Le novità sui bandi MEPA

Foto di fauxels da PexelsComplice anche la mole di appalti previsti dal PNRR, nei mesi passati il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione (MEPA) gestito da Consip si è rinnovato ed è diventato più smart, semplificando le operazioni di incontro tra domanda e offerta di lavori, servizi e forniture.

Abilitato il portale sul Partenariato pubblico-privato

A fare il punto sulle potenzialità del principale portale di accesso al public procurement italiano è stata ieri l’Agenzia di Coesione.

Come funziona il nuovo MEPA?

“Da maggio 2022 – spiega infatti l’Agenzia - è attiva una nuova piattaforma MePA caratterizzata da una nuova disciplina”.

Anche se – si legge - non ci sono stati “grandi stravolgimenti rispetto al precedente sistema” le modifiche sugli aspetti tecnici e organizzativi del MePA sono state così impattanti “da richiedere l’abilitazione ex novo di tutti i 146.214 fornitori già abilitati al Mercato Elettronico e di reinserire tutte le offerte già pubblicate all’interno del Catalogo del MePa che erano circa 10 milioni”.

Tra le principali novità vale la pena sottolineare quella che permette una “migliore organizzazione delle categorie merceologiche e la possibilità per un’impresa di scegliere con maggiore selettività le categorie a cui limitare la propria abilitazione al MePA”.

Pertanto, grazie alle migliorie apportare da Consip adesso le categorie recano un dettaglio maggiore sui servizi di manutenzione messi a bando. Un dato che si trasforma in un vantaggio notevole sia per le PA che fanno acquisti sul MEPA – che in questo modo posso fare inviti più mirati e consapevoli - sia per le imprese che così possono partecipare solo alle gare di loro reale interesse.

Altra novità di rilievo è quella che interessa le soluzioni di negoziazione, acquisto e realizzazione destinate al settore dei lavori pubblici, incluse nei sette bandi MePA attivi dal 2016 – un unico bando Lavori a partire dal 25 maggio – e finora dedicati ai soli lavori di manutenzione. Adesso, sottolinea infatti l'Agenzia per la Coesione, tali soluzioni sono state estese anche a tutte le tipologie di lavori pubblici, comprese le nuove opere, con il conseguente incremento delle opportunità per gli Enti locali, anche in relazione ai lavori riferiti all’edilizia scolastica.

L’importanza del MEPA per l’edilizia scolastica

Ampio spazio, infine, alle opportunità offerte dal MEPA nel settore dell’edilizia scolastica. I bandi MEPA, sottolinea infatti l’Agenzia, hanno rappresentato “un prezioso sostegno per lo sviluppo dei progetti messi in campo dal Ministero dell’Istruzione tramite appositi avvisi pubblici per l’assegnazione delle risorse PNRR.

Tali bandi hanno infatti previsto nuove opportunità per le scuole, a cominciare dalla possibilità di fare “ricorso a strumenti di negoziazione che includano tutte le tipologie di lavori pubblici e che coinvolgano un elevato numero di fornitori”, spiega l’Agenzia. In effetti, la novità rappresenta una grande semplificazione per gli Enti locali che devono provvedere alla gestione degli acquisti per l’attuazione dei progetti PNRR per asili nido e scuole.

Cosa prevede la Legge annuale per il mercato e la concorrenza

Foto di fauxels da Pexels