Dalle biomasse ai carburanti: processi one step e senza spreco di risorse
Secondo il fondatore dell'azienda, George Huber, il processo di pirolisi catalitica è in grado di creare 50 litri di sostanze chimiche per tonnellata di legno o altra biomassa, con un rendimento del 40% e per il CEO dell'azienda, David Sudolsky, l'obiettivo è "competere con il petrolio al prezzo di 60 dollari al barile, godendo del vantaggio dell'assenza di crediti d'imposta o di sovvenzioni".
Un'altra interessante innovazione in questo settore è stata proposta dalla Sundrop Fuels, una startup con sede in Colorado, e riguarda una tecnologia in grado di trasformare la biomassa in combustibili sintetici sfruttando il calore del sole per la vaporizzazione del legno e dei residui delle colture.
La gassificazione infatti richiede che i materiali di biomassa secca o altri a base di carbonio siano riscaldati a superiore a 700 gradi C in presenza di vapore, ma il calore necessario per questo processo di solito proviene da una porzione della biomassa, pari al 30-35%, che viene gassificata.
Per sopperire a questo problema Alan Weimer, un professore di ingegneria chimica presso la University of Colorado, e un suo allievo, Chris Perkins, hanno pensato di sfruttare il calore solare per guidare il processo di gassificazione, ideando la tecnologia per i rettori-solari acquistati nel 2008 dalla Sundrop Fuels.
Secondo l'azienda questo processo può produrre due volte la quantità di benzina o gasolio per tonnellata di biomassa rispetto ai sistemi convenzionali di gassificazione del materiale.