Toscana: aiuti a PA ed emittenti locali per passare al digitale

Tv remote - foto di Robert S. Donovan

La Giunta ha approvato nei giorni scorsi la proposta di legge che prevede lo stanziamento di 1 milione e 50 mila euro da destinare alle emittenti e agli enti locali per lo switch-off dalla tv analogica a quella digitale, previsto per il prossimo 3 novembre. La decisione giunge a fronte delle preoccupazioni dell’amministrazione nei confronti di un passaggio obbligato per il quale le piccole realtà regionali non sono ancora pronte.

“L’esperienza delle Regioni che già sono passate al digitale terrestre – ha detto commentando la proposta di legge, il presidente della Regione, Enrico Rossi - dimostra un ridimensionamento, negli ascolti e nella programmazione, dell’emittenza locale, penalizzata anche da difficoltà di adeguamento tecnologico e dal numero già assegnato sul telecomando”.

Le risorse dovranno, inoltre, servire a far fronte alle difficoltà di ricezione del segnale che interesseranno alcune zone dalla Toscana, come quelle montane, e, in particolare, le fasce più deboli della popolazione.

Gli operatori di rete che rispondono a specifici requisiti di qualità potranno, dunque, ricevere un contributo a fondo perduto pari a un massimo di 200mila euro, da utilizzare per gli investimenti diretti all’innovazione tecnologica degli impianti e delle apparecchiature. Agli enti locali delle zone con difficoltà di ricezione verrà, invece, concesso il finanziamento per le spese di adeguamento degli impianti di ripetizione.

Al milione di euro stanziato in seduta dalla Giunta, si dovrebbero aggiungere nei prossimi mesi altre risorse a valere sui fondi europei.

Con lo stesso obiettivo di adeguamento tecnologico, è stato recentemente approvato un protocollo di intesa con Anci e Uncem per iniziative di supporto alle fasce della popolazione che potrebbero incontrare maggiori difficoltà nel passaggio al digitale (non autosufficienti, disabili, ultrasessantacinquenni, residenti nei comuni montani). Inoltre, per l’assistenza diretta ai cittadini, saranno attivi i 180 sportelli PAAS (Punti di accesso assistito ai servizi) su tutto il territorio regionale, verranno messi a disposizione volontari appositamente formati e sarà realizzata una mappatura del segnale.

Ulteriori accordi ed interventi sono previsti in Regione al fine di consentire un passaggio al digitale adeguato alle esigenze di enti, emittenti locali e consumatori. Si prevedono, ad esempio, corsi di formazione nelle scuole. Nel frattempo giunge l’appello dello stesso presidente Rossi, che, lo scorso 27 luglio, ha chiesto un incontro con il ministro per lo sviluppo economico, Paolo Romani, per richiedere un rinvio dello switch-off al 1° settembre 2012.