La Carta Dedicata a te ora copre anche carburante e abbonamenti per il trasporto pubblico
Dopo il decreto interministeriale che dà attuazione alle nuove regole della Carta Dedicata a te, arrivano anche le istruzioni INPS sul bonus. A disposizione ci sono 100 milioni di euro in più, che portano il budget dell’incentivo a 600 milioni, con la possibilità di usare la card - non solo per l’acquisto di generi alimentari, ma anche come bonus carburanti e bonus trasporto pubblico locale - fino al 15 marzo 2024.
Come ottenere la Carta acquisti 2023 per spesa, farmaci e caro bollette
Con il decreto Energia del 29 settembre 2023, il Consiglio dei Ministri ha rifinanziato il bonus spesa, conosciuto come Carta “Dedicata a te”, con 100 milioni di euro, estendendone l'operatività: la Carta potrà essere utilizzata non solo per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità, come era stato previsto dalla manovra 2023, ma anche come bonus carburante o, in alternativa, per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale.
A rendere operative queste novità è il decreto interministeriale firmato da MIMIT, Masaf e MEF il 29 novembre scorso e pubblicato in questi giorni sui siti web del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Grazie al provvedimento sono stati anche prorogati i termini per l'attivazione e l'utilizzo della Carta, consentendo anche alle famiglie che non erano riuscite a ritirare la carta o ad effettuare la prima transazione entro la scadenza dello scorso 15 settembre, di ritirarla o attivarla dal 15 dicembre, di effettuare il primo pagamento entro il prossimo 31 gennaio e di utilizzare il buono spesa fino al 15 marzo 2024.
Cos'è e a chi spetta la Carta risparmio spesa 2023
La legge di Bilancio 2023 ha istituito un Fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l'anno 2023, per l'acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 15mila euro, rimandando a un provvedimento del Ministero dell'Agricoltura, di concerto con il MEF, le modalità attuative.
Questo provvedimento, firmato il 19 aprile e pubblicato il 12 maggio scorso in Gazzetta ufficiale, ha definito il funzionamento della misura e i nuclei familiari in stato di bisogno destinatari del bonus spesa: un contributo destinato all’acquisto di soli beni alimentari di prima necessità, con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica, da spendere presso tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari, purchè aderenti all'apposita convenzione con il Ministero, e rivolto ai cittadini appartenenti ai nuclei familiari residenti nel territorio italiano, iscritti all’Anagrafe comunale e in possesso di una certificazione ISEE in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15mila euro annui.
Il decreto del 19 aprile ha individuato anche le esclusioni: il contributo non spetta ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del decreto di attuazione della misura includano titolari di Reddito di Cittadinanza, Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Allo stesso modo, il bonus non spetta ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:
- NASPI, cioè la Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego
- Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL
- Indennità di mobilità;
- Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
- Cassa integrazione guadagni-CIG;
- qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
Il decreto ha previsto la concessione di un solo contributo per nucleo familiare, di importo complessivo pari ad 382,5 euro, che può essere eventualmente incrementato in caso di risorse residue.
La rettifica del decreto ministeriale del 19 aprile 2023, tramite il decreto Energia e il decreto attuativo del 29 novembre 2023, prevede un’aggiunta all’importo per nucleo familiare di €77,20, grazie all'incremento della dotazione della misura di 100 milioni di euro.
Oltre ai beni di prima necessità, i soggetti percettori potranno utilizzare la Carta anche come bonus carburante o per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale. Inoltre, il decreto interministeriale stabilisce che i possessori della card abbiano accesso a una scontistica dedicata presso i rivenditori di carburanti che aderiscono alla convenzione con il Ministero delle imprese e del made in Italy.
Per approfondire: Assegno di inclusione, ecco le regole del "nuovo" Reddito di cittadinanza
Come funziona la Carta “Dedicata a te”
Il decreto di aprile ha previsto l'assegnazione di un milione e 300mila carte acquisti.
In pratica, a ciascun Comune è stato assegnato, per l’individuazione dei relativi beneficiari, un numero di carte calcolato per una quota pari al 50% in proporzione alla popolazione residente e per il restante 50% in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite medio di ciascun Comune ed il valore del reddito pro capite medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione. Da una parte, quindi, c'è il numero di carte che ciascun Comune può erogare; dall'altra, i Comuni ricevono dall’INPS l’elenco dei beneficiari del contributo, nei limiti delle carte loro assegnate, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio, sulla base dei dati elaborati e messi a disposizione dalla stessa INPS, dando priorità ai nuclei con indicatore ISEE più basso e:
- in primo luogo ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009,
- in seconda battuta ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005,
- infine ai nuclei familiari composti da non meno di tre componenti.
