Come funziona in pratica il PNRR? 5 infografiche per scoprirlo

Piano nazionale di ripresa e resilienza - Foto di Olya Kobruseva da PexelsCome si attuano concretamente i progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza? Esempi pratici in 5 infografiche realizzate dal Ministero dell’economia.

Il piano per attuare il PNRR: come saranno spesi i fondi europei?

La guida realizzata dal MEF - oltre a dare un quadro generale di com’è strutturato il Piano nazionale di ripresa e resilienza, ad indicare il cronoprogramma dei traguardi e degli obiettivi e illustrare la governance del piano - fa anche il punto sull’attuazione concreta del PNRR.

PNRR, dalla teoria alla pratica 

Il riferimento della guida è in particolare a tre tipologie di investimento previste:

  • incentivi ai cittadini e alle imprese;
  • opere pubbliche; 
  • servizi.

Gli incentivi nel PNRR

Ai contributi a fondo perduto e agli incentivi previsti nel PNRR per i cittadini si accede in due modi: 

  • rispondendo a uno specifico bando o un avviso pubblico promosso dalle Amministrazioni centrali e/o dai soggetti attuatori responsabili di un certo progetto o investimento previsto dal Piano;
  • presentando singole richieste o istanze a fronte del rispetto di pre-condizioni e pre-requisiti di ammissibilità previsti dalle previsioni normative di riferimento.

Un esempio pratico? Il MEF ne fa due, il primo rivolto ai cittadini e il secondo che guarda alle imprese.

Da un lato ci sono il popolare ecobonus 110% o superbonus e il sismabonus, gli incentivi per migliorare l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici; dall’altro gli incentivi alle imprese nell’ambito del piano Transizione 4.0, vale a dire i crediti d’imposta che sostengono gli investimenti delle aziende in beni materiali e non, ricerca sviluppo e innovazione, digitalizzazione e formazione.

Incentivi - slide MEF

 

Incentivi imprese - slide MEF

 

Le opere pubbliche nel PNRR

Mentre ferve il dibattito su quante opere previste dal PNRR siano pronte effettivamente a partire e di quali progetti si tratti, il MEF illustra brevemente come funziona l’accesso ai finanziamenti per tali investimenti. 

Le opere vengono selezionate e finanziate attraverso la partecipazione a bandi e avvisi pubblici o tramite procedure di assegnazione diretta per l’ammissione al finanziamento dei progetti.

Una volta selezionati, tutti i progetti, compresi quelli già individuati preliminarmente nel Piano, prevedono le seguenti fasi:

  • affidamento lavori;
  • esecuzione;
  • collaudo;
  • rendicontazione spese.

Un esempio pratico fornito dal MEF è quello della rigenerazione urbana: tra valorizzazione in chiave green del nostro patrimonio pubblico edilizio e interventi di riduzione di  fenomeni di emarginazione e degrado sociale, infatti, la rigenerazione urbana gioca un ruolo chiave nel PNRR. 

Rigenerazione urbana PNRR - slide MEF

 

Dall’assistenza domiciliare ai giovani ricercatori: i servizi nel PNRR

Procedure simili alle opere pubbliche riguardano i servizi attivati tramite il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Anche in questo caso, infatti, è prevista la partecipazione a bandi e avvisi pubblici o a procedure di assegnazione diretta per la formale ammissione al finanziamento dei progetti promossi dalle Amministrazioni titolari/centrali.

Una volta selezionati, tutti i progetti, compresi quelli già individuati preliminarmente nel Piano, prevedono le seguenti fasi attuative: 

  • affidamento servizio;
  • erogazione del servizio;
  • verifica regolare esecuzione del servizio;
  • rendicontazione spese.

Fra gli esempi forniti dal MEF c’è in primis l’investimento in telemedicina per intensificare le cure e l’assistenza domiciliare così da non ingolfare i pronto soccorso e gli ospedali. L’altro esempio riguarda il finanziamento ai progetti presentati da giovani ricercatori: sono previsti bandi ad hoc, che saranno pubblicati a partire dal 2022.

Telemedicina - slide MEF

  

Finanziamenti ricerca - slide MEF