In vigore la legge di conversione del DL Alluvione
Sulla Gazzetta ufficiale è stata pubblicata l’errata corrige del testo coordinato della legge 100/2023, conversione del decreto Alluvione 61/2023. Dai finanziamenti SIMEST alla cassa integrazione in deroga, passando per la moratoria dei mutui e la sospensione dei versamenti contributivi e tributari, ecco quali sono gli aiuti per imprese, cittadini e Comuni.
Decreto Alluvione: ecco il pacchetto di aiuti per le imprese agricole in Emilia-Romagna
A distanza di qualche giorno dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della Legge 100/2023, sulla GURI arriva l’errata corrige del Testo coordinato, che corregge alcune imprecisioni relative alle aree geografiche previste dal decreto. Giunge in questo modo a termine l’iter di approvazione del provvedimento volto a sostenere la ripresa dei territori di Emilia Romagna, Marche e Toscana colpiti dalle alluvioni del 1° maggio 2023 che hanno causato danni plurimiliardari, mettendo in ginocchio una delle parti più produttive del Paese.
L'entrata in vigore delle misure previste dal Decreto Maltempo va letta all’interno di un quadro più ampio, che comprende sia il sostegno di Bruxelles - a cui l’Italia ha inviato qualche giorno fa la richiesta di accesso al Fondo di solidarietà UE - sia il DL 88/2023 che ha disciplinato i termini per accedere ai contributi per la ricostruzione pubblica e privata e che adesso è confluito all’interno del DL 61/2023.
Decreto Alluvione e imprese: finanziamenti SIMEST, aiuti agricoltura e Fondo di garanzia
Tra le misure principali del pacchetto per le imprese ci sono sicuramente i finanziamenti SIMEST. Il decreto Alluvione riserva infatti 300 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto per l’indennizzo dei comprovati danni diretti subiti dalle imprese, nei limiti della quota dei medesimi danni per la quale non si è avuto accesso ad altre forme di ristoro a carico della finanza pubblica. Si tratta di una misura entrata già in funzione e che va a braccetto con altre due misure SIMEST a sostegno delle imprese alluvionate:
- una moratoria di 12 mesi dei pagamenti in quota capitale e interessi su tutti i finanziamenti in essere a valere sul Fondo 394 e sulla misura PNRR /Fondo 394, fermo restando la durata massima del finanziamento concesso;
- la definizione di un plafond ad hoc dedicato esclusivamente alle imprese colpite dall’alluvione, inserito all’interno del “nuovo” Fondo 394, i cui termini di accesso si sono aperti a partire dal 27 luglio.
Altro fronte strategico per rimettere velocemente in piedi l’economia emiliano-romagnola è il sostegno al settore agricolo. Per questo nel decreto Alluvione trovano spazio anzitutto lo stanziamento di 100 milioni di euro per interventi di indennizzo a favore delle aziende agricole, a valere sul Fondo di solidarietà nazionale. A questi si aggiungono poi 75 milioni a valere sul Fondo innovazione per l'acquisto di macchinari da parte delle imprese danneggiate dall'alluvione.
Le imprese delle zone colpite dall'alluvione potranno anche contare sul rafforzamento dell'intervento del Fondo di garanzia PMI, che è concesso a titolo gratuito (e cioè senza il pagamento di alcuna commissione) e secondo le percentuali di copertura massime previste dalla disciplina ordinaria (80% per la garanzia diretta e 90% per la riassicurazione), ulteriormente elevabili (fino al 90% per la garanzia diretta e fino al 100% per la riassicurazione) nell’ipotesi in cui vengano integrate le condizioni consentite dal “Quadro temporaneo europeo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina”.
Inoltre per il turismo e lo sport, il decreto Maltempo ha previsto due misure settoriali. La prima è l'istituzione di un Fondo da 10 milioni di euro, destinato alle imprese dei territori alluvionati per il sostegno delle attività turistiche e ricettive, inclusi i porti turistici, gli stabilimenti termali e balneari, i parchi tematici, i parchi divertimento, gli agriturismi e il settore fieristico, nonché la ristorazione e il trasporto di viaggiatori effettuato mediante noleggio di autobus con conducente. La definizione dei criteri e delle modalità di assegnazione e di erogazione delle risorse sarà contenuta in un successivo decreto del Ministero del turismo da adottarsi entro i prossimi 30 giorni.
La seconda misura settoriale è invece quella dedicata allo sport. In particolare il DL 61-2023 ha destinato 5 milioni di euro del Fondo «Sport e Periferie» al risanamento delle infrastrutture sportive particolarmente danneggiate dall’alluvione. Per far ciò il decreto prevede l'emanazione, entro i prossimi 45 giorni, di un piano di interventi prioritari e urgenti da parte dell’Autorità politica delegata in materia di sport.
