Incentivi assunzioni, premi produttività, fringe benefit: le novità della legge di Bilancio 2024
Oltre alla super deduzione per le nuove assunzioni, per cui sono stanziati circa 1,3 miliardi di euro, la legge di bilancio 2024 finanzia il taglio del cuneo fiscale per tutto il 2024, gli sgravi per le lavoratrici madri, la tassazione agevolata di premi di produttività e fringe benefit e un esonero contributivo totale per chi assume donne vittime di violenza beneficiarie del Reddito di libertà.
Guida alle principali misure della Legge di Bilancio 2024
La legge di bilancio 2024 non conferma quindi gli incentivi per le assunzioni in scadenza a fine anno, cui subentra la nuova super deduzione prevista dal decreto attuativo della legge delega per la riforma fiscale relativo alle imposte sul reddito delle persone fisiche.
Nel 2024 le nuove assunzioni a tempo indeterminato saranno quindi incentivate attraverso una maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuovi contratti, a valere su risorse per circa 1,3 miliardi di euro.
La super deduzione per le nuove assunzioni a tempo indeterminato
La maggiorazione del costo del lavoro dei nuovi assunti ai fini della determinazione del reddito spetta sia alle imprese che ai professionisti, in particolare:
- titolari di reddito d’impresa (soggetti di cui all’articolo 73 del TUIR);
- imprese individuali, comprese le imprese familiari e le aziende coniugali;
- società di persone ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del TUIR;
- esercenti arti e professioni che svolgono attività di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 54 del TUIR.
Condizione di accesso è tali soggetti abbiano esercitato l’attività nel periodo d’imposta 2023 per almeno 365 giorni e che si trovino in condizioni di normale operatività, mentre sono escluse dall’ambito soggettivo le imprese in liquidazione ordinaria, liquidazione giudiziale (fallimento) o che abbiano fatto ricorso ad altri istituti di risoluzione della crisi di impresa di natura liquidatoria.
La super deduzione è pari al 120% per tutti i lavoratori dipendenti ed è maggiorata al 130% per alcune categorie bisognose di maggiore tutela.
In particolare, la maggiorazione è prevista a fronte dell'assunzione a tempo indeterminato di:
- lavoratori “molto svantaggiati” ai sensi della normativa europea,
- persone con disabilità;
- minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare;
- donne di qualsiasi età con almeno due figli minori;
- giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile;
- ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione.
Per approfondire: La guida INPS agli incentivi per le assunzioni 2023
Sgravi contributivi per l'occupazione femminile
Il pacchetto lavoro della manovra riformula anche gli incentivi a sostegno dell'occupazione femminile.
In particolare, per il triennio 2024-2026, si prevede un esonero totale della quota di contribuzione a carico delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, madri di tre o più figli, fino al diciottesimo anno di età da parte del figlio più piccolo, entro il limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile.
Per il solo 2024, lo stesso esonero è riconosciuto anche alle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato madri di due figli, fino al decimo anno di età da parte del figlio più piccolo.
Inoltre, nel passaggio parlamentare il Senato ha introdotto uno sgravio contributivo totale in favore dei datori di lavoro privati che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittime di violenza beneficiarie del contributo noto come Reddito di libertà.
Questo esonero contributivo, riconosciuto nel limite massimo di 8.000 euro annui, ha durata di 24 mesi se l'assunzione è a tempo indeterminato, di 12 mesi per i contratti a termine e di 18 mesi in caso di trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato.
Il budget a disposizione della decontribuzione è pari a 1,5 milioni di euro per il 2024, 4 milioni di euro per l’anno 2025, 3,8 milioni di euro per il 2026, 2,5 milioni di euro per il 2027 e 0,7 milioni di euro per il 2028.
Cuneo fiscale, premi produttività e fringe benefit
Oltre a confermare il taglio del cuneo fiscale per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, attraverso un esonero sulla quota dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati pari al 6% se la retribuzione imponibile non eccede l'importo mensile di 2.692 euro e al 7% per retribuzioni fino a 1.923 euro, il disegno di legge di bilancio 2024 conferma anche la detassazione dei premi di produttività, tassati al 5% anziché al 10%.
La manovra conferma inoltre la tassazione agevolata dei fringe benefit, elevando da 258,23 a 1.000 euro (2.000 euro per dipendenti con figli fiscalmente a carico) il limite di esenzione sulle somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale e per le spese per l'affitto o il mutuo della prima casa.
Tra le altre misure in materia di lavoro rientrano il trattamento integrativo speciale, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte per il lavoro notturno e straordinario effettuato nei giorni festivi, che è previsto dal 1° gennaio al 30 giugno 2024 in favore dei dipendenti di strutture turistico-alberghiere con un reddito fino a 40mila euro.
Inoltre, la legge di bilancio incrementa di 50 milioni di euro per il 2024 le risorse destinate al finanziamento dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) e all'apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.