Ministero Lavoro: - PN Giovani, donne e lavoro 2021-2027
Il PN Giovani, donne e lavoro si inserisce nel quadro delle linee strategiche tracciate nell’Accordo di partenariato 2021-27 dell'Italia, posizionando il proprio ambito di intervento all’interno dell’obiettivo strategico 4 Un’Europa più sociale e inclusiva attraverso l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e sostenendo, attraverso il FSE+, interventi di politica attiva volti a migliorare l’occupazione e l’occupabilità.
Obiettivi
Il PN Giovani, donne e lavoro vuole fornire un contributo al fine di evitare che chi è più distante dal mercato del lavoro continui a restare indietro, con una attenzione specifica a giovani e donne, nonché a tutte le persone in condizione di vulnerabilità, in un contesto di riforma dei servizi e di loro necessaria modernizzazione, impegnandosi per contrastare quelli che possono dare vita, se non governati, ai fallimenti del mercato che colpiscono le categorie di cittadini e cittadine più fragili. Allo stesso tempo, sullo sfondo della doppia transizione digitale ed ecologica, appare fondamentale un investimento sulle competenze dei lavoratori, anche di quelli occupati.
Priorità
Il Programma nazionale si articola in quattro Priorità:
- Priorità 1: Facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro: politiche occupazionali per i giovani
- Priorità 2: Avvicinare al mercato del lavoro: politiche per favorire l’occupazione delle donne, nonché di altre persone vulnerabili lontane dal mercato
- Priorità 3: Nuove competenze per le transizioni digitale e verde
- Priorità 4: Modernizzazione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive: azioni di supporto e innovazione, nonché metodi, strumenti e ricerca utili a migliorare la programmazione e l’erogazione delle misure
cui si aggiunge l'Assistenza tecnica.
Priorità 1 Facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro: politiche occupazionali per i giovani (Occupazione giovanile)
Obiettivo specifico: ESO4.1. Migliorare l'accesso all'occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani, soprattutto attraverso l'attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive, anche mediante la promozione del lavoro autonomo e dell'economia sociale (FSE+)
Azioni:
- Orientamento specialistico. Le attività di orientamento si avvarranno del nuovo strumento di assessment quali-quantitativo a disposizione degli operatori dei CPI.
- Accompagnamento al lavoro. La misura è destinata prevalentemente ai giovani work-ready, a supporto della definizione del progetto professionale nella fase di ingresso nel mercato del lavoro.
- Interventi formativi orientati ai fabbisogni delle imprese. Le misure di politica attiva del lavoro offerte dovranno essere fortemente ancorate alla skill gap analysise saranno volte prioritariamente a sostenerne l’occupabilità colmando il gap di competenze lavorative di cui i giovanisono portatori.
- Tirocinio. La misura sarà attuata in linea con quanto previsto dal Quadro di qualità europeo per i tirocini e le Linee guida nazionali e dovrà essere riservata ai più giovani e più distanti dal mercato del lavoro.
- Apprendistato. La misura, in linea con quanto previsto dall’Allenza europea per l’apprendistato, viene proposta come porta di accesso prioritaria nel mercato del lavoro.
- Servizio civile universale. La misura rappresenta uno strumento che coniuga l’obiettivo di sostenere la partecipazione attiva dei giovani nella società all’opportunità di fare esperienza in un contesto lavorativo. Il PN si propone di sperimentare, con alcune Regioni che intendono aderire all’iniziativa, la certificazione delle competenze a completamento del percorso per i volontari partecipanti al servizio civile universale.
- Incentivi all’assunzione. La misura sarà riconfigurata per contrastare l’effetto di selezione operato dalle imprese nei confronti dei giovani, attraverso un’opportuna riparametrizzazione delle condizioni di ammissibilità e per la determinazione dell’importo del beneficio, collegandolo più direttamente al grado di occupabilità del giovane, attraverso indicatori sia quantitativi che qualitativi.