Cassa integrazione per i lavoratori dipendenti e indennità per gli autonomi
Fortemente collegate al primo capitolo, quello delle imprese, sono le misure per il sostegno ai lavoratori.
Da una parte, il decreto stanzia 620 milioni di euro per l’anno 2023 con cui riconoscere un’integrazione al reddito mensile (fino al 31 agosto 2023) ai lavoratori dipendenti del settore privato impossibilitati a prestare attività lavorativa a causa dell’alluvione e che, al 1° maggio 2023, risiedevano o erano domiciliati o lavoravano presso un’impresa con sede legale od operativa in uno dei territori alluvionati, nonché ai lavoratori dipendenti privati impossibilitati a recarsi al lavoro, se residenti o domiciliati nei medesimi territori, e ai lavoratori agricoli impossibilitati a prestare l’attività lavorativa per i medesimi eventi straordinari. Più nello specifico si tratta di un’integrazione al reddito, coperta da contribuzione figurativa, che viene concessa dall’INPS con pagamento diretto ed è di importo mensile massimo pari a quello previsto dalla normativa generale per i trattamenti di integrazione salariale.
Dall'altra parte, la legge di conversione del DL 61-2023 stanzia 253,6 milioni di euro per i lavoratori autonomi (cioè professionisti, collaboratori coordinati e continuativi, titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, titolari di attività di impresa, iscritti a qualsiasi forma obbligatoria di previdenza e assistenza) che, alla data del 1° maggio 2023, risiedono o sono domiciliati ovvero operano, esclusivamente o, nel caso degli agenti e rappresentanti, prevalentemente in uno dei Comuni oggetto dell'emergenza e che abbiano dovuto sospendere l’attività a causa degli eventi alluvionali. L'indennità una tantum, pari a 500 euro per ciascun periodo di sospensione non superiore a quindici giorni, è riconosciuta nella misura massima complessiva di 3mila euro.
Infine, le imprese possono inoltre contare sulla sospensione, dal 1° maggio 2023 al 30 giugno 2023, senza applicazione di sanzioni e interessi, de:
- il pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere, nonchè dei pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto edifici divenuti inagibili, anche parzialmente, ovvero beni immobili strumentali all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale, agricola o professionale svolta nei medesimi edifici;
- i versamenti riferiti al diritto annuale dovuto ad ogni singola camera di commercio;
- gli adempimenti contabili e societari in scadenza entro il 30 giugno 2023.
Proroga superbonus e stop alle tasse per i cittadini
Per quanto concerne i cittadini, invece, il sostegno assume per lo più la forma di sospensione di una serie di termini e scadenze tributarie e contributive nei confronti dei soggetti che, alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza ovvero la sede legale o la sede operativa nel territorio dei Comuni colpiti dall’alluvione. In particolare sono sospesi i termini, in scadenza nel periodo tra il 1° maggio e il 31 agosto 2023:
- dei versamenti tributari;
- degli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria;
- dei versamenti delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative alle addizionali regionale e comunale all’Irpef da parte dei sostituti d'imposta che risiedono, hanno sede legale o operativa nei territori colpiti dalle calamità, individuati dall’allegato 1 al provvedimento.
Sono sospesi anche i versamenti (tributari e no) derivanti dalle cartelle di pagamento e da altri atti aventi efficacia esecutiva, compresi quelli degli enti territoriali, che scadono nel periodo dal 1° maggio 2023 al 31 agosto 2023. A questi si aggiunge anche la sospensione fino a sei mesi dal 1° maggio 2023, decisa da ARERA, dei termini di pagamento delle fatture dell’energia elettrica, del gas, dell’acqua e dei rifiuti urbani.
Prevista, infine, anche la proroga del superbonus fino a fine 2023: per gli interventi effettuati su unità immobiliari ubicate nei territori alluvionati, la detrazione del 110% è estesa alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2023.
Fondi per scuola, università e studenti
Diverse anche le misure a sostegno del mondo dell'istruzione, inclusa l'istituzione di vari fondi come:
- un Fondo di 10 milioni di euro, per il 2023, per gli studenti universitari che a seguito degli eventi alluvionali hanno subito la perdita e il danneggiamento delle strumentazioni e attrezzature personali di studio e ricerca;
- un Fondo di 2 milioni di euro, per il 2023, per gli studenti delle istituzioni AFAM;
- un Fondo di 3,5 milioni di euro per il 2023, destinato al personale dipendente docente e tecnico-amministrativo in servizio presso le istituzioni AFAM, residente o domiciliato nel territorio dei comuni alluvionati, nonché all’erogazione di contributi destinati a sostenere interventi manutentivi straordinari degli immobili delle medesime istituzioni situate nei medesimi territori.
