualmente vengono assicurate molte colture italiane". Si tratta di uno strumento piuttosto conosciuto tra gli agricoltori, perché in corso da diversi anni, ma che dovrebbe essere migliorato, secondo la CIA, superando la concentrazione in alcune aree, in particolare in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e garantendo una diffusione su tutto il territorio nazionale

Per quanto riguarda i fondi di mutualizzazione, continua Mastrogiovanni, si tratta di uno strumento anticiclico che subentra in caso di brusche perdite per gli agricoltori e che attualmente si sta testando con alcune iniziative pilota, sempre nel Centro-Nord. Il limite, osserva Mastrogiovanni, è però dato dal fatto che la Commissione europea copre solo i costi per la creazione del fondo, che poi deve essere alimentato dalle imprese aderenti.

Infine, per quanto riguarda la stabilizzazione reddito, si tratta di creare uno strumento che in annate di calo eccessivo del reddito, come avvenuto nel 2014, intervenga con compensazioni. E' complicato da costruire, osserva Mastrogiovanni, e anche in questo caso il piano prevede l'avvio di iniziative pilota. Sicuramente, conclude Mastrogiovanni, è indispensabile avviare attività di informazione e animazione per spiegare agli agricoltori il funzionamento delle nuove misure e le loro potenzialità.

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Programma di sviluppo rurale nazionale 2014-2020

Photo credit: francesco sgroi / Foter / CC BY