Successivamente, l’INPS ha messo a disposizione dei Comuni, attraverso un applicativo web, unitamente alle relative istruzioni operative, le liste di beneficiari in possesso dei requisiti previsti secondo i criteri di priorità sopra indicati.
I Comuni hanno quindi verificato la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi e sulla base del numero di carte loro assegnate hanno attribuito le carte che eventualmente residuano, selezionando gli ulteriori beneficiari tra i nuclei familiari, anche unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni rinvenienti dai locali servizi sociali.
Gli elenchi definitivi dei beneficiari, consolidati dai Comuni nei 15 giorni successivi alla pubblicazione delle liste dell'INPS, sono stati inviati da ciascun Ente all'Istituto nazionale di previdenza sociale, che li ha trasmessi in via telematica a Poste Italiane per la messa a disposizione delle carte, tramite la società controllata Postepay. Sempre i Comuni hanno comunicato agli interessati l’assegnazione del beneficio e le modalità di ritiro delle carte.
Per accedere al bonus, quindi, i beneficiari non hanno dovuto presentare alcuna domanda. Il contributo viene erogato attraverso delle carte elettroniche di pagamento prepagate e ricaricabili Postepay, che i beneficiari ritirano presso gli uffici postali abilitati al servizio, una volta ricevuta la comunicazione di ammissione all'aiuto da parte del Comune di residenza.
Con il messaggio n. 4470 del 14 dicembre 2023 l'INPS ha fornito chiarimenti anche sull'estensione del contributo economico e sulla proroga dei termini di attivazione e utilizzo della Carta dedicata a te previsti dalla legge di Bilancio 2023 e attuati con il decreto interministeriale del 29 novembre 2023.
I beneficiari del contributo economico aggiuntivo di 77,20 euro, che non devono presentare domanda, sono i nuclei familiari in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore ai 15.000 euro, inclusi in posizione utile negli elenchi elaborati dall’INPS che hanno ritirato la Carta presso gli Uffici postali abilitati e hanno provveduto ad attivarla entro la scadenza del 15 settembre 2023 e quelli che, per ragioni a loro non imputabili, non hanno potuto ritirare o attivare la Carta entro il termine sopra indicato (questi ultimi possono ritirare o attivare la Carta a decorrere dal 15 dicembre 2023).
Il termine per l’effettuazione del primo pagamento con la Carta da parte dei beneficiari è fissato al 31 gennaio 2024. Tutte le somme accreditate devono essere utilizzate entro il 15 marzo 2024.
Consulta il decreto Masaf-MEF del 19 aprile 2023 sulla nuova carta acquisti per generi alimentari
Consulta il decreto interministeriale del 29 novembre 2023 con le nuove regole
Consulta il messaggio INPS n. 4470 del 14 dicembre 2023
I precedenti chiarimenti INPS sul bonus spesa
Con il messaggio n. 1958 del 26 maggio 2023, l'INPS ha fornito le indicazioni operative circa la nuova carta solidale per gli acquisti di beni di prima necessità, per la quale i beneficiari, questa volta, non devono presentare domanda.
Successivamente, con il messaggio n. 2188 del 13 giugno 2023, l'Istituto ha attivato il servizio online per i Comuni con le liste dei beneficiari della carta risparmio spesa 2023. Con il rilascio della piattaforma si è dato inizio alla prima fase per l'ottenimento del bonus.
Il messaggio n. 2373 del 26 giugno 2023 ha invece introdotto delle nuove funzionalità - "deselezione beneficiario", "trasferimento nucleo", "blocca nucleo-trasferito" - per la gestione, verifica e consolidamento degli elenchi dei beneficiari. Lo stesso provvedimento ha prorogato al 5 luglio il termine per il consolidamento delle liste dei beneficiari, specificato le modalità di rielaborazione delle graduatorie per ogni Comune e definito le nuove tempistiche procedurali relative alla misura.
Il completamento delle elaborazioni relative alla produzione delle liste definitive dei beneficiari della Carta dedicata a te è stato comunicato dall'INPS con il messaggio n. 2723 del 19 luglio 2023.
Successivamente, con il messaggio n. 3005 del 24 agosto 2023, l'Istituto ha comunicato che residuano 5.520 carte ancora da assegnare e fissato al 31 agosto 2023 il termine ultimo per consolidamento delle liste dei nuovi beneficiari, tramite scorrimento delle rispettive graduatorie, da parte dei Comuni.
Photo credit: Gustavo Fring