Inoltre il decreto, oltre ad aver incrementato di 3,5 milioni di euro il Fondo per il finanziamento ordinario attribuito all’Università degli studi di Bologna, ha previsto anche la sospensione del pagamento delle tasse universitarie per gli studenti interessati dall’alluvione.
Moratoria mutui per i Comuni e procedura di somma urgenza
Infine, c’è il fronte del sostegno agli enti locali, in prima linea nel gestire l'emergenza. Per loro il decreto ha previsto varie misure tra cui il differimento del pagamento delle rate in scadenza nell’esercizio 2023 dei mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti ai Comuni e alle province interessati dall'alluvione. Misura che - ha fatto sapere CDP con una nota - è stata già avviata dal CdA di Cassa il 1° giugno.
Tra le novità anche l’entrata in vigore da subito dell’articolo 140 del nuovo Codice degli appalti, relativo alle “procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile”, che prevede la possibilità di “disporre l’immediata esecuzione dei lavori entro il limite di 500.000 euro o di quanto indispensabile per rimuovere lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità”.
Il DL 88/2023 finisce dentro al Decreto Maltempo
Come già accennato, la legge di conversione del DL 61/2023 ha previsto anche il trasferimento tout-court del decreto-legge 88/2023 che ha disciplinato gli aspetti relativi alla ricostruzione pubblica e privata dei territori alluvionati.
In breve, i nuovi articoli del DL 61-2023 inglobano quelli previsti dal DL 88-2023 tra cui uno dei più importanti è senza dubbio quello relativo all'istituzione, presso il MEF, di un Fondo per la ricostruzione dei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche, colpiti dalle alluvioni a far data dal 1° maggio 2023, da 2,5 miliardi di euro, la cui contabilità è intestata al Commissario straordinario.
Come già accennato, il vecchio DL 88/2023 disciplinava sia la ricostruzione privata, che quella pubblica. Per quanto concerne la ricostruzione privata, il decreto prevede in particolare che il Commissario individui i parametri per la ricostruzione degli immobili danneggiati dagli eventi alluvionali, distinguendo tra quelli di immediata riparazione per rafforzare gli edifici residenziali e produttivi, quelli di ripristino o ricostruzione puntuale delle strutture e quelli di ricostruzione integrata dei centri e nuclei storici distrutti o comunque gravemente danneggiati, a cui destinare contributi.
Tali contributi, che possono concorrere fino al 100% delle spese occorrenti, sono erogati per far fronte alle seguenti tipologie di intervento e danno:
- a) riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa e ad uso produttivo e per servizi pubblici e privati, e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito;
- b) gravi danni a scorte e beni mobili strumentali alle attività produttive, industriali, agricole, zootecniche, commerciali, artigianali, turistiche, professionali, ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali, organizzazioni, fondazioni o associazioni con esclusivo fine solidaristico o sindacale, e di servizi, inclusi i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previa presentazione di perizia asseverata;
- c) danni economici subiti da prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio ai sensi del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari, previa presentazione di perizia asseverata;
- d) danni subiti dalle strutture private adibite ad attività sociali, sociosanitarie e socio-educative, sanitarie, ricreative, sportive e religiose;
- e) danni subiti dagli edifici privati di interesse storico-artistico;
- f) oneri, adeguatamente documentati, sostenuti dai soggetti che abitano in locali sgomberati dalle competenti autorità, per l'autonoma sistemazione, per traslochi, depositi, e per l'allestimento di alloggi temporanei;
- g) delocalizzazione temporanea delle attività economiche o produttive e dei servizi pubblici danneggiati dagli eventi calamitosi di cui all'articolo 20-bis al fine di garantirne la continuità;
- h) interventi sociali e socio-sanitari, attivati da soggetti pubblici, nella fase dell'emergenza, per le persone impossibilitate a ritornare al proprio domicilio;
- i) interventi per far fronte ad interruzioni di attività sociali, sociosanitarie e socio-educative di soggetti pubblici, ivi comprese le aziende pubbliche di servizi alla persona, nonché di soggetti privati, senza fine di lucro, direttamente conseguenti agli eventi di cui all'articolo 20-bis.
