Manovra 2021: le misure per gli investimenti pubblici e gli enti locali
Sul fronte delle risorse per le amministrazioni pubbliche, la manovra da un lato mira a rilanciare gli investimenti pubblici e dall’altro ad assicurare il funzionamento di Regioni e Comuni chiamati a fornire servizi ai cittadini.
Con la crisi socio-economica che morde, la nuova legge di Bilancio dedica ampio spazio alle misure che interessano gli investimenti pubblici, facendole viaggiare su due binari paralleli. Da una lato quello che punta a rilanciare l’economia con interventi necessari alla competitività del Paese e capaci, al contempo, di iniettare risorse nel mondo delle imprese.
Dall’altro c’è invece il binario che intende assicurare la capacità di Comuni e Regioni di continuare ad erogare i servizi di base alla popolazione, garantendo la tenuta di tutti quegli enti locali che spesso si trovano in prima linea a rispondere alle esigenze dei cittadini, impoveriti dalla crisi.
Le misure per gli investimenti pubblici e per Regioni e enti locali
- Fondo per la perequazione infrastrutturale da 4,6 miliardi
- Fondo per la riqualificazione delle aree dismesse
- Edilizia giudiziaria, sanitaria e scolastica
- Nuove modalità di finanziamento di province e città metropolitane
- Fondo a sostegno dei Comuni in deficit strutturale
- Fondo di solidarietà comunale per coprire interventi anche per gli asili nido
- Fondo per l'esercizio delle funzioni degli enti locali
- Fondo di sostegno ai Comuni marginali
- Risorse a Comuni e Regioni per il TPL
- Fondo funzioni Regioni
- Risorse per isole minori
- Città portuali croceristiche e Comuni con emergenza migranti
- Piccolissimi Comuni e scuole al Sud
- Ulteriori risorse per Comuni in dissesto
Fondo per la perequazione infrastrutturale da 4,6 miliardi
Sul fronte delle misure per rilanciare gli investimenti pubblici, uno dei fondi più ricchi istituti dalla manovra 2021 è probabilmente quello previsto dal comma 815 che dispone di 4,6 miliardi (anni 2022-2033) per finanziare interventi capaci di ridurre il divario infrastrutturale tra le aree del Paese.
II Fondo modifica quanto previsto nel 2009 dalla legge sul federalismo fiscale (L. 42-2009) che prevedeva appunto una ricognizione degli interventi infrastrutturali nelle varie aree del Paese.
L'individuazione sia delle infrastrutture necessarie a colmare il deficit di servizi rispetto agli standard di riferimento per la perequazione infrastrutturale, sia dei criteri di priorità per l’assegnazione dei finanziamenti verrà decisa da uno o più DPCM, da adottarsi entro il 30 giugno 2021.
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Fondo per la riqualificazione delle aree dismesse
Nel campo degli investimenti, va senza dubbio annoverato anche il Fondo per la rigenerazione e la riqualificazione di aree dismesse, infrastrutture e beni immobili in disuso appartenenti alle amministrazioni pubbliche, che dal 2021 al 2023 potrà contare su una dotazione di 255 milioni di euro (36 milioni nel 2021, 72 milioni nel 2022 e 147 milioni nel 2023).
Si tratta in buona sostanza di una misura che mira a favorire l'attrazione degli investimenti e a realizzare progetti di sviluppo in questa tipologia di aree, al fine di rilanciare complessivamente l’economia della zona.
Per coordinare e supportare le pubbliche amministrazioni (centrali e locali) coinvolte nella predisposizione di questi piani di sviluppo, scende in campo Investitalia che stabilirà anche la graduatoria dei piani che potranno accedere ai finanziamenti del Fondo.
Centrale, in questo tipo di operazioni, è poi lo sviluppo di iniziative di partenariato pubblico-privato. Per questo i commi 146-152 della Manovra consentono anche alla PA titolare dell’area dismessa di raccogliere - tramite avviso pubblico - le proposte di investimento privato che potranno essere inserite nel piano definitivo di riqualificazione.
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Edilizia giudiziaria, sanitaria e scolastica
Tra i capitoli che riguardano gli investimenti pubblici, figurano senza dubbio quelli che interessano il patrimonio immobiliare pubblico.
In tale contesto la Manovra 2021 incrementa di 2 miliardi lo stanziamento per l'esecuzione di un programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, fermo restando, per la sottoscrizione di accordi di programma con le Regioni, il limite annualmente definito in base alle effettive disponibilità del bilancio statale. La disposizione ripartisce detto incremento tra le Regioni.