- Incentivi per la promozione del lavoro autonomo. Come già nella precedente programmazione la misura può essere attuata sia con interventi formativi di preparazione e accompagnamento alla messa a punto del progetto imprenditoriale, sia con l’accesso al credito agevolato per l’avvio di impresa. Si prevedono ulteriori incentivi, soprattutto nei settori dell’ambiente, dell’economia circolare o nel sociale o per chi crea impresa in ambiti di interesse di piani di sviluppo locale attivi nei territori. Alla luce dell’esperienza passata, si intende agire sulla semplificazione delle procedure di accesso al credito, sul rafforzamento dell’azione di accompagnamento, sia in fase ex-ante che ex-post, garantendo altresì un coordinamento a livello centrale degli strumenti disponibili e degli attori che operano a supporto dell’avvio d’impresa.
- Campagna di comunicazione mirata. Un altro tassello importante è la campagna di comunicazione mirata e con strumenti smart, specifici e innovativi, necessaria per favorire la conoscenza delle opportunità e quindi l’accesso dei giovani NEET al programma.
- Creazione di reti e partenariati con il Terzo settore, l’associazionismo, le imprese dell’economia sociale. L’azione risponde alla necessità di individuare e intercettare i giovani più distanti dal mercato del lavoro (più svantaggiati), in particolare gli inattivi e le persone con disabilità o con problemi di natura multidimensionale, attraverso strategie di outreach e opportuni strumenti di mappatura e previsionali. La prossimità dei servizi e la creazione di partenariati e reti territoriali sono la chiave di volta per attuare strategie efficaci di coinvolgimento e attivazione dei NEET. Occorre pertanto rafforzare e sostenere i sistemi di attori che a livello locale possono favorire l’empowerment giovanile (associazionismo, partenariato, terzo settore, fondazioni, ecc.). Per coinvolgere i NEET più critici è opportuno costruire reti territoriali con il terzo settore, coinvolgendo imprese sociali ed associazioni anche disposte ad accogliere giovani facendo loro sperimentare un’esperienza motivazionale e di educazione al lavoro.
- Partnership con istituzioni e scuole. Al fine di agire in funzione preventiva rispetto al fenomeno dell’abbandono scolastico, occorre attuare interventi in partnership con le istituzioni, i servizi e i soggetti presenti sui territori attraverso “alleanze orizzontali” tra istituzioni e attori locali, al fine di coinvolgere giovani potenzialmente a rischio dicadere nella condizione di NEET, a partire dai contesti scolastici e formativi.
- Adesione all’iniziativa ALMA. Per sostenere i giovani più svantaggiati e coinvolgere i NEET più critici, il PN intende aderire all’iniziativa ALMA (Aim, Learn, Master, Achieve) promossa dalla Commissione Europea, che ha l’obiettivo di aiutare i giovani più svantaggiati tra i 18 ed i 30 anni ad entrare nel mercato del lavoro. I percorsi saranno prioritariamente indirizzati ai giovani che presentano specifiche fragilità: disoccupati di lunga durata, con scarsi risultati scolastici, con competenze professionali insufficienti, provenienti da contesti migratori, con disabilità. Il percorso prevede un soggiorno all’estero di breve durata(tra i 2 ed i 6 mesi), in un altro stato membro dell’UE, all’interno del quale èprevisto l’accompagnamento e la consulenza in ogni fase.
- Moduli formativi di breve durata propedeutici all’accesso alle misure di politica attiva, per le competenze digitali, green, linguistiche, imprenditoriali e civiche. Per tutti i giovani che entreranno nel PN è prevista l’erogazione di moduli di breve durata, anche su piattaforme MOOC, insieme alla validazione delle competenze acquisite/possedute.
- Interventi per la creazione di opportunità di attivazione e di lavoro autonomo nell’ambito dell’economia sociale. Si tratta di interventi, in linea con il Piano di azione dell’economia sociale[2] e l’iniziativa “Youth Entrepreneurship Policy Academy”, basati sull’empowerment degli stessi giovani strettamente legati ai bisogni del territorio.
- Interventi per i giovani professionisti iscritti agli ordini professionali. In particolare, si prevede la possibilità di sostenere i giovani professionisti, per i primi anni di iscrizione all'ordine, mediante il versamento, direttamente alla pertinente cassa di previdenza, degli oneri previdenziali e assistenziali dovuti, nel limite del minimo soggettivo e, comunque, entro una quota che sarà predeterminata.
