Al convegno annuale Aifi il punto su Private equity e Venture capital

Convegno Aifi - fonte: AifiLa raccolta di nuovi capitali aumenta, ma non abbastanza e troppo lentamente, e gli investimenti sono in calo. E' questa, in estrema sintesi, la conclusione dell'analisi presentata dall'Aifi, l'Associazione Italiana del Private equity e Venture capital, il 18 marzo a Milano, durante il convegno annuale dell'organizzazione, cui hanno partecipato anche i ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico, Elsa Fornero e Corrado Passera.

Nonostante un aumento del 7,1% del numero delle operazioni, l'industria italiana del private equity ha registrato nel 2012 una riduzione degli investimenti - pari a oltre 3,2 miliardi di euro in termini di controvalore - del 9,8% rispetto all'anno precedente. Decisamente in ribasso rispetto ai numeri del 2007-2008, ha commentato il direttore generale di Aifi Anna Gervasoni.

Va meglio sul fronte della raccolta di nuovi fondi, che cresce del 29%, attestandosi a 1,355 miliardi di euro; se però si considera che "un solo operatore ha raccolto 500 milioni di euro", continua la Gervasoni, si comprende che le difficoltà sono ancora tante.

Gli investimenti crescono di oltre il 20% nel Sud e nelle Isole, per un controvalore di 131 milioni di euro, anche grazie - secondo l'Aifi - al fondo High Tech, che ha finanziato 4 fondi di venture capital a sostegno degli investimenti nel Meridione.

Sempre meno, invece, gli operatori, soprattutto quelli attivi con almeno un investimento realizzato nel corso del 2012. E cala anche l'importo medio investito, che passa dagli 11 milioni del 2011 ai 9,3 milioni dello scorso anno.

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