In materia di edilizia scolastica, invece, i commi 809-810 prevedono che le risorse della legge di Bilancio 2020 possano essere usate anche interventi di messa in sicurezza, nuova costruzione e cablaggio interno degli edifici scolastici.
Infine il comma 155 stanzia 90 milioni dal 2021 al 2026 per l’ampliamento e l’ammodernamento degli spazi e delle attrezzature destinate al lavoro dei detenuti, nonché per il cablaggio e la digitalizzazione degli istituti penitenziari.
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Nuove modalità di finanziamento di province e città metropolitane
I commi 783-785 della nuova legge di Bilancio definiscono, invece, nuove modalità di finanziamento delle province e delle città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario a decorrere dal 2022. In particolare, si prevede l’istituzione di due fondi unici nei quali fare confluire i contributi e i fondi di parte corrente di tali enti, da ripartire tenendo progressivamente conto della differenza tra i fabbisogni standard e le capacità fiscali, con finalità di perequazione delle risorse.
Il riparto è operato con un DPCM (su proposta del Ministro dell’economia, di concerto con il Ministro dell’interno, previa intesa in Conferenza Stato-città ed autonomie locali) da emanare entro il 30 settembre di ciascun anno precedente a quello di riferimento.
Fondo a sostegno dei Comuni in deficit strutturale
Tra le misure volte, invece, a sostenere gli enti territoriali a gestire la pandemia, c'è sicuramente il Fondo per il sostegno ai Comuni in deficit strutturale per cause imputabili alle condizioni socio economiche dei territori.
I commi 775-777 della Manovra, infatti, incrementano di 100 milioni di euro per il 2021 e 50 milioni per il 2022 il Fondo istituito dal decreto Agosto (dl 104 -2020) per favorire il risanamento finanziario dei Comuni che presentano un deficit strutturale, derivante non da "patologie organizzative", bensì dalle caratteristiche socio economiche della collettività e del territorio.
Per approfondire: la misure per gli enti locali del dl Agosto
Più soldi al Fondo di solidarietà comunale per coprire interventi anche per gli asili nido
Sempre con l'obiettivo di permettere agli enti locali di erogare servizi ai cittadini, la nuova finanziaria dispone anche l'incremento del Fondo di solidarietà comunale, con l'obiettivo di finanziare anche interventi di miglioramento dei servizi in campo sociale e di potenziamento degli asili nido. Previsto dai commi 791-794, infatti, l’aumento delle risorse serve a finanziare lo sviluppo dei servizi sociali comunali e ad incrementare il numero di posti disponibili negli asili nido comunali.
Più risorse al Fondo per l'esercizio delle funzioni degli enti locali
Un altro Fondo che viene incrementato, è quello previsto dal decreto Rilancio per assicurare a Comuni, province e città metropolitane le risorse necessarie per l'espletamento delle funzioni fondamentali, in relazione alla perdita di entrate locali connesse all'emergenza Covid.
Grazie ai commi 822-823 della Manovra, infatti, il Fondo per l'esercizio delle funzioni degli enti locali viene aumentato di 500 milioni di euro, di cui 450 milioni in favore dei Comuni e 50 milioni in favore delle città metropolitane e delle province.
Il riparto delle risorse integrative del Fondo sarà effettuato in due fasi, attraverso decreti del Ministro dell'interno, da adottare il primo entro il 28 febbraio 2021 ed il secondo entro il 30 giugno 2021.
Per approfondire: il Fondo per le funzioni degli enti locali previsto dal dl Rilancio
Fondo di sostegno ai Comuni marginali
Con il comma 196 della Manovra, il “Fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali dei comuni delle aree interne” cambia nome e diventa il “Fondo di sostegno ai Comuni marginali”.
Oltre alla nuova dicitura, però, la legge di Bilancio 2021 stanzia anche ulteriori risorse per questo Fondo, rifinanziandolo di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Rientrano nella dotazione del nuovo Fondo anche la quota parte delle risorse, già stanziate in favore dell’ex Fondo di sostegno delle attività economiche, destinate ad interventi di sostegno alle popolazioni residenti nei comuni svantaggiati.
Al di là dei cambiamenti stilistici e alla razionalizzazione di misure già esistenti, “il nuovo Fondo viene destinato al finanziamento di interventi volti a favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico nei Comuni particolarmente colpiti dal fenomeno dello spopolamento e per i quali si riscontrano particolari problematiche di attrattività per la limitata offerta di servizi materiali e immateriali alle persone e alle attività economiche”, spiega la relazione illustrativa. In ultima analisi, quindi, il Fondo diventa un intervento complementare alla SNAI, Strategia nazionale per le aree interne.