Priorità: 2. Avvicinare al mercato del lavoro: politiche per favorire l’occupazione delle donne, nonché di altre persone vulnerabili lontane dal mercato
Obiettivo specifico: ESO4.1. Migliorare l'accesso all'occupazione e le misure di attivazione per tutte le persone in cerca di lavoro, in particolare i giovani, soprattutto attraverso l'attuazione della garanzia per i giovani, i disoccupati di lungo periodo e i gruppi svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché delle persone inattive, anche mediante la promozione del lavoro autonomo e dell'economia sociale; (FSE+)
Azioni:
1. Misure integrate altamente personalizzate, in grado di effettuare una presa in carico volta a favorire l’occupabilità di destinatari vulnerabili e a rischio di marginalità sociale:
- Azioni di informazione/sensibilizzazione rivolte sia ai disoccupati di lunga durata sia ai datori di lavoro;
- Percorsi di rafforzamento e aggiornamento delle competenze di chi da tempo è fuori dal mercato del lavoro, nonché di valorizzazione delle esperienze, degli interessi, del capitale individuale e delle risorse disponibili per favorirne l’occupabilità e una maggiore corrispondenza alle richieste del mondo del lavoro;
- Percorsi per l’occupabilità e l’empowerment di destinatari e destinatarie dell’investimento 1.2: Percorsi di autonomia per persone con
disabilità (PNRR M5C2.1) ed, in particolare, di specifici interventi centrati sulla dimensione lavorativa, volti a garantire l'indipendenza economica e la riduzione delle barriere di accesso al mercato del lavoro. - Percorsi finalizzati all’occupabilità e all’empowerment di destinatarie e destinatari in condizioni di vulnerabilità sociale quali detenuti o ex, persone di recente immigrazione provenienti da paesi terzi, persone in carico ai servizi sociali e socio-sanitari, persone LGBTQIA+,
appartenenti alle Comunità Rom, Sinti e Caminanti volti a favorirne l’indipendenza socioeconomica e che prevedano un raccordo con i programmi volti a sostenere l’insieme dei servizi in grado di rispondere alle diverse problematiche che le persone sperimentano (servizi di cura, legali, di sicurezza, sanitari, psicologici, abitativi).
2. Sistemi/Reti tra gli attori pubblici,privati e del Terzo settore in grado di garantire l’occupabilità e l’inclusione attiva di destinatari vulnerabili e a rischio di marginalità sociale:
- Misure/campagne di comunicazione, diffusione e sensibilizzazione rivolte ai territori sull’inclusione socio-lavorativa delle destinatarie e dei destinatari in condizioni di particolare vulnerabilità e fragilità individuati dall’obiettivo specifico (interventi di outreach capillari territorialmente);
- Sostegno alla creazione di sistemi/reti tra gli attori pubblici, privati, profit e no profit, e del terzo settore per intercettare al meglio le condizioni e i bisogni delle destinatarie e dei destinatari individuati, deboli nell’accesso o nel rientro nel mercato del lavoro, al fine di creare un collegamento virtuoso con luoghi istituzionali quali i Serviziper il Lavoro e accedere a opportunità efficaci di incontro tra domanda e offerta di lavoro;
- Sensibilizzazione e accompagnamento del sistema dei Servizi per il Lavoro per facilitare la predisposizione di percorsi personalizzati di attivazione e accompagnamento al lavoro rivolti a destinatarie e destinatari in condizioni di particolare vulnerabilità e fragilità individuati dall’obiettivo specifico, da realizzarsi nell’interazione costante e in collaborazione con gli organismi del terzo settore rappresentanti, in prima istanza, dei loro relativi interessi e condizioni.
