Brevetti: MIUR, via al consorzio per ricerca e trasferimento tecnologico

Firma del Protocollo Consorzio ricerca e trasferimento tecnologico - photo credit MIURSottoscritto presso la sede del MIUR il Protocollo d’intesa che istituisce il Consorzio per la valorizzazione dei risultati della ricerca pubblica e il trasferimento tecnologico. A disposizione uno stanziamento pubblico iniziale pari a 4 milioni di euro, con l’obiettivo di arrivare a 20 milioni.

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Il documento è stato siglato a Roma, alla presenza del ministro  dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Marco Bussetti, dal presidente del CNR Massimo Inguscio, insieme al presidente della Fondazione CRUI Gaetano Manfredi e al direttore generale di Confindustria Marcella Panucci.

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Il Consorzio per la ricerca pubblica e il trasferimento tecnologico

L’obiettivo dell'intesa è costituire un ente che tuteli e rafforzi il sistema dei brevetti, valorizzi i risultati della ricerca scientifica e la supporti nella fase del trasferimento tecnologico e della realizzazione concreta dei progetti. Un passaggio necessario per favorire la crescita economica e incrementare la competitività del sistema Italia.

Il Consorzio nascerà con un finanziamento di partenza di 4 milioni di euro, erogati dal MIUR al Consiglio Nazionale delle Ricerche, soggetto promotore dell’iniziativa, tramite il Fondo Ordinario per il finanziamento degli Enti e istituzioni di ricerca (FOE). Il Ministero ha individuato quali partner nella fase di avvio del progetto la Fondazione CRUI, in rappresentanza degli atenei, e Confindustria, in rappresentanza delle imprese. Diversi soggetti privati si sono già dichiarati disponibili a finanziare.

Il Consorzio sarà un soggetto aperto al contributo, scientifico ed economico, degli altri attori del sistema della ricerca e dell’innovazione, finanziario e produttivo e avrà due compiti principali.

Il primo obiettivo, nel breve termine, sarà la creazione di un fondo di investimento di de-risking per l’accelerazione della fase di prototipizzazione e sviluppo delle invenzioni e delle idee di startup generate da Università ed Enti pubblici di ricerca.

Nel medio/lungo termine, il Consorzio si occuperà della promozione del successivo finanziamento della fase di sviluppo e utilizzo industriale della proprietà intellettuale prodotta da Università ed Enti pubblici, attraverso la collaborazione con investitori, pubblici e privati, imprese e altri fondi (internazionali, nazionali e regionali, pubblici, misti e privati). Sviluppo e utilizzo porteranno anche a un rifinanziamento del Consorzio stesso.

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“Con l’istituzione del Consorzio diamo corpo a tutte le importanti riflessioni sviluppate nel corso di Innovagorà, la prima fiera dei brevetti che si è tenuta a Milano, lo scorso mese di maggio, su impulso del MIUR - ha dichiarato Bussetti -. L’innovazione tecnologica è un tratto distintivo della società contemporanea e del mondo globalizzato. I brevetti provenienti dalla nostra ricerca pubblica devono essere conosciuti dagli altri attori del sistema produttivo, economico e scientifico del Paese e contribuire fattivamente a migliorare la vita dei cittadini. Occorre creare un legame più stretto tra mondo universitario e della ricerca, fondi di investimento e imprese, per far sì che l’innovazione si traduca in produttività, occupazione, crescita".

“Grazie ai finanziamenti pubblici e alla collaborazione chiave con la Fondazione CRUI e  Confindustria sarà possibile velocemente costituire e definire le linee di sviluppo del nuovo soggetto per il finanziamento, l’attrazione di investimenti privati e il sostegno ad attività di de-risking e di valorizzazione del patrimonio brevettuale italiano generato dalla migliore attività di ricerca delle università e degli enti pubblici di ricerca del MIUR. Questa progetto nazionale permetterà di focalizzare investimenti pubblici, attrarre nuovi e maggiori investimenti pubblici e privati, nazionali e internazionali su aree fondamentali per il progresso sostenibile e la salute delle persone e della terra, con l’obiettivo di incrementare l’eccellenza di ricerca e innovazione in Italia, sviluppare economia e nuova occupazione altamente qualificata grazie al gioco di squadra tra enti pubblici di ricerca, università e le imprese italiane nell’Unione europea e nel mondo” ha affermato Inguscio.

“Il Consorzio - ha aggiunto il Capo Dipartimento per la Formazione superiore e la Ricerca del MIUR Giuseppe Valditara - fa parte della strategia del MIUR volta a valorizzare il trasferimento tecnologico. Una strategia di cui si è avuta testimonianza concreta nel nuovo Piano Triennale per l’università approvato in questi giorni e che servirà a dare un contributo alla crescita economica del Paese e a valorizzare la ricerca fatta dei nostri scienziati”.

“Questo intervento, operando nella logica del de-risking a supporto della fase critica di sviluppo intermedio dei risultati della ricerca, mira a colmare un gap e costituisce un ulteriore passo importante per rafforzare il sistema di ricerca e innovazione nazionale. Non si sovrappone ad altri ma anzi agisce da integratore e catalizzatore di altri interventi pubblici e privati”, ha dichiarato la Panucci.

“La nascita del Consorzio lancia anche un segnale incoraggiante. Ovvero una rinnovata attenzione delle istituzioni pubbliche per l’investimento nelle attività di ricerca, fra le poche in grado di partecipare a un rilancio del Paese che sia di medio-lungo periodo e che garantisca un futuro dignitoso alle nuove generazioni”, ha sottolineato Manfredi.

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Photo credit: MIUR