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Trasporto pubblico locale
C'è poi il capitolo legato al trasporto pubblico locale (TPL). Su questo fronte la nuova legge di Bilancio prevede l’istituzione:
- All'articolo 146 di un Fondo con una dotazione di 150 milioni di euro per l'anno 2021 per consentire l'erogazione dei servizi di trasporto scolastico nei Comuni in conformità alle misure di contenimento della diffusione del Covid;
- All’articolo 152 di un ulteriore Fondo (questa volta per le Regioni) sempre per consentire l'erogazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti. La dotazione in questo caso ammonta a 200 milioni di euro per il 2021.
Sul fronte TPL è stato anche deciso che il Fondo per il rinnovo dei mezzi del trasporto pubblico locale (il cd. Fondo mezzi) potrà essere usato, nei limiti del 15% della dotazione, anche per la riconversione a gas naturale dei mezzi a gasolio euro 4 ed euro 5.
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Fondo per l’esercizio delle funzioni delle regioni
Per quanto riguarda invece il Fondo per l’esercizio delle funzioni delle regioni e delle province autonome (istituito dall’art. 111 del dl 34-2020), i commi 824-826 ne vincolano le risorse alla esclusiva finalità di ristorare, nel biennio 2020 e 2021, la perdita di gettito connessa all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Risorse per le isole minori
Durante il voto alla Camera, grazie ai commi 753-754, sono stati creati anche due fondi specifici destinati alle isole minori. Si tratta di:
- un Fondo per l’approvvigionamento idrico dei comuni delle isole minori con popolazione inferiore a 15mila abitanti, con una dotazione di 4,5 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2021- 2023. Il riparto delle risorse sarà effettuato con decreto del Ministro dell’interno, entro il 28 febbraio 2021.
- un Fondo con una dotazione di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021- 2023, destinato al finanziamento di iniziative di promozione e attrazione degli investimenti sempre, appunto, nelle isole minori.
Fondo ristori per le città portuali e risorse per i Comuni che hanno gestito l’emergenza migranti
Sempre con l’obiettivo di contrastare le conseguenze nefaste del Covid, con i commi 734 e 735 è stato istituito presso il MIT un Fondo di 5 milioni per ristorare le città portuali che hanno subito perdite economiche a seguito del calo del turismo crocieristico derivante dall’epidemia di Covid-19. I criteri e le modalità di riparto saranno definite con un decreto del MIT da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore della disposizione.
I commi 795 e 796, invece, destinano 5 milioni di euro per l’anno 2021 in favore dei Comuni di confine con altri Paesi europei e dei comuni costieri interessati dalla gestione dei flussi migratori. In questo caso i criteri per il riparto delle risorse saranno contenuti in un decreto del ministero dell’interno, da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio.
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Fondo per i Comuni con meno di 500 abitanti e contributi per le scuole al Sud
Durante il passaggio in Parlamento, inoltre, è stato introdotto il Fondo per i piccoli Comuni con meno di 500 abitanti, con una dotazione di 3 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Il Fondo è destinato a supplire ai minori trasferimenti del Fondo di solidarietà comunale per i comuni che hanno percepito, nell’anno precedente, una minore quota dei medesimi trasferimenti di oltre il 15% rispetto alla media della fascia di appartenenza dei restanti comuni della provincia. I criteri e le modalità di riparto saranno stabiliti da un decreto del Ministero dell’interno, da adottarsi entro il 31 gennaio 2021.
Sempre durante la conversione in legge della Manovra, i parlamentari hanno aggiunto anche i commi 203-205 che prevedono la destinazione, da parte dell’INAIL, di 40 milioni di euro per la costruzione di scuole innovative nei piccoli comuni delle aree interne delle regioni meridionali. Le iniziative saranno individuate attraverso un avviso pubblico del Ministero dell’istruzione, di concerto con il Ministero per il Sud.
Ulteriori risorse per i Comuni in dissesto
I parlamentari hanno infine deciso di incrementare per il 2021 il Fondo in favore dei comuni in stato di dissesto finanziario, destinando:
- 10 milioni in più a determinati comuni sciolti per infiltrazione mafiosa;
- 5 milioni alla realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria di beni immobili da assegnare alla Polizia di Stato e all'Arma dei carabinieri.
Leggi il testo della Legge di bilancio 178-2020, pubblicata sul GURI del 30 dicembre 2020