Obiettivo specifico: ESO4.3. Promuovere una partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, parità di condizioni di lavoro e un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, anche attraverso l'accesso a servizi abbordabili di assistenza all'infanzia e alle persone non autosufficienti (FSE+)
Azioni:
Predisposizione di un Sistema di interventi integrato in grado di rispondere alla complessità dei bisogni e delle esigenze di destinatarie scoraggiate nella partecipazione al mercato del lavoro o inoccupate/disoccupate:
- Misure di coinvolgimento, in questo processo di avvicinamento ai percorsi di occupabilità/occupazione, di tutti gli operatori significativi in grado di agevolare tale processo, in particolare del terzo settore quale agente, da un lato, qualificato nell’intercettazione delle condizioni e dei bisogni delle potenziali destinatarie, e, dall’altro, affidabile nel favorire il dialogo tra destinatarie escluse o deboli nel mercato del lavoro e luoghi istituzionali quali i Servizi per il Lavoro, i Sistemi Produttivi Locali, le Consigliere di parità territoriali.
- Sensibilizzazione e accompagnamento del sistema dei Servizi per il Lavoro per facilitare la predisposizione di percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro rivolti alle donne inoccupate/disoccupate, anche in condizioni di fragilità come le donne vittime di violenza, con disabilità e migranti, da realizzarsi nell’interazione costante con gli organismi del terzo settore.
- Estensione, anche con un’azione di accompagnamento, al sistema dei Servizi per il Lavoro della metodologia, dei risultati e dei prodotti messi a punto durante la sperimentazione realizzata in tre territori regionali con il progetto EQW&L – Equality for Work and Life, a titolarità Anpal, finanziato tra il 2018 e il 2021 dal Programma EaSI. Di questo progetto, si richiamano in particolare: il coaching degli operatori dei CpI; la predisposizione e l’aggiornamento di un Toolkit per la conciliazione; la collaborazione tra gli operatori dei CpI e gli attori che si occupano di welfare e di servizi di conciliazione, in primo luogo attraverso la figura professionale del Welfare Manager.
- Sostegno alla sperimentazione e all’implementazione, in collaborazione con il terzo settore, di forme di welfare territoriale in grado rispondere alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro della popolazione residente e rendere tali servizi sempre più capillari nei territori.
Previsione di misure integrate per favorire l’avvicinamento e l’ingresso/reingresso nel mercato del lavoro da parte delle donne che hanno maggiori difficoltà a parteciparvi, così come la permanenza nell’occupazione:
- Misure/campagne di comunicazione, diffusione e sensibilizzazione mirate, volte ad intercettare, in primo luogo, le categorie di donne più distanti dal mercato del lavoro, comprese le donne disabili e migranti, per condurle verso percorsi di occupabilità/occupazione (interventi di outreach capillari territorialmente);
- Predisposizione di percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro, anche verso ambiti legati all’economia verde e digitale, per donne scoraggiate rispetto alla partecipazione al mercato del lavoro o inoccupate/disoccupate, comprese le donne disabili e migranti, in grado di massimizzare l’incontro domanda/offerta di lavoro nel territorio, e che prevedano l’insieme dei servizi in grado di rispondere alle diverse problematiche presenti (accessibilità, servizi di cura, legali, di sicurezza, sanitari, psicologici, abitativi, di altra natura purché coerenti col progetto personalizzato);
- Percorsi di occupabilità ed empowerment di donne vittime di violenza volti a favorirne l’indipendenza socioeconomica e che prevedano, sulla base di un progetto personalizzato, l’insieme dei servizi in grado di rispondere alle diverse problematiche che sperimentano (servizi di cura, di natura legale, di sicurezza, sanitari, psicologici, abitativi, di altra natura purché coerenti col progetto personalizzato);
- Misure di sensibilizzazione sulla violenza di genere rivolte ai contesti lavorativi, ma anche ai contesti educativi/formativi, intervenendo in via preventiva sui giovani, così come a specifici contesti urbani e rurali in condizioni di degrado;
- Misure di incentivo e de-contribuzione per l’ingresso nel mercato del lavoro di inoccupate/disoccupate, anche in condizioni di particolare fragilità, rivolte, in particolare, ai sistemi produttivi dei territori che registrano i dati più critici in termini di tassi di occupazione femminile.