Quanto alla copertura finanziaria degli oneri, il decreto ha previsto un'autorizzazione di spesa pari a 120 milioni di euro per l'anno 2023. Per quel che concerne invece l’accesso agli aiuti, il decreto ha previsto che l’istanza di concessione dei contributi sia presentata: dai soggetti legittimati al Comune territorialmente competente, insieme alla richiesta del titolo abilitativo ove necessario in relazione alla tipologia dell'intervento progettato. Una volta verificata la spettanza del contributo e il relativo importo, sarà il Comune a trasmettere al Commissario la proposta di concessione del contributo stesso. Le modalità e i termini per la presentazione delle domande di concessione dei contributi saranno definiti con un'ordinanza del Commissario.
Oltre a normare la ricostruzione privata, il decreto si interessa anche alla ricostruzione pubblica dei territori alluvionati, disciplinando la procedura per la programmazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi per la ricostruzione, la riparazione e il ripristino degli edifici pubblici, nonché sui beni del patrimonio culturale. Anche in questo caso la disciplina dei finanziamenti per interventi di ricostruzione, ripristino e riparazione degli immobili e delle infrastrutture ubicati nei territori alluvionati è demandata al Commissario straordinario. In particolare si tratta di quattro diverse tipologie di interventi in favore dei quali possono essere concessi finanziamenti, in cui rientrano:
- a) immobili adibiti ad uso scolastico o educativo per la prima infanzia, immobili di edilizia residenziale pubblica, infrastrutture sportive, strutture edilizie delle università e istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, nonché edifici municipali, caserme in uso all'amministrazione della difesa e alle Forze di Polizia, immobili demaniali, strutture sanitarie e socio sanitarie di proprietà pubblica e chiese e edifici di culto di proprietà di enti ecclesiastici civilmente riconosciuti di interesse storico-artistico;
- b) opere di difesa del suolo e infrastrutture e impianti pubblici di bonifica per la difesa idraulica e per l'irrigazione;
- c) archivi, musei e biblioteche, comprensivi dei materiali del patrimonio archivistico e bibliotecario;
- d) edifici privati inclusi nelle aree cimiteriali e individuati come cappelle private.
Al Commissario spetta anche il compito di predisporre cinque piani specifici:
- un piano speciale delle opere pubbliche danneggiate dagli eventi calamitosi, comprensivo degli interventi sulle opere di urbanizzazione;
- un piano speciale dei beni culturali danneggiati;
- un piano speciale di interventi sui dissesti idrogeologici in relazione alle aree colpite;
- un piano speciale delle infrastrutture ambientali danneggiate dagli eventi calamitosi, con particolare attenzione agli impianti di depurazione e di collettamento fognario;
- un piano speciale per le infrastrutture stradali.
Oltre a disciplinare i contributi per la ricostruzione pubblica e privata, il DL 88-2023 ha previsto anche l’applicazione ai territori alluvionati del regime di aiuto per le aree di crisi industriale, demandando al Ministero delle imprese e del made in Italy di sottoscrivere un apposito accordo di Programma con le Regioni interessate. A tal fine sono destinati sino a 100 milioni di euro, che il decreto ministeriale del 23 aprile 2021 assegna alle aree di crisi industriale non complessa.
In arrivo fondi europei per l'alluvione in Emilia-Romagna
Parallelamente alle misure nazionali, si è messa in moto anche la macchina europea per la ricostruzione. Dopo l'intervento immediato del Meccanismo di protezione civile europeo, sceso in campo sin dall'inizio dell'emergenza, adesso è la fase invece del Fondo di solidarietà europeo con cui Bruxelles stanzierà risorse per la ricostruzione.
Si tratta di uno strumento che “l’Italia purtroppo conosce già”, aveva sottolineato la premier Giorgia Meloni a Bologna durante la visita dei territori alluvionati insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Negli anni passati, infatti, il nostro Paese è stato uno dei destinatari principali delle risorse del Fondo che, per entrare in funzione, necessita di una stima precisa e complessiva dei danni. Per questo nella conferenza stampa dei primi di maggio si è stimata una tempistica di circa tre mesi per completare le analisi sui danni finali, propedeutiche alla valutazione da parte di bruxelles sugli importi da assegnare.
Novità su questo fronte sono quindi arrivate a fine luglio quando un portavoce dell'esecutivo UE ha confermato all’ANSA l’invio, da parte dell’Italia, della domanda di accesso al Fondo. La Commissione, ha spiegato il funzionario europeo, "esaminerà a fondo la domanda sulla base delle informazioni fornite" e "se le condizioni per mobilitare il Fondo sono soddisfatte, determinerà l'importo dell'assistenza finanziaria, anche in considerazione della disponibilità di bilancio".
Consulta la Legge 100/2023, di conversione del DL 61-2023
Testo del DL 61/2023 coordinato con la legge di conversione 100/2023 (GURI n. 177 del 31.07.2023)
Errata corrige del Testo coordinato (GURI n. 179 del 02.08.2023)