Autotrasporto: 300 milioni di euro per il caro carburante
Nel decreto Lavoro pubblicato il 4 maggio in Gazzetta ufficiale arrivano novità per il settore autotrasporto. Stanziati 300 milioni sotto forma di crediti d’imposta a sostegno delle imprese e per il contrasto della crisi inflazionistica.
Cosa prevede il decreto lavoro
Con il decreto Lavoro (decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023) sono state semplificate le modalità di erogazione del credito d'imposta per il settore dell'autotrasporto.
Il focus è sulle imprese del settore autotrasporto merci in conto proprio e in conto terzi e sulle imprese che esercitano servizi di trasporto passeggeri con autobus non soggetti ad obblighi di servizio pubblico.
A tal fine il dl Lavoro stanzia complessivamente 300 milioni di euro. Risorse destinate al sostegno delle imprese e per il contrasto alla crisi energetica, quindi contro il caro carburante, e che prevede il riconoscimento di:
- un credito d'imposta nella misura massima del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell'anno 2022 per le imprese di autotrasporto in conto proprio (85 milioni);
- un credito d’imposta del 12% della spesa sostenuta nel secondo trimestre dell'anno 2022 per quelle che trasportano passeggeri (15 milioni);
- un credito d’imposta del 12% delle spese sostenute nel secondo trimestre dell'anno 2022 per le imprese che effettuano autotrasporto per conto terzi (200 milioni).
Il decreto contiene inoltre una sorta di clausola green: le aziende possono chiedere il bonus mediante il credito d'imposta per i veicoli di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l'esercizio delle attività.
Consulta il testo del decreto-Legge 48-2023 in Gazzetta ufficiale