Priorità: 3. Nuove competenze per le transizioni digitale e verde
Obiettivo specifico: ESO4.4. Promuovere l'adattamento dei lavoratori, delle imprese e degli imprenditori ai cambiamenti, un invecchiamento attivo e sano, come pure ambienti di lavoro sani e adeguati che tengano conto dei rischi per la salute (FSE+)
Azioni:
- La priorità “Nuove competenze per le transizioni digitale e verde” fa riferimento al Piano Nuove Competenze (PNC) quale cornice strategica per l’attivazione di interventi e azioni finalizzati anche allo sviluppo delle competenze necessarie a fronteggiare le transizioni tecnologiche, ecologiche e digitali e i processi di riorganizzazione produttiva indotti dalla pandemia, a tutti i livelli del sistema di istruzione e formazione, e in raccordo con le imprese e con i servizi per il lavoro. Il PNC, adottato nell’ambito dell’attuazione del PNRR, costituisce il quadro nazionale di coordinamento strategico in relazione alle politiche per la formazione. Fissa, in particolare, gli standard della formazione professionale in termini di personalizzazione, di accessibilità e di spendibilità dell’offerta formativa. Il Piano, in quanto documento di orientamento strategico, non dispone di un proprio finanziamento. Al suo interno sono comunque individuati alcuni Programmi guida che trovano altrove copertura finanziaria. E’ individuato tra gli altri, il Fondo Nuove Competenze (FNC), finanziato già a partire dal 2020 con risorse a valere su fondi nazionali e FSE (attraverso il PON SPAO 2014-2020).
Priorità: 4. Modernizzazione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive: azioni di supporto e innovazione, nonché metodi, strumenti e ricerca utili a migliorare la programmazione e l’erogazione delle misure
Obiettivo specifico: ESO4.2. Modernizzare le istituzioni e i servizi del mercato del lavoro per valutare e anticipare le esigenze in termini di competenze e garantire un'assistenza e un sostegno tempestivi e su misura nel contesto dell'incontro tra domanda e offerta, delle transizioni e della mobilità nel mercato del lavoro (FSE+)
Azioni:
- L’Italia, negli ultimi anni, ha realizzato forti investimenti nei servizi per l’impiego e nello sviluppo delle reti per le politiche attive. Per completare il processo di riforma e affrontare le sfide del mercato del lavoro si investirà in una pluralità di azioni in grado di garantire a tutti i cittadini servizi territoriali, innovativi, efficienti e integrati funzionali a ridurre i divari territoriali, di genere e sociali che a tutt’oggi sono presenti nel Paese. Una sfida per il cambiamento che chiama in causa tutti gli attori delle politiche attive del lavoro: i decisori, i soggetti pubblici, privati, il partenariato economico e sociale, le imprese, il terzo settore. Sui servizi per il lavoro si intende in primis intervenire sull’innovazione, ammodernamento, semplificazione con azioni di accompagnamento, benchmarking, sviluppo delle competenze degli operatori, oltre che con la creazione di una comunità di pratiche, una community nazionale che stimoli il dialogo, la condivisione e la crescita di consapevolezza nella gestione delle politiche attive. Nel tempo queste pratiche potranno dar luogo a percorsi condivisi di formazione continua e di accompagnamento a favore degli operatori delle politiche attive del lavoro che potrà eventualmente caratterizzarsi come una scuola nazionale.
Priorità Assistenza tecnica
Azioni:
- Sostenere l’esecuzione del programma operativo nelle sue principali fasi di preparazione, gestione, monitoraggio, sorveglianza e controllo;
- Effettuare le valutazioni strategiche e/o operative dell’intervento;
- Dare ampia visibilità all’azione dell’Unione Europea e ai programmi finanziati mediante adeguati interventi di informazione e comunicazione;
- Migliorare costantemente le procedure;
- Migliorare l’affidabilità dei controlli;
- Sviluppare nuove procedure di utilizzo dei costi semplificati.
Budget
Le risorse a disposizione del Programma ammontano a 5.088.668.334 euro, di cui 2.682.534.000 euro a carico del Fondo sociale europeo Plus (FSE+).