Arriva la Fondazione Chips.IT, il Competence center per semiconduttori e microelettronica
Ricerca, sviluppo, infrastrutture, formazione e trasferimento tecnologico. Sono questi gli ambiti in cui opererà la Fondazione Chips.IT, il centro italiano per la progettazione di circuiti integrati a semiconduttori, insediatosi a Pavia in questi giorni alla presenza dei ministri Giorgetti, Urso e Bernini.
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La Fondazione “è il risultato di un lavoro iniziato anni fa”, ha spiegato il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, sottolineando come l’obiettivo sia quello di “cogliere le opportunità del pilastro del Chips act europeo dedicato allo sviluppo e al trasferimento tecnologico”.
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Prevista formalmente dalla legge di bilancio 2023, la “Fondazione Centro Italiano per il design dei circuiti integrati a semiconduttori” può contare su una dotazione iniziale di 200 milioni di euro, stanziati da qui al 2030. Si tratta di risorse provenienti dal MEF, con cui la Fondazione potrà realizzare le attività previste dalla Manovra 2023 e cioè: la progettazione e lo sviluppo di circuiti integrati, il rafforzamento del sistema della formazione professionale nel campo della microelettronica e la costituzione di una rete di università, centri di ricerca e imprese per favorire l’innovazione e il trasferimento tecnologico del settore.
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Come spiegano dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT), la Fondazione è “un tassello fondamentale della nuova strategia italiana per la microelettronica, rafforzando in particolare il comparto del design di microchip”. In tale contesto, “la Fondazione coordinerà attività di ricerca e design con attori pubblici e privati, mettendo a disposizione attrezzature e software di ultima generazione”, prosegue il MIMIT. Essa inoltre "svolgerà il ruolo di Competence Center, aiutando a formare nuove generazioni di talenti nel settore”.
Quanto alla sede, la scelta di Pavia, già nota da mesi, “riflette la posizione della città al centro di un emergente ecosistema di aziende di semiconduttori e di eccellenze accademiche nella filiera”, spiega la nota del MIMIT, che sottolinea anche come, ad oggi, siano diverse le imprese che hanno già comunicato il proprio interesse a partecipare alle attività della Fondazione. Tra queste figurano: Analog Devices, Infineon, Intel, Inventvm, NXP, PSMC, SONY, e STMicroelectronics.
In effetti, il ruolo giocato dal settore privato nelle attività della Fondazione dovrebbe essere fondamentale. E’ previsto, infatti, che le imprese collaborino mediante partenariati di diversi tipi, facendo sì che la Fondazione diventi anche uno strumento per l’attrazione di investimenti dall’estero.
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Photocredit